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Anche l’Unione Terre di Castelli ha il suo patto per il lavoro e il clima

Anche l’Unione Terre di Castelli ha il suo patto per il lavoro e il climaNel pomeriggio di venerdì 5 aprile, la presidente dell’Unione Terre di Castelli Emilia Muratori, a nome dei sindaci degli otto Comuni dell’Unione, e i rappresentanti territoriali di Cgil, Cisl e Uil Vignola hanno firmato un innovativo “Protocollo per uno sviluppo sostenibile, il lavoro e il clima nel territorio dell’Unione Terre di Castelli”.

Si tratta, in sostanza, della traduzione in chiave locale del Patto per il Lavoro e per il Clima siglato in Emilia-Romagna che disegna un nuovo modello di sviluppo basato sulla sostenibilità economica e ambientale. Nei mesi scorsi, i sindacati confederali avevano presentato una piattaforma che affrontava, punto per punto, i più importanti capitoli del Welfare, del Lavoro e della Transizione ecologica a livello di Unione. E’ quindi partito un confronto che ha portato alla definizione dell’accordo. Gli obiettivi condivisi dello sviluppo dovranno essere: lavoro di qualità, ambiente e sostenibilità per contrastare il cambiamento climatico, digitalizzazione, istruzione, coesione ed equità sociale, welfare state con forte ruolo pubblico. Enti locali e parti sociali concordano di disegnare il futuro delle comunità locali e del Distretto sanitario, cogliendo la sfida del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), le risorse nazionali ed europee a disposizione, con l’obiettivo di stimolare anche gli investitori privati e indirizzare il modello di sviluppo verso l’equità sociale e la solidarietà.

“Tutti i sindaci hanno convenuto sull’importanza di mantenere sempre aperto il canale del dialogo sociale – confermano la presidente UTC Emilia Muratori e il sindaco di Castelnuovo Massimo Paradisi con delega UTC al Lavoro e Legalità – Solo un confronto improntato al bene comune può creare le condizioni per soluzioni innovative in settori cruciali per il futuro delle nostre comunità, come il welfare, il lavoro e l’ambiente, in modo da mantenere solidi i legami di coesione sociale. Nel protocollo si riconosce il grande lavoro svolto dalle Amministrazioni locali per intercettare le risorse del PNRR, risorse che già stanno permettendo di tradurre concretamente gli obiettivi dell’accordo sottoscritto. In totale, conteggiando insieme tutti gli ambiti di intervento, stanno arrivando e arriveranno sul nostro territorio circa 65 milioni di euro. Si tratta di risorse fondamentali che ci consentiranno di ammodernare le strutture, predisporre servizi evoluti, rinnovare il modo di lavorare delle Pubbliche Amministrazioni sempre nell’ottica di servizi più vicini alle esigenze e ai bisogni del cittadino”.

Tra le novità introdotte con il Protocollo c’è anche la cosiddetta “contrattazione d’anticipo”. In sostanza, le parti si impegnano ad effettuare la contrattazione di anticipo per determinare le condizioni di lavoro, ad esempio dei lavoratori negli appalti, o le ricadute che può avere l’insediamento di un nuovo complesso produttivo sull’ intero territorio.

“Si tratta di un importante risultato – hanno dichiarato Antonio Puzzello Cgil e Marco Ganzerli Cisl – La contrattazione sociale territoriale va di pari passo con la contrattazione aziendale con l’obiettivo di tenere insieme diritti del lavoro e diritti sociali. Si tratta di un’attività legata al ruolo di rappresentanza sociale del sindacato confederale, tesa ad affermare nel territorio i diritti di cittadinanza attraverso buone politiche di welfare, di sviluppo economico-sociale e di sostenibilità ambientale. Tradurre in azioni concrete questi importanti obiettivi, sarà il terreno futuro di azione del sindacato su questo territorio”.

Il protocollo è stato approvato dalla Giunta dell’Unione giovedì 4 aprile, sarà poi approvato da tutte le Giunte dei Comuni di Castelnuovo Rangone, Castelvetro di Modena, Guiglia, Marano sul Panaro, Savignano sul Panaro, Spilamberto, Vignola e Zocca.