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Per la Notte dei Musei a Modena apertura straordinaria di due dimore storiche

Per la Notte dei Musei a Modena apertura straordinaria di due dimore storicheSono due le dimore storiche di Modena che apriranno i battenti in via straordinaria ai visitatori in occasione della Notte Europea dei Musei, in programma sabato 13 maggio: si tratta di Palazzo Tacoli e Palazzo Ferrari Moreni, due prestigiose strutture situate in Rua  Muro, nel cuore della città. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione Dimore Storiche Italiane Italiane – Sezione Emilia-Romagna; a fare da guida ai visitatori saranno gli studenti dell’Istituto Superiore d’Arte “Alfredo Venturi” insieme ai loro docenti.

“La rete delle Dimore Storiche rappresenta un patrimonio unico e di grande valore sociale, culturale ed economico” spiega Beatrice Fontaine, presidente dell’Associazione Dimore Storiche Emilia-Romagna. “Per noi è fondamentale consolidare la partnership con un partner così importante come il Comune di Modena partecipando attivamente alla Notte Europea dei Musei, iniziativa particolarmente sentita dai cittadini. In questo modo possiamo infatti raccontare a sempre più cittadini e turisti la storia delle nostre affascinanti dimore storiche, evidenziando l’impegno dei proprietari per la manutenzione, il restauro e la messa a disposizione della città di questi gioielli del patrimonio architettonico e artistico di Modena”.

 

STORIA E CURIOSITÀ DELLE DUE DIMORE STORICHE DI MODENA APERTE AL PUBBLICO

Palazzo Tacoli è risalente nel periodo del Cinquecento, come sembrano dimostrare antichi stemmi, l’assetto del piano nobile e i pregevoli soffitti lignei dipinti. L’edificio presenta il portone principale al civico n.47, anticamente E464, secondo la numerazione del 1786 voluta da Ercole III d’Este (la lettera E distingueva il quartiere). In quell’anno era di proprietà del Maggiore dell’esercito estense Andrea Martinelli. Il palazzo è poi passato ai Caleffi e agli Agazzotti fino a giungere, nel 1923, alla famiglia dei marchesi Tacoli, nobili di origine reggiana, che avevano avviato diverse imprese industriali impiantando mulini e stabilimenti per la produzione di velluti e ceramiche. Sotto il portico sono state aperti nel tempo numerosi accessi destinati a negozi e a magazzini poi trasformati, in parte, in autorimesse, mentre conserva la sua imponenza il portone di accesso, a lato del quale, a destra, si osserva la targa votiva con la scritta “IHS 1855”, risalente agli anni dell’epidemia di colera che colpì la città. Il monogramma “IHS” con una croce sopra la lettera centrale, è l’abbreviazione, per contrazione, del nome di Cristo: si tratta di tre lettere greche maiuscole (le prime due e l’ultima) del nome di Gesù (iota, eta, sigma = IESOUS).

Poco distante da Palazzo Tacoli, in Rua Muro 60, si trova invece Palazzo Ferrari Moreni (foto), considerato uno degli esempi più importanti dell’architettura rinascimentale modenese. Caratterizzato da un portico a cinque archi sostenuti da colonne marmoree ornate con capitelli corinzi bianchi, al suo interno si trova anche un grazioso cortile. Attualmente ospita una serie di studi privati ed è sede dell’Istituto diocesano per il sostentamento del clero dell’Arcidiocesi di Modena-Nonantola.