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Analisi Lapam Confartigianato su fiorai e imprese floricoltura di Modena e Reggio Emilia

Analisi Lapam Confartigianato su fiorai e imprese floricoltura di Modena e Reggio Emilia«Abusivismo e difficoltà nel reperire personale specializzato restano i problemi principali che affliggono le imprese del nostro settore. Dobbiamo agire concretamente per mitigare l’effetto e invertire un trend negativo, che vede una diminuzione di queste attività sul territorio locale». Lapam Confartigianato mette in evidenza i dati dell’ufficio studi associativo che ha svolto un’analisi sui vivai e sulle imprese della floricoltura presenti sul territorio di Modena e provincia. In occasione della Festa di Ognissanti, ricorrenza che per tradizione vede le imprese del comparto registrare un’impennata nell’afflusso di clienti, l’associazione ha elaborato un’indagine sulle attività del settore nell’area.

Nel modenese, come emerge dall’analisi, al 30 settembre del 2024 si contano 38 imprese attive nella coltivazione di fiori e 113 attività di fiorai (commercio al dettaglio di fiori e piante). Rispetto a 10 anni fa, il numero di imprese della floricoltura in provincia di Modena è aumentato di 2 unità. Ma se confrontiamo il numero di negozi di fiori presenti sul territorio al terzo trimestre 2024 con lo stesso periodo del 2014, si scopre che in questi anni si è assistito a una netta diminuzione, pari al 22,6%, ossia 33 imprese in meno.

Nel reggiano, invece, al 30 settembre del 2024 si contano 43 imprese attive nella coltivazione di fiori e 91 attività di fiorai. Rispetto a 10 anni fa, il numero di imprese della floricoltura in provincia di Reggio Emilia è diminuito del 21,8%, pari a un calo di 12 imprese. Confrontando il numero di negozi di fiori presenti sul territorio al terzo trimestre 2024 con lo stesso periodo del 2014, si scopre che in questi anni si è assistito a una diminuzione del 24,8%, ossia 30 imprese in meno.

«Questi dati devono essere ben approfonditi – concludono dall’associazione – per capire come invertire la tendenza e cercare di ridare slancio a un settore importante per il territorio. La natura è sinonimo di libertà, pace e tranquillità. Amare la natura e le meraviglie che sa creare significa saper apprezzare il pianeta e saperlo rispettare. È per questo motivo che credo sia fortemente necessario formare anche i ragazzi per avvicinarli a questo mondo. È cruciale valorizzare i negozi di prossimità, che rappresentano una garanzia di affidabilità e competenza. Sostenere questi punti vendita significa premiare la qualità del lavoro, la cura per l’ambiente e la tradizione, incentivando un’economia locale sana e rispettosa della natura. L’acquisto consapevole da realtà certificate è l’unico modo per difendere i nostri prodotti florovivaistici e l’intero settore da chi agisce nell’illegalità. Contrastare l’abusivismo nel settore florovivaistico è una priorità fondamentale per tutelare non solo gli operatori del settore, ma anche i consumatori. Acquistare fiori e piante da venditori non autorizzati non solo mette a rischio la qualità e la sicurezza dei prodotti, ma danneggia gravemente le imprese che operano legalmente e seguono le normative vigenti».