Sarà un festival che torna in piena capienza, con accesso libero e senza prenotazione, nel
segno della libertà di movimento e della partecipazione urbana, dopo due edizioni nello
scrupoloso rispetto dei protocolli di sicurezza Covid.
Giunto alla ventiduesima edizione, il format del festival prevede come sempre lezioni
magistrali, mostre, spettacoli, letture, attività per ragazzi e cene filosofiche. Gli appuntamenti saranno quasi 200 e tutti gratuiti.
Piazze e cortili ospiteranno 53 lezioni magistrali in cui grandi personalità del pensiero
filosofico affronteranno le varie declinazioni del tema per mostrarne le trasformazioni nelle sue diverse sfere. In società attese da una ricostruzione materiale e spirituale, la questione della giustizia riguarda temi di redistribuzione, ma anche criteri di accesso, tra merito, competenze e tutele. Nel campo ampio del rapporto tra i popoli solleva urgenti e impegnativi interrogativi sul rapporto tra la pace e la guerra. Tema non solo filosofico e politico, ma anche teologico, per eccellenza, il discorso della giustizia interseca il suo rapporto con la legge e la pena, ivi incluse le questioni di riconoscimento. Nuovi soggetti emergono come destinatari e oggetti di giustizia, ponendo il tema del rapporto tra le generazioni.
L’edizione 2022, mentre conferma lo stretto legame con i maggiori protagonisti del dibattito
filosofico, presenta venticinque voci nuove. Tutte le autrici e gli autori stranieri, con una sola eccezione, sono al loro debutto al festival.
Tra i protagonisti ricorrenti si ricordano, tra gli altri, Enzo Bianchi, Massimo Cacciari
(componente del Comitato scientifico del festival), Barbara Carnevali (componente del
Comitato scientifico del festival), Donatella Di Cesare, Roberto Esposito, Maurizio Ferraris
(Lectio “Coop Alleanza 3.0”), Simona Forti, Umberto Galimberti, Michela Marzano (Lectio
“Rotary Club Gruppo Ghirlandina”), Stefano Massini, Salvatore Natoli, Massimo Recalcati,
Chiara Saraceno, Carlo Sini, Stefano Zamagni (in collaborazione con la Fondazione Ermanno Gorrieri per gli studi sociali).
Tra chi è al “debutto”: Joanna Bourke, Anne Lafont, Brunilda Pali, Vittorio Emanuele Parsi
(Lectio “Confindustria Emilia Area Centro”), Walter Scheidel, Wolfgang Streeck, Jörg Tremmel (Lectio “Gruppo Hera”), Lea Ypi (Lectio “BPER Banca”).
Il programma filosofico del festival propone anche la sezione “la lezione dei classici”: studiosi e studiose autorevoli, tra cui Philippe Audegean, Giuseppe Cambiano, Arianna Fermani, Tommaso Gazzolo, Filippo Gonnelli e Sebastiano Maffettone, commenteranno i testi che, nella storia del pensiero occidentale, hanno costituito modelli o svolte concettuali rilevanti per il tema della giustizia.
In via sperimentale, alle ore 18 di ciascun giorno sarà trasmessa in diretta una lezione sui
canali del festival.
Se le lezioni magistrali sono il cuore della manifestazione, un vasto programma creativo
(ancora in corso di ultimazione) coinvolgerà performance, musica e spettacoli dal vivo. Mentre diversi appuntamenti espositivi documenteranno situazioni di frontiera delle questioni di giustizia – dalle condizioni di diseguaglianza all’esperienza della reclusione – alcune conversazioni e testimonianze eminenti faranno il punto su come attivare energie sociali per iniziare il contrasto delle ingiustizie. Poiché la ricerca di giustizia non è solo un esercizio teorico, ma anche una pratica, diverse iniziative performative e laboratoriali richiameranno la dimensione attiva del prevenire le ingiustizie e del riparare i torti, conducendo il pubblico a esperienze di immersione, partecipazione e immedesimazione.
Tra i partecipanti: Roberto Saviano con una testimonianza sul coraggio della verità per
contrastare il male della criminalità; Gianrico Carofiglio con un reading sul tema della
gentilezza e della riparazione; Luigi Ciotti e Gad Lerner in un dialogo sulla lotta alle mafie. E
inoltre Filippo Neviani (Nek), a dialogo con Paola Saluzzi sulle virtù della solidarietà e
dell’amore per il prossimo. Non mancheranno le iniziative per bambini e ragazzi. In scena
anche Giovanna Marini e Umberto Orsini con uno spettacolo tratto da una ballata di Oscar
Wilde sul carcere di Reading, nonché Roberto Citran con uno spettacolo sulle diseguaglianze
nel continente africano.
Oltre trenta le mostre proposte in occasione del festival da un’ampia rete di istituzioni
artistiche pubbliche e gallerie private.
L’insieme del programma creativo coinvolge e sintonizza tematicamente una rete di quasi 150 partner culturali.
Il festival è promosso dal “Consorzio per il festivalfilosofia”, di cui sono soci i Comuni di
Modena, Carpi e Sassuolo, la Fondazione Collegio San Carlo di Modena, la Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e la Fondazione di Modena.