Subito la creazione di un tavolo tecnico per monitorare l’andamento dei lavori e per risolvere tempestivamente le eventuali criticità: presto a seguire la sottoscrizione di un protocollo di intesa per mettere nero su bianco obiettivi e impegni dei vari soggetti partecipanti, a partire dalle risorse da mettere in campo per la riqualificazione delle stazioni. Il tutto accompagnato da un adeguato piano di comunicazione per informare tempestivamente viaggiatori e residenti dei territori coinvolti sul calendario dei lavori e sui servizi di trasporto pubblico.
È la road map delineata dall’assessore regionale alla Infrastrutture e Trasporti, Andrea Corsini, a conclusione dell’incontro, ieri in videoconferenza, per fare il punto sul cronoprogramma delle opere e soprattutto per trovare in tempi rapidi soluzioni idonee per ridurre al minimo i pesanti disagi e disservizi per gli utenti derivanti dall’avvio dei cantieri sulla linea ferroviaria Direttissima Bologna-Prato, al centro di importanti lavori di potenziamento infrastrutturale e tecnologico da parte di Rete Ferroviaria Italiana per l’adeguamento agli standard europei per il traffico merci.
All’incontro hanno partecipato, tra gli altri, l’assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti della Regione Toscana, Stefano Baccelli, l’ad di Rfi, Vera Fiorani, l’omologo di Trenitalia-Tper, Alessandro Tullio, oltre ai sindaci dei comuni interessati dai lavori, partiti il 13 dicembre scorso e di durata prevista pari a 5 anni, sui due versanti appenninici.
I Comuni interessati, in provincia di Bologna, sono San Benedetto Val di Sambro, Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi, Monzuno e Pianoro.
“Siamo consapevoli- sottolineato Corsini- dei disagi che viaggiatori e pendolari che per motivi di lavoro o studio si spostano tra Bologna e Firenze sono costretti a subire per l’inizio dei cantieri, che stanno provocando un notevole allungamento dei tempi di percorrenza. Abbiamo già svolto un importante lavoro istruttorio, ora dobbiamo fare il passo avanti decisivo mettendo nero su bianco gli impegni precisi da assumere in tempi brevi, per individuare le cose da fare per risolvere le criticità e limitare i disagi”.
“Sono tre- ha indicato Corsini- gli ambiti su cui lavorare. In primo luogo, bisogna prevedere servizi di trasporto sostitutivi per consentire alle persone di muoversi con tempi di percorrenza paragonabili alla situazione di prima. Poi vanno realizzati al più presto gli interventi da parte di Rfi per il miglioramento dell’accessibilità delle stazioni ferroviarie, come marciapiedi nuovi e ascensori per disabili, già previsti da un protocollo di intesa sottoscritto nel 2018. Infine va definito un dettagliato piano di comunicazione per informare tempestivamente la cittadinanza sul calendario dei lavori e sui servizi di trasporto”.
Del tavolo di monitoraggio, è stato concordato nel corso dell’incontro, faranno parte le Regioni Emilia-Romagna e Toscana, Rfi, Trenitalia-Tper e una rappresentanza di comuni interessati dai lavori.
Il problema più urgente da affrontare sono i servizi di trasporto pubblico sostitutivi, di cui dovrebbe farsi carico Trenitalia. Per gli interventi di ammodernamento e riqualificazione delle stazioni sono invece già disponibili 38 milioni di euro da parte di Rfi. “Un primo segnale concreto-conclude Corsini- ma non sufficiente che Rfi dovrà integrare con altre risorse. Inoltre vanno potenziati di servizi sostitutivi di Trenitalia-Tper, anche di quelli se ne deve far carico Rfi. Infine Trenitalia deve consentire ai pendolari che non possono usufruire dei treni regionali cancellati di utilizzare l’Alta Velocità, senza incremento di prezzo”.