Dopo l’incontro tenutosi a distanza venerdì 29 gennaio tra l’assessore regionale al Lavoro Vincenzo Colla, il sindaco di Maranello Luigi Zironi, i rappresentanti delle organizzazioni sindacali Cgil e Cisl, la Slc/Cgil, la direzione di Ondulati Maranello e di Confindustria Emilia Centro, nella giornata di ieri si sono svolte le assemblee per informare i lavoratori di Ondulati Maranello in merito alla nuova ricollocazione dello stabilimento per allocare attività e lavoratori, stante la vendita avvenuta mesi fa dell’attuale capannone a Ferrari Auto.
Le organizzazioni sindacali esprimono le preoccupazioni per una situazione ancora non definita e senza garanzia sulla continuità occupazionale a Maranello. Anzi, nell’incontro del 29 gennaio, l’azienda ha lasciato intendere che ci potrebbero essere soluzioni anche fuori dalla provincia di Modena e fuori dalla Regione. Indicare ad un lavoratore di essere trasferito a 90 km di distanza, come è la prospettiva di Mantova, vuole dire determinare un licenziamento mascherato.
Sindacati, assessore e sindaco hanno invece ribadito che la soluzione deve essere trovata a Maranello o nei Comuni limitrofi, perché altrimenti sarebbe la perdita per il territorio di un sito produttivo, ma soprattutto la perdita di 110 posti di lavoro.
“L’azienda ha ottenuto una grande plusvalenza dalla vendita del capannone di Maranello così come dichiarato nella relazione di bilancio, quindi non può sottrarsi dal trovare una soluzione in loco, in modo da non mettere in crisi la tenuta sociale proprio di quel territorio che le ha consentito di realizzare questo straordinario risultato” – affermano Slc/Cgil Modena e Sassuolo.
“Le soluzioni ci sono, basta volerle. Sono state prospettate aree a Maranello e nel modenese dove sarebbe possibile l’insediamento del nuovo stabilimento nei tempi debiti.
Inoltre, Ondulati Maranello e Ferrari Auto, si dovranno adoperare perché si possa trovare una soluzione che concili l’esigenza aziendale e quella dei lavoratori, nel caso si arrivasse a ridosso del passaggio di proprietà senza aver già pronto il nuovo capannone”.
Le preoccupazioni e i timori dei sindacati sono state confermate anche dai lavoratori riuniti ieri in assemblea. I lavoratori sono preoccupati per la perdita del posto di lavoro che per diversi di loro e delle loro famiglie è l’unico sostentamento.
Se non ci saranno sviluppi positivi, le lavoratrici e i lavoratori, insieme alle organizzazioni sindacali, valuteranno tutte le iniziative possibili per tutelare i posti di lavoro.