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Gallerie Estensi: l’assessore Bortolamasi ringrazia Martina Bagnoli guardando alla prossima direzione del museo nazionale di Modena

Gallerie Estensi: l’assessore Bortolamasi ringrazia Martina Bagnoli guardando alla prossima direzione del museo nazionale di Modena“Le principali istituzioni culturali modenesi, a partire dalle Gallerie Estensi, dovranno continuare a sviluppare ulteriormente una programmazione coordinata e integrata, favorendo il dialogo tra i diversi soggetti della città in una prospettiva di collaborazione, caratterizzata dalla contaminazione di linguaggi diversi, che dovrà coinvolgere sempre di più anche Ago”.

Nel congratularsi con Martina Bagnoli per l’incarico ottenuto di nuova direttrice, dal prossimo febbraio, dell’Accademia Carrara di Bergamo, l’assessore comunale alla Cultura Andrea Bortolamasi ricorda quali sono state le caratteristiche sviluppate alla direzione delle Gallerie Estensi.

“Modena è grata a Martina Bagnoli – aggiunge Bortolamasi – per il lavoro di questi anni alla guida del museo nazionale che ha contribuito a un nuovo posizionamento della città nel panorama italiano ed europeo, non solo rispetto ai circuiti legati al tema estense. Ora ci auguriamo che le scelte del Ministero consentano di continuare in questa direzione, sciogliendo rapidamente i dubbi rispetto al rapporto con Ferrara, dopo le dichiarazioni dei mesi scorsi, e garantendo una direzione all’altezza delle aspettative: non dobbiamo tornare indietro”.

L’assessore Bortolamasi, inoltre, ricorda il progetto avviato per l’ampliamento del sistema del Palazzo dei Musei nell’ex Ospedale Estense in corso di riqualificazione, nell’ambito del polo culturale che comprende anche l’ex ospedale Sant’Agostino. “Diventerà la nuova porta culturale della città – spiega Bortolamasi – con aree espositive, la possibilità di ospitare eventi culturali diversi e lo spazio multimediale del progetto Open Gate sviluppato con il Museo civico che introdurrà i visitatori a tutti gli istituti culturali e alla storia del Palazzo: la gestione, così come la programmazione culturale, dovrà essere il più integrata e coordinata possibile, all’insegna del dialogo e della collaborazione”.