“Sul numero di posti di ruolo autorizzati dal Ministero è necessario fare chiarezza e assicurare il regolare avvio dell’attività scolastica con tutte le classi coperte e il minimo ricorso alle supplenze”. A poche settimane dalla ripresa dell’attività didattica l’assessora alle Politiche educative del Comune di Modena Federica Venturelli interviene sulla questione delle assegnazioni di insegnanti sollecitando una soluzione che salvaguardi le professionalità acquisite e il benessere di bambini e ragazzi.
Sottolineando la grande incertezza vissuta dalla comunità scolastica l’assessora Venturelli afferma: “L’Amministrazione comunale, i docenti, il personale scolastico, studenti e famiglie chiedono di risolvere una volta per tutte un problema che pesa da troppo tempo e ogni anno riemerge in tutta la sua gravità. Occorre assicurare continuità e stabilità al personale scolastico, perché da qui passano il rispetto e la valorizzazione del ruolo e a beneficiarne sono gli stessi studenti, attraverso la garanzia della continuità didattica, fondamentale per la loro crescita. Siamo impegnati a tenere monitorato e presidiato il tema che è di importanza vitale per l’intero mondo della scuola”, afferma l’assessora Venturelli.
Per l’assessora, che per avere ragguagli sull’evoluzione della situazione ha contattato il dirigente dell’VIII Ambito territoriale di Modena, “la scelta di accantonare cattedre per futuri concorsi e affidare i posti vacanti disponibili a insegnanti precari rischia di compromettere seriamente la qualità dell’offerta formativa, mentre gli idonei del concorso 2020 attendono da tempo una concreta possibilità di stabilizzazione: le loro legittime aspirazioni – aggiunge – non possono essere ulteriormente disattese. La scuola italiana ha bisogno di docenti motivati e preparati, che possano dedicarsi con serenità alla loro professione costruendo relazioni durature con i propri studenti. Siamo convinti che una scuola stabile e di qualità – conclude – sia un investimento per il futuro del nostro Paese e chiediamo al Governo e al Ministro dell’Istruzione di ascoltare le richieste dei territori e di adottare misure concrete per risolvere questa annosa questione”.