Rimangono oltre 23mila le persone che, alle 12 di oggi, risultano aver dovuto lasciare la propria casa: la maggior parte nella provincia di Ravenna con 17 mila evacuati.
Stamattina è sceso a 1.767 (-933 unità) il numero delle persone accolte in strutture di protezione civile dei Comuni o in albergo, di cui 92 minori: sono 1.209 nel ravennate, 311 nel bolognese, 241 nel forlivese-cesenate e 6 nel riminese.
Gli interventi di assistenza alla popolazione proseguono 24 ore su 24, grazie a tutte le forze in campo.
La vicepresidente della Regione con delega alla Protezione civile, Irene Priolo, prosegue i sopralluoghi sui territori colpiti: oggi sarà nel Comune di Solarolo, mentre ieri, sempre nel ravennate, ha incontrato i sindaci Paola Pula e Massimo Isola, primi cittadini rispettivamente di Conselice e Faenza, per raccogliere le esigenze di quelle zone ancora in difficoltà facendo il punto della situazione sugli interventi più urgenti da mettere in campo nelle prossime ore.
Meteo
Per domani è ancora confermata l’allerta rossa per criticità idraulica nelle aree maggiormente colpite: pianura bolognese e bassa collina, pianura e costa romagnola. Allerta arancione per criticità idrogeologica e idraulica nelle aree collinari della Romagna e del bolognese, dove persiste la possibilità di frane per scivolamento e colamenti lungo i versanti con condizioni idrogeologiche fragili.
Domani previsti temporali anche di forte intensità, nella prima parte della giornata sulla pianura, mentre, nelle ore centrali, i fenomeni temporaleschi saranno più probabili sui rilievi: in esaurimento in serata. Le precipitazioni temporalesche potrebbero generare modesti innalzamenti dei livelli idrometrici nei tratti montani dei corsi d’acqua, critici per i bacini del settore centro-orientale, ancora interessati da dissesti idraulici causati dalle piene precedenti.
Viabilità
Per quanto riguarda la viabilità, sono 672 le strade chiuse, di cui 258 chiuse parzialmente e 414 totalmente. A Bologna sono 213 (83 parziale e 130 totale), 252 in provincia di Forlì-Cesena (85 parziale e 167 totale), 164 nella provincia di Ravenna (78 parziale e 86 totale) e 39 nel riminese (10 parziale e 29 totale).
Frane
Risultano attive 376 frane principali, concentrate in 57 comuni.Ma sono attive migliaia di micro-frane. Tutte le squadre di rilevatori (soprattutto nel ravennate e in provincia di Forlì-Cesena) sono in campo per ulteriori aggiornamenti, anche con i droni laddove le strade non sono più percorribili.
Pompe idrovore
Sono 173 le pompe idrovore complessivamente impegnate nell’emergenza ad oggi: 112 messe a disposizione dai Consorzi di Bonifica, 20 dalla Regione Emilia-Romagna, 36 da altre Regioni e 5 da altri Stati dell’Unione europea.
Cantieri avviati sui corsi d’acqua
Dopo l’emergenza ne sono stati avviati almeno 63. Di questi 21 cantieri nel ravennate di cui 9 di riparazione di brecce e altri 11 per rimozione legname o sistemazione altri danneggiamenti. Almeno 25 cantieri nel bolognese: 15 cantieri tra riparazione di brecce (5) e sistemazione di danneggiamenti arginali (10), oltre a una decina di interventi di rimozione rifiuti dal letto dei fiumi; 3 cantieri nel riminese (2 di sistemazione di danni arginali e 1 di rimozione dei rifiuti). Sono 14 i cantieri già in corso nel forlivese-cesenate: 4 di riparazione delle rotte sugli argini principali e 10 cantieri di pulizia dei fiumi. Al via nei prossimi giorni almeno 10 somme urgenze contro i danneggiamenti (dove non ci sono rotture) e per il ripristino di erosioni spondali lungo chilometri di arginature.
Volontari in campo
Sono oltre 1.800 i volontari al lavoro in questo momento in Emilia-Romagna. Di questi, 315 sono volontari dell’Emilia-Romagna, 650 appartengono alle organizzazioni nazionali di volontariato e restanti appartengono alle colonne mobili regionali di Trento, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Piemonte, Alto Adige, Lombardia, Lazio, Toscana, Abruzzo, Liguria, Valle d’Aosta e Umbria.
Inoltre, nel ravennate sono operativi 57 volontari attivati nell’ambito del Meccanismo europeo di mobilitazione (Dipartimento nazionale di Protezione civile): si tratta di 25 operatori provenienti dalla Slovacchia e 32 dalla Slovenia, 41 dalla Francia e oggi è in arrivo la colonna mobile dal Belgio attrezzati con potenti pompe di aspirazione e kit idraulici.
Tutte le persone che vogliano dare un aiuto fattivo nelle aree colpite dal maltempo debbono rivolgersi ai comuni per poter organizzare al meglio le attività.
Le chiamate al Numero verde 800024662
Al numero verde 800024662, attivato dalla Regione per rispondere, 7 giorni su 7 dalle ore 8 alle 20, ai quesiti legati all’emergenza alluvione, sono arrivate sinora oltre 4mila chiamate. Tra le maggiori richieste: essere indirizzati per offrire il proprio aiuto e avere informazioni sulla mobilità.