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Antibiotico-resistenza, Ausl di Modena in prima linea per sensibilizzare professionisti e cittadinanza

Antibiotico-resistenza, Ausl di Modena in prima linea per sensibilizzare professionisti e cittadinanzaAnche l’Azienda USL di Modena aderisce alla Settimana mondiale per la consapevolezza della resistenza antimicrobica (AMR), che si celebra ogni anno dal 18 al 24 novembre. Il tema del 2024 è “Educare. Sostenere. Agire ora”, per sensibilizzare su un fenomeno che rappresenta una pressante crisi sanitaria e socioeconomica globali, con impatti significativi sulla salute umana e animale, sulla produzione alimentare e sull’ambiente.

L’iniziativa, promossa tra gli altri dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e il Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), ha l’obiettivo di aumentare la conoscenza del fenomeno dell’antimicrobico-resistenza e la consapevolezza sui rischi derivanti dall’uso eccessivo e inappropriato di questi farmaci.

Grande attenzione va rivolta ai bambini, particolarmente soggetti a patologie infettive acute specie respiratorie, soprattutto nei mesi autunnali e invernali, specialmente i bimbi più piccoli che frequentano le comunità infantili. La maggior parte di queste infezioni sono virali, pertanto non richiedono terapia antibiotica, ma solo quella sintomatica, buona idratazione e riposo. Il pediatra sulla base dell’età del bambino, delle sue condizioni generali e dell’obiettività clinica, potrebbe consigliare una terapia antibiotica, considerate anche le linee guida condivise e supportate dalla letteratura scientifica.

A livello regionale è attiva da anni la campagna informativa rivolta alla popolazione dal titolo “Antibiotici. E’ un peccato usarli male. Efficaci se necessari, dannosi se ne abusi”, che oltre ad invitare i cittadini a ridurre il ricorso eccessivo agli antibiotici, intende promuovere comportamenti virtuosi anche nella cittadinanza.

 

Il percorso modenese

L’Ausl di Modena lavora attivamente sul tema dell’antibiotico-resistenza, in particolare con un percorso costante di confronto che coinvolge medici di medicina generale e pediatri di libera scelta per promuovere una riduzione delle prescrizioni di antimicrobici in provincia. Il progetto prevede, tra le altre cose, eventi di formazione rivolto a tutti i medici prescrittori su linee guida sulla diagnosi e trattamento delle infezioni più frequenti sul territorio. Particolarmente importante la costituzione di una rete di medici di medicina generale e pediatri sensibili al tema, in stretta collaborazione con la Farmaceutica e gli infettivologi, che si occupano di organizzare incontri e attività di sensibilizzazione tra gli stessi professionisti sanitari e verso la cittadinanza.

 

I dati

L’ultimo rapporto regionale sulla sorveglianza dell’antibioticoresistenza e uso di antibiotici sistemici in Emilia-Romagna fa emergere un ulteriore incremento del numero di colture batteriche inviate ai laboratori rispetto al 2022, dopo la riduzione registrata nel periodo 2020-2021 in corso di pandemia da Covid-19. Le resistenze agli antibiotici rilevate in regione presentano un incremento rispetto al 2022 per alcuni microrganismi monitorati, dopo la riduzione nei tre anni precedenti. Inoltre, secondo il rapporto nel 2023 il consumo di antibiotici in ospedale ha mostrato un incremento rispetto all’anno precedente (+4%), avvicinandosi al picco osservato nel 2020.

A livello nazionale, secondo l’ultimo rapporto di sorveglianza del Centro Europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), diffuso in occasione della Giornata Europea dell’antibiotico resistenza dello scorso 18 novembre, nel 2023 quasi quattro persone su 10 hanno ricevuto almeno una prescrizione di antibiotico. In 12 mesi l’aumento delle prescrizioni è stato del 6,4%. Secondo lo stesso rapporto, in Europa ogni anno si verificano più di 670mila infezioni da batteri resistenti agli antibiotici, che causano oltre 35 mila decessi. Un terzo di questi – circa 12 mila – si verifica in Italia.

Dai dati regionali, nel 2023 in provincia di Modena si è assistito a un incremento dell’uso di antimicrobici tornando ai valori elevati del periodo pre-pandemico (13,55 prescrizioni ogni 1000 abitanti). Tuttavia, i dati del primo semestre del 2024 mostrano una riduzione del trend delle prescrizioni, grazie all’impegno di tutti gli attori coinvolti sul territorio.

“Le terapie antibiotiche, insieme ai vaccini, sono tra i ritrovati farmacologici più importanti che abbiamo e che hanno determinato l’allungamento della vita nell’ultimo secolo – affermano l’infettivologo e Coordinatore del nucleo operativo ‘Uso razionale degli antibiotici’ dell’Azienda USL di Modena, Stefano Zona, e la pediatra Silvia Cattani -. I germi multiresistenti ne mettono però in crisi l’efficacia ed è per questo che dobbiamo preservarli. Serve l’aiuto di tutti per utilizzare gli antibiotici al meglio possibile, ciò significa impiegarli solo quando servono e per il tempo minimo necessario”.