Semplice, chiara e accessibile, con un fondo verde che richiama i decori e le strutture in metallo ideate da Franca Stagi per la copertura in vetro del Lapidario romano del Museo Civico e che diventa il filo conduttore anche del rinnovato allestimento della reception al piano terra. È la nuova segnaletica interna di Palazzo dei Musei che, oltre a permettere ai visitatori di orientarsi e di muoversi senza difficoltà, connette la parte storica dell’edificio con la nuova ala rigenerata dell’ex Ospedale estense, dove è appena stata inaugurata la mostra fotografica di Franco Fontana, rafforzando l’identità dell’intero Palazzo dei Musei come un unico sistema.
Anche sulla facciata del Palazzo che dà su viale Vittorio Veneto, infatti, è stata installata la scritta “Palazzo dei Musei” identica a quella che già si trova sopra l’entrata storica di piazzale Sant’Agostino.
Come sottolinea l’assessore alla Cultura Andrea Bortolamasi, “l’intervento per rinnovare la segnaletica, unito all’apertura dei nuovi spazi espositivi e a quella, imminente, della sala immersiva, rientra nel più ampio disegno di un Palazzo dei Musei più grande, più accessibile e più fruibile. Un progetto che concretizza il nostro impegno per valorizzare e integrare gli istituti culturali cittadini come infrastruttura fondamentale per il futuro di Modena. Continuiamo, quindi, a investire in spazi e progetti, e in un coordinamento sempre più robusto tra istituti e fondazioni culturali a partire proprio dal polo che si sta sviluppando tra Palazzo dei Musei e Ago”.
La nuova segnaletica interna, progettata dall’agenzia Bunker, è costituita da totem, segnali sospesi e targhe che indicano i diversi istituti e servizi e che aiuteranno il visitatore a orientarsi tra la parte storica e la parte nuova del Palazzo collegate anche dal passaggio aperto tra i due cortili. La segnaletica è semplice, chiara, accessibile e coerente, con l’obiettivo di essere leggibile rapidamente anche grazie all’utilizzo di simboli universali; di raggiungere tutti gli utenti inclusi quelli con diverse capacità cognitive e linguistiche; di essere facilmente visibile tenendo conto delle diverse altezze di lettura. È coerente, inoltre con tutti gli elementi di design e di arredo che caratterizzano la nuova reception di Palazzo dei Musei. Il verde è il colore dei totem e dei nuovi arredi, scelto dal Dipartimento di architettura dell’Università di Bologna (che ha curato anche l’allestimento delle sale riaperte del Museo Civico) per richiamare le decorazioni e le strutture metalliche disegnate da Franca Stagi per la copertura trasparente del cortile ovest e per le connessioni verticali della parte storica di Palazzo dei Musei.
Il nuovo allestimento di comunicazione visiva fa parte del progetto “Open Gate – la nuova porta della città” nell’ambito del quale sono state realizzate le nuove sale espositive al piano terra dell’ex Ospedale estense, e sono state riaperte le sale Campori e Sernicoli del Museo Civico, e le sale destinate alle mostre temporanee del Museo. Il progetto prevede anche l’apertura del nuovo ingresso e del punto di accoglienza su viale Vittorio Veneto.