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Inaugurato l’ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola

Inaugurato l’ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di VignolaÈ stato inaugurato questa mattina l’ampliamento del Pronto Soccorso dell’Ospedale di Vignola, che garantirà a tutta la comunità una presa in carico ancora più puntuale delle situazioni di emergenza. Al taglio del nastro erano presenti i rappresentanti delle istituzioni regionali e locali insieme alla Direzione generale dell’Azienda USL di Modena; con loro i sindaci dei Comuni del Distretto, oltre a medici e operatori sanitari del PS, dell’Ospedale e del territorio.

L’intervento complessivo di ristrutturazione del Pronto Soccorso consente di razionalizzare gli spazi e riorganizzare i percorsi di accesso al fine di migliorare la qualità dell’assistenza, mediante un ampliamento di circa 334 mq e la ristrutturazione dei locali interni per un’area di 241 mq. A ciò si aggiunge l’imponente lavoro sulle aree esterne (rampa e percorsi pedonali, per 490 mq), per un’area di intervento totale che raggiungerà i 1.065 mq. Il valore totale dell’investimento è di oltre un milione 500mila euro (di cui oltre un milione 300mila euro finanziato con fondi ex art. 2 DL 19 maggio 2020, n. 34 e la parte restante da fondi Ausl).

Si tratta di un’opera importante per l’Ospedale di Vignola e dunque per il territorio, che si colloca nel percorso di finanziamento nazionale (il già citato DL 34) volto ad ampliare i PS strutturando aree più compatibili con le misure di sicurezza e prevenzione imposte dalla pandemia. Contemporaneamente, i lavori renderanno gli spazi più rispondenti ai volumi di accesso così come si sono stabilizzati nel corso degli ultimi anni.

In particolare, l’ampliamento inaugurato oggi ha coinvolto una superficie di 839 mq, comprendente i locali destinati alle nuove aree triage-attesa degli utenti e la sala radiologica, oltre alla rampa di accesso e alla camera calda, le cui nuove dimensioni garantiranno la gestione dei pazienti e l’esecuzione delle manovre dei mezzi di soccorso con maggior sicurezza rispetto alla precedente configurazione. Erano già a disposizione per l’attività di Pronto Soccorso, invece, i locali emoteca e depositi, oggetto della primissima ristrutturazione interna conclusa nei mesi scorsi (80 mq), che ha interessato anche il corridoio di collegamento diretto fra camera calda e ambulatorio emergenze, che consentirà di ridurre i tempi di trattamento dei pazienti critici dall’ambulanza alla sala emergenza interna al Pronto Soccorso.

I nuovi spazi del PS saranno accessibili per i cittadini a partire da lunedì 5 settembre alle ore 14.00, con la riattivazione dell’ingresso originario al Pronto Soccorso in via Plessi.

Le ultime fasi del progetto

La ristrutturazione interna del PS proseguirà nell’attuale triage e sala di attesa, che saranno oggetto della terza ed ultima fase di lavori (146 mq) con la realizzazione dell’area attesa per i barellati e di uno spazio destinato a infermieri e coordinatore per il monitoraggio dei pazienti in attesa.

L’attività del Pronto Soccorso

Negli ultimi anni, nonostante la fase pandemica, il Pronto Soccorso di Vignola ha mantenuto un numero di accessi stabile. Nel 2019 i pazienti presi in carico dalla struttura erano stati quasi 25mila, per poi scendere a poco più di 18mila nel periodo di picco dell’emergenza sanitaria nel 2020. Nel corso del 2021 gli accessi al Pronto Soccorso vignolese sono risaliti a oltre 20mila. Nei primi sei mesi dell’anno in corso, i pazienti del PS sono stati 10.575, in decisa crescita rispetto allo stesso periodo del 2021 quando erano stati poco più di 9.300.

In netto miglioramento anche i tempi di visita dei pazienti: attualmente l’86 % degli accessi è trattato dal personale medico del PS entro le sei ore dall’arrivo. Il Pronto Soccorso di Vignola risponde non solo alla popolazione del Distretto, ma anche a quella regionale: in particolare, da inizio anno il 3.2% degli accessi sono stati di pazienti appartenenti all’Ausl di Bologna. Sempre nei primi 6 mesi del 2022 si è osservato l’accesso di 325 persone residenti all’estero (3.1% degli accessi) e di 344 utenti residenti in altre regioni italiane (3.3%).