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Confesercenti Modena commenta le misure economiche introdotte con la manovra di bilancio approvata ieri in Consiglio dei Ministri

Confesercenti Modena commenta le misure economiche introdotte con la manovra di bilancio approvata ieri in Consiglio dei MinistriDiverse le misure definite positive come l’aumento del tax credit energetico per le piccole attività commerciali, il taglio del cuneo fiscale, anche se per ora troppo esiguo, il ritorno dei voucher per il comparto della ristorazione e la riduzione dell’Iva su alcuni beni di prima necessità. L’associazione però chiede che venga introdotta anche la cedolare secca sulle locazioni commerciali subordinata a canoni concordati.

La Legge di Bilancio – commenta Marvj Rosselli, Direttore Provinciale Confesercenti Modena – appare inadeguata a far ripartire realmente i consumi, svolta necessaria per il terziario e per l’intera economia. Positive alcune misure: l’aumento del tax credit energetico per le piccole attività commerciali; il taglio del cuneo fiscale, anche se per ora troppo esiguo; la riduzione Iva su articoli di prima necessità, seppur per il momento con minimi effetti visto il ridotto campo di beni interessati. Non sembra essere stata considerata la cedolare secca, sulle locazioni commerciali subordinata a canoni concordati che chiediamo sia introdotta”.

Positivo per l’associazione il ritorno ai voucher: “Bene il ritorno regolamentato dei voucher per il comparto ristorazione ma, in attesa di maggiori dettagli, chiediamo al Governo che siano estesi a tutto il comparto del turismo, non solo alle strutture ricettive e alla ristorazione. Inoltre, sempre per quanto riguarda i voucher, siamo d’accordo con la decisione del Governo di porre un tetto che permetterà di evitare eventuali abusi da un lato e dall’altro manterrà quella flessibilità necessaria per intercettare e gestire i picchi di lavoro inattesi che caratterizzano settori come, appunto, il turismo, in forte espansione nel territorio modenese”.

Tra le misure introdotte c’è anche la Green Web Tax, ovvero la tassa rivolta a chi effettua consegne a domicilio da e-commerce senza utilizzare veicoli non inquinanti che manifesta l’intento di sostenere il consumo locale, ma occorre un intervento fiscale strutturato a riequilibrare la sproporzione tra negozi e online e regole uniformi sulle promozioni. Speriamo sia un primo passo verso misure più significative a sostegno della ripresa dei consumi e delle imprese, schiacciata dal peso del caro energia e inflazione, per scongiurare l’ingresso in una nuova fase di recessione che sarebbe deleteria per l’economia italiana” conclude Rosselli.