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Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, venerdì 31 marzo la consegna di 52 targhe

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna, venerdì 31 marzo la consegna di 52 targhe
Mauro Felicori (Copyright Regione Emilia Romagna A.I.C.G. – Autore Ballardini Pietro)

Piccole residenze o ville imponenti, studi d’artista o musei, dimore stabili o “rifugi” temporanei. Al momento sono 52 le realtà in Emilia-Romagna – appartenute ad artisti, cineasti e collezionisti, letterati, musicisti e cantanti, scienziati e inventori, famiglie e personaggi storici – individuate dalla Regione, che riceveranno ufficialmente l’apposito contrassegno da esporre all’ingresso delle loro sedi.

L’appuntamento è per domani, venerdì 31 marzo: alle ore 11, nella Sala Stabat Mater della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio di Bologna, si terrà la cerimonia di consegna delle targhe delle “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna”. Destinatarie, le strutture che sono state individuate dalla prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio, in base alla legge regionale 2/2022 (“Riconoscimento e valorizzazione delle abitazioni e degli studi di esponenti del mondo della storia, della cultura, delle arti, della politica, della scienza e della spiritualità”).

Alla cerimonia interverranno: Mauro Felicori, assessore alla Cultura e Paesaggio della Regione; Cristina Ambrosini, responsabile del Settore Patrimonio culturale della Regione; Elisa Rebellato, responsabile della Biblioteca comunale dell’Archiginnasio.

L’evento si svolge a ridosso delle “Giornate nazionali delle Case dei personaggi illustri”: sabato 1 e domenica 2 aprile, all’interno dell’appuntamento promosso dall’associazione “Case della Memoria”, le strutture del territorio regionale che hanno aderito apriranno al pubblico per le visite.

“Non posso che essere molto soddisfatto per l’esito di questo primo riconoscimento- commenta l’assessore Felicori-, che ci consente di tutelare e valorizzare come meritano tante realtà che arricchiscono la vasta offerta culturale del territorio dell’Emilia-Romagna. Vedere i luoghi dove questi ‘grandi’ hanno vissuto la propria quotidianità, lavorando, studiando e creando- aggiunge l’assessore- ci aiuta a capirli meglio, più a fondo. Per questo la Regione è in procinto di pubblicare il primo bando di finanziamento riservato alle strutture riconosciute, destinato a progetti di gestione sostenibile per raggiungere una serie di obiettivi stabiliti dalla normativa”.

La prima campagna di riconoscimento
La prima campagna di riconoscimento per l’assegnazione del marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” ha applicato quanto previsto dalla legge regionale 2/2022. In seguito alla pubblicazione dell’avviso, che ha avviato la campagna, sono arrivate 64 domande: 23 provenienti da Comuni (36%), 7 da privati (27%), 12 da fondazioni (19%), 9 da associazioni (14%), 1 da un’Unione di comuni, 1 da cooperativa sociale onlus, 1 da società di diritto privato a responsabilità limitata. Tra le domande presentate, 8 sono state inviate da case museo accreditate al Sistema museale nazionale.

Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna
Le 52 strutture riconosciute (l’81% delle domande pervenute) con il marchio “Case e studi delle persone illustri dell’Emilia-Romagna” fanno riferimento a 9 famiglie e 55 personaggi. Di questi, 18 sono artisti (tra cui Gino Covili, Angelo Davoli, Pietro Ghizzardi, Cesare Leonardi, Giorgio Morandi, Guerrino Tramonti, Wolfango, Carlo Zauli), 14 personaggi storici (come Francesco Baracca, Ugo Boncompagni / papa Gregorio XIII, Alcide Cervi e i suoi figli, Giuseppe Garibaldi, Aurelio Saffi), 8 letterati (Giorgio Bassani, Attilio Bertolucci, Giosue Carducci, Tonino Guerra, Marino Moretti, Giovanni Pascoli, Renato Serra), 5 musicisti e cantanti (Secondo Casadei, Luciano Pavarotti, Gioacchino Rossini, Arturo Toscanini, Giuseppe Verdi), 4 scienziati e inventori (Raffaele Bendandi, Cesare Maltoni, Guglielmo Marconi, Cesare Mattei), 3 cineasti (Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Mario Lanfranchi), 3 collezionisti (Luigi Magnani Rocca, Luigi Parmeggiani, Renzo Savini).

Per quanto riguarda le province di appartenenza, a livello percentuale al primo posto c’è Bologna (33%), seguita da Ravenna (19%), Forlì-Cesena e Parma (13% ciascuna), Reggio Emilia (8%), Modena (6%), Ferrara e Rimini (4% ciascuna).

In arrivo il primo bando di finanziamento
La Regione pubblicherà a breve il primo bando di finanziamento riservato alle strutture riconosciute. Le risorse sosterranno progetti di gestione sostenibile, volti a raggiungere una serie di obiettivi fissati dalla legge: catalogazione e studio del patrimonio culturale; incremento dell’accessibilità e miglioramento dei percorsi di visita; potenziamento della fruizione pubblica e della comunicazione tramite l’organizzazione di mostre, programmi culturali, progetti digitali e multimediali, residenze per artisti e ricercatori, progetti di educazione al patrimonio culturale; promozione del turismo attraverso lo sviluppo di itinerari, percorsi collegati ai paesaggi culturali e progetti di smart tourism.

La legge regionale 2/2022, cosa prevede
La legge regionale 2/2022 fissa i requisiti minimi obbligatori per candidarsi al riconoscimento: rappresentare la vita, le tradizioni e i valori del personaggio di chiara fama che, nella sua dimensione pubblica o privata, ha abitato, svolto la propria attività o, in casi speciali, condotto la propria formazione specialistica nella struttura; svolgere attività per far conoscere l’opera e il personaggio a cui la struttura è intitolata; aprire al pubblico per almeno 60 giorni all’anno, anche non continuativi e su appuntamento; dimostrare la gestione economica e finanziaria mediante un’apposita documentazione contabile, con la presentazione di una relazione annuale sulle attività svolte.

La legge, inoltre, attiva una sorta di processo di accompagnamento per la gestione: alle strutture interessate, propone di mettere in atto buone pratiche e, ai soggetti intenzionati a candidarsi a far parte delle “Case e studi delle persone illustri”, richiede di partecipare a un percorso di formazione basato su corsi di aggiornamento, convegni e conoscenza della letteratura scientifica in materia.