In merito a quanto riportato ieri dalla sigla sindacale UIL in un comunicato stampa, l’Azienda USL, oltre a ribadire la propria correttezza nelle relazioni sindacali e nel rispetto dei diritti dei suoi lavoratori, precisa quanto segue:
“Si stanno ponendo in atto in questi giorni i meccanismi previsti in situazioni straordinarie per la copertura dei turni, in particolare dei Pronto Soccorso e dei mezzi del 118, per garantire l’assistenza ai cittadini modenesi. Infatti, nonostante le numerose malattie legate al piccoepidemiologico di sindromi influenzali, la rete sanitaria modenese è chiamata ad assicurare un servizio adeguato e di qualità per i cittadini di tutto il territorio provinciale, potenziando alcuni servizi proprio in relazione a tali necessità.
Ciò detto, l’Azienda sta lavorando per il reperimento di personale, sia medico che delle professioni sanitarie. Infatti nelle ultime settimane è stata scorsa la graduatoria aziendale, azione che ha portato a diverse assunzioni a tempo indeterminato con presa di servizio già dai prossimi giorni; si stanno scorrendo anche altre graduatorie disponibili ed è stato fatto ricorso a tutte le forme contrattuali previste dalle normative, con altri innesti in organico – già in corso in questi giorni – di tutte le professioni sanitarie.
A seguito di un percorso sindacale condiviso, sarà inoltre bandito a breve un numero importante di ulteriori incarichi di funzione, tenuto conto che nella grande maggioranza (più dell’80%) erano già assegnati.
Quanto alla dirigenza, sono già stati assunti due dirigenti delle professioni sanitarie e seguiranno ulteriori chiamate dalla graduatoria”.
“L’Ausl – prosegue l’Azienda Sanitaria – è consapevole e vive insieme ai professionisti il momento storico complesso per la sanità, con la riduzione nel tempo del rapporto spesa sanitaria/Pil, i maggiori costi indotti da pandemia e spese energetiche e inflattive, proprio nel momento in cui è necessario rafforzare ricerca, formazione e servizi per incrementare la dotazione organica di personale e potenziare le reti ospedaliere provinciali, quelle socio-sanitarie e tecnologiche.
Proprio per questo lo sforzo in atto per la riorganizzazione dei percorsi insieme ai professionisti – portato avanti in maniera integrata tra le aziende sanitarie provinciali nell’interesse primario dei cittadini e dello stesso personale – merita un adeguamento del livello di finanziamento. Come anche la Conferenza territoriale sociale e sanitaria ha ribadito più volte con fermezza, il Sistema Sanitario pubblico deve essere adeguatamente sostenuto, a garanzia dei principi di equità e universalità nell’assistenza, ma anche per assicurare al personale le migliori condizioni di lavoro e di crescita professionale che rimangono tra gli obiettivi primari dell’Azienda”.