Al via dal 4 gennaio la campagna vaccinale anti Covid-19 nelle residenze per anziani di Maranello. Il 4 gennaio, secondo quanto comunicato dall’Azienda USL di Modena, andrà a regime la prima fase della campagna vaccinale avviata lo scorso 27 dicembre con la somministrazione delle prime dosi del vaccino agli operatori della sanità modenese, tra OSS, infermieri, medici, assistenti sanitari, farmacisti, amministrativi e volontari coinvolti nella campagna vaccinale contro il Covid-19.
Ora la vaccinazione prosegue e coinvolge le residenze per anziani del territorio provinciale, tra cui l’Opera Pia Ing. Stradi di Maranello e Villa Estense di Torre Maina. In particolare saranno interessati gli operatori sanitari, socio-sanitari e socioassistenziali delle Case residenza anziani, la cui maggior parte ha aderito alla campagna di vaccinazione, che, ricordiamo, è su base volontaria. Successivamente è prevista la campagna vaccinale a favore degli ospiti delle Case residenza.
A livello provinciale, i potenziali destinatari della prima fase sono stimati in oltre 19.000 operatori tra sanitari, servizi in appalto, volontari e oltre 10.000 soggetti nelle Case residenza anziani tra pazienti e operatori, L’obiettivo è di garantire mediamente la somministrazione di circa 800 dosi di vaccino al giorno nel Centro unico vaccinazioni, completando il 1° ciclo in circa 3 settimane per poi ripartire con la 2° dose (come previsto per il vaccino oggi disponibile). Il servizio sarà erogato 7 giorni su 7, con orario 9 -21 anche per favorire una più ampia e agevole adesione.
Nelle Case residenza anziani è previsto un percorso dedicato per operatori e personale dipendente che saranno vaccinati direttamente in struttura da un’équipe USCA-vaccinale individuata per ciascun distretto (e dedicata esclusivamente alla vaccinazione), secondo un calendario che terrà conto delle dimensioni e della situazione epidemiologica di ciascuna CRA.
Per quanto riguarda la logistica, nei giorni scorsi è stata individuata l’area del “Centro vaccinale unico Covid- 19”; si tratta di un’area attigua all’Ospedale civile di Baggiovara, che per ragioni di sicurezza, è separata dal flusso e dai percorsi dei pazienti che accedono al nosocomio.