Prosegue senza sosta l’attività del Team Multidisciplinare per la cura del piede diabetico complicato presso le Strutture della Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena. Quattro anni fa, nel 2019, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria istituiva il progetto di cura sul Piede Diabetico, inserito nel percorso diagnostico-terapeutico provinciale, caratterizzato da un approccio multidisciplinare che in questi anni ha seguito più di 1100 pazienti.
La “Sindrome del Piede Diabetico” rappresenta una temuta complicanza del diabete associata a neuropatia e a diversi gradi di infezione ed ischemia e causa elevato rischio di ospedalizzazione, mortalità ed amputazione d’arto, con impatto significativo sulla qualità ed aspettativa di vita e sui costi di assistenza. In molti Paesi sviluppati si stima una incidenza annuale del 2% di nuova ulcera su piede in soggetti diabetici; in Regione Emilia-Romagna, il 3% dei pazienti diabetici presenta ulcere agli arti inferiori a rischio di amputazione. Si stima che, nel mondo, ogni 20 secondi una persona con diabete subisce un’amputazione legata alle conseguenze della malattia: ciò è particolarmente preoccupante in considerazione della crescita continua della prevalenza del diabete (stimati oltre 640 milioni di persone nel 2040). Le linee guida suggeriscono la presa in carico multidisciplinare in grado di gestire i diversi fattori di rischio attraverso percorsi standardizzati. A Modena, i pazienti con piede diabetico vengono curati in diversi livelli di assistenza che coinvolgono i Medici di Medicina Generale, i Centri Diabetologici e gli Ambulatori Infermieristici presso le Case della Salute, mentre i pazienti con complicanze acute vengono affidati alle cure di un team di super-specialisti di diverse discipline che lavorano nei due Ospedali dell’AOU Modena la cui attività coordinata permette di gestire le varie fasi della malattia.
“Il nostro obiettivo è contrastare le conseguenze della sindrome del piede diabetico – afferma il prof. Pietro Andreone, Direttore della Medicina Interna Metabolica dell’Ospedale Civile di Baggiovara – trattando il paziente con ulcera diabetica complicata da infezione e/o gangrena ma che spesso giunge alla osservazione ospedaliera con riacutizzazioni di patologie internistiche tali che, se non correttamente valutate ed affrontate, rischiano di diminuire l’efficacia delle cure”.
Il Team multidisciplinare Piede Diabetico della AOU Modena è formato da Specialisti in Medicina Interna, Endocrinologia, Chirurgia vascolare, Ortopedia, Malattie Infettive, Dermatologia, Radiologia, Microbiologia Clinica, Nutrizione clinica, Fisiatria, Psicologia Clinica che afferiscono gerarchicamente alle Strutture di appartenenza, ma la cui attività strutturata e coordinata nel percorso è garanzia di elevata qualità delle prestazioni non dimenticando gli aspetti di “fragilità” valutati anche attraverso appositi test multidimensionali che forniscono una reale “fotografia” del paziente e del suo contesto di vita e che suggeriscono interventi mirati e personalizzati. Assieme all’attività in degenza, i pazienti possono essere seguiti presso gli Ambulatori specialistici consentendo spesso di evitare riacutizzazioni e ricoveri impropri.
“Nel corso dei primi quattro anni sono state ridotte del 50% le amputazioni maggiori evitabili e i pazienti hanno trovato luoghi e persone dedicati che si prendono cura degli aspetti di tipo infettivo, vascolare, dermatologico e metabolico ma anche dell’aspetto psicologico del paziente, specialmente se la malattia acuta è aggravata da altre patologie croniche” – ribadisce il dott. Mauro Maurantonio, medico della UOC di Medicina Metabolica e coordinatore del Team Multidisciplinare aziendale – “La attività del team ha favorito anche momenti di formazione specifica sulla Sindrome del Piede Diabetico diretti ai professionisti anche attraverso due importanti Convegni sul Piede Diabetico che hanno favorito la partecipazione di esperti locali e nazionali consentendo formazione specifica per il personale sanitario”. L’attività è stata coordinata con i diversi Livelli tra Strutture Territoriali e Strutture Ospedaliere. Il dott. Maurantonio e il suo gruppo di giovani medici sono anche impegnati nello sviluppo di progetti di ricerca e valutazione dell’impatto dei diversi fattori di rischio “classici” e “non-classici” per amputazione e mortalità nei soggetti diabetici, approvati dal Comitato Etico i cui risultati sono e saranno oggetto di pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali.
I Numeri
Nel quadriennio 2019-2022, più di 300 pazienti sono stati seguiti nel Reparto di Medicina Metabolica.Importante la sinergia con gli altri Servizi, in particolare con la Chirurgia Vascolare e le Malattie Infettive per controllare la fase acuta di malattia in maniera tempestiva. Dopo la fase acuta, il paziente viene seguito in Ambulatorio a cui possono accedere pazienti provenienti dai Centri Diabetologici o inviati dagli stessi specialisti e ciò molto spesso ha permesso di evitare le ospedalizzazioni. L’attività del Team Multidisciplinare Piede Diabetico si è mantenuta anche nel corso della pandemia COVID quando la riorganizzazione delle attività ha comportato la contrazione/chiusura di gran parte degli Ambulatori l’impiego temporaneo di personale medico ed infermieristico presso le Aree COVID individuate per far fronte all’emergenza verso la popolazione. “Durante la pandemia abbiamo sviluppato assieme i criteri per poter accogliere i pazienti con piede diabetico e ridurre in tal modo gli accessi in PS evitando il sovraccarico sui Reparti e sulle Sale Operatorie; ciò è stato possibile attraverso forme di Telemedicina e una modalità di lavoro in “web meeting” utile al raggiungimento di decisioni cliniche appropriate e specifiche per ogni paziente, in base alla sua condizione clinica e sociale” – ribadisce il dott. Mauro Maurantonio. L’analisi dei dati e il monitoraggio di tutta l’attività descritta nel PDTA Aziendale avviene attraverso lo strumento dell’Audit clinico, ove fondamentale è il supporto di tutte le strutture aziendali per favorire gli elementi di forza del percorso e identificare i punti di miglioramento continuo a vantaggio dei pazienti e dei professionisti.
“In settembre abbiamo promosso ed organizzato il 2^ Meeting sul Piede Diabetico che ha portato a Modena gli esperti nazionali in questo campo” – ricorda il dott. Maurantonio – “e in quest’ultimo periodo il Team ha lavorato sulla sinergia tra operatori promuovendo l’integrazione con le Strutture Sanitarie territoriali, come per esempio i Centri Diabetologici e gli Ambulatori Infermieristici nelle Case della Salute”. Condivisione, sinergia, organizzazione e stima reciproca sembrano essere gli ingredienti per la buona riuscita del lavoro di squadra e i pazienti hanno dimostrato di apprezzare il lavoro del Team. “I prossimi obiettivi saranno il coinvolgimento attivo dei pazienti e dei loro caregivers sull’educazione terapeutica, anche favorendo momenti di confronto con le Associazioni dei pazienti”.
“Il Diabete è una patologia ad elevata diffusione e complessità, con tasso di ricovero 10 volte superiore e degenza media più lunga rispetto ai soggetti non diabetici” – afferma la prof.ssa Manuela Simoni, Direttore della UOC di Endocrinologia e capo Dipartimento delle Medicine Specialistiche della AOU Modena. “L’attività di cura dei diabetici ad elevata complessità richiede aggiornamento continuo e oggi il miglioramento delle cure è permesso dall’introduzione di nuovi farmaci in grado di ridurre non solo le complicanze dell’iperglicemia bensì permettere il raggiungimento dei target indicati dalle linee guida”. Tra i diabetici, un’alta percentuale presenta 2 o più co-morbilità. Nel corso di questi 4 anni, nei due Ospedali dell’Azienda Ospedaliera-Universitaria di Modena sono stati ricoverati complessivamente più di 12.000 soggetti con diabete, dato che mostra l’impatto di questa malattia metabolica sulle ospedalizzazioni.
L’UOC di Medicina Metabolica è stata recentemente insignita dell’importante riconoscimento da parte della Federazione Dirigenti Medici Ospedalieri Italiani “FADOI AWARDS 2021”, nell’ambito di studi nazionali sulla terapia nel paziente diabetico e nuovi antidiabetici grazie all’impegno del Dott. Mauro Maurantonio in progetti di ricerca sul tema.
“Vogliamo proseguire sulla integrazione con gli altri Professionisti e le altre Strutture Sanitarie della Provincia di Modena favorendo momenti di confronto e promuovendo formazione e ricerca sul diabete e malattie metaboliche e sulla sindrome del piede diabetico” – conclude il dott. Mauro Maurantonio. “Ringrazio tutti i componenti della squadra e le Direzioni che hanno reso e rendono possibile l’applicazione di questo modello clinico-organizzativo.”