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Lezioni fuori classe a Modena: quest’anno sono oltre 53.000 gli studenti che hanno partecipato

Lezioni fuori classe a Modena: quest’anno sono oltre 53.000 gli studenti che hanno partecipatoPercorsi educativi, interventi formativi, attività laboratoriali, visite e mostre: finalmente di nuovo in presenza, sul territorio per conoscere, vedere, sperimentare e apprendere fuori dall’aula. “Educazione fuori classe” è infatti lo slogan del nuovo video dedicato agli Itinerari didattici, un progetto del Comune di Modena nato addirittura negli anni ‘80 ma sempre nuovo, perché ogni anno le proposte, elaborate da decine di enti del territorio e supervisionate dal Servizio Itinerari, vengono integrate o sostituite per andare incontro ai mutamenti sociali e alle richieste delle scuole.

Il video è stato mostrato in anteprima nel corso della conferenza stampa che si è svolta al Multicentro educativo Memo “Sergio Neri” del Comune. Nell’occasione l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi insieme al personale del Servizio itinerari ha illustrato i dati e alcune delle novità per il prossimo anno scolastico, tra cui il nuovo portale MyMemo che è in fase di realizzazione e sarà on line a luglio. Le pagine web del sito internet del Memo riservate ai docenti vengono ripensate per rendere più agevole e immediata la fruizione e anche la prenotazione degli Itinerari Scuola Città.
Quando è nato il progetto, nel 1984 gli itinerari erano in tutto una decina e le iscrizioni avvenivano su schede cartacee che i docenti inviano all’ufficio; dal 2004 gli itinerari sono entrati nella piattaforma di Mymemo e l’iscrizione è diventata informatizzata.
Dal 2004 hanno partecipato agli itinerari oltre un milione di studenti, esattamente 1.074.199, con una media di 60mila ogni anno, fino al 2020 quando a causa della pandemia per un lungo periodo, segnato prima da didattica a distanza e poi comunque dal distanziamento, bambini e ragazzi sono stati privati di relazioni e con esse anche di uscite e gite scolastiche. Gli Itinerari non hanno rinunciato alla loro missione rimodulando e ripensando tante proposte che sono entrate tra le mura scolastiche, si sono svolte a distanza o in forma mista. Con i nuovi protocolli sanitari per la scuola e poi con la fine dell’emergenza sanitaria, gli Itinerari sono tornati in presenza e durante l’anno scolastico che va concludendosi le iscrizioni sono tornate rapidamente ai livelli pre-Covid, segno del desiderio e della volontà della scuola di uscire sul territorio.
Nell’anno scolastico 2021/2022 ai 246 Itinerari proposti dal Servizio, si sono iscritte 2.696 classi, dal nido alle superiori: oltre 1300 classi di scuola primaria, 326 dell’infanzia e altre 700 di secondaria di primo grado, ma anche ben 337 classi di istituti superiori e persino 16 sezioni di nido. In tutto hanno partecipato alle attività 58.345 studenti di ogni età.
Delle quasi 2.700 classi che hanno partecipato quest’anno agli Itinerari Scuola Città Oltre un migliaio ha puntato alle 84 proposte inerenti all’area di storia e società; più di 800 all’area dedicata a comunicazione e arte che propone ben 81 itinerari e sono state poco meno di 800 le classi che hanno sperimentato percorsi scientifici o tecnologici, ma non sono andate vuote nemmeno le quattro proposte in ambito di economia sviluppo.

AMBIENTE E BULLISMO TRA I TEMI PIÙ RICHIESTI

Gli Itinerari Scuola Città sono percorsi educativi e formativi integrativi della didattica, rivolti alle scuole della città, dal nido alle superiori. A coordinati in un unico progetto promosso dal Comune di Modena è il settore Istruzione attraverso il Servizio Itinerari del Multicentro educativo Sergio Neri.

L’obiettivo è promuovere una conoscenza ricca e articolata del territorio in cui vivono i ragazzi, indagandone gli aspetti naturalistici, economici, storici, sociali e culturali. L’offerta educativa e formativa viene proposta alle scuole che non di rado offrono anche spunti alla progettazione e selezionano autonomamente iniziative e progetti di loro interesse.

Ogni itinerario è formulato sulla base di un progetto, elaborato dal soggetto che lo propone, di concerto con il Servizio Itinerari e molti percorsi si avvalgono di collaborazioni consolidate con altre direzioni del Comune, Biblioteche, Archivi e Musei della città, Istituzioni, Enti pubblici. Altri progetti sono invece realizzati dai soggetti attivi sul territorio in ambito educativo e formativo e sono selezionati attraverso un apposito bando con ricorrenza biennale.

Quattro le aree tematiche – Scienza/Tecnologia, Economia/Sviluppo, Storia/Società,

Comunicazione/Arte – in cui si suddividono gli itinerari che ogni anno vengono aggiornati con nuove proposte.

I contenuti più richiesti nell’anno scolastico in corso hanno riguardato i temi della sostenibilità e dell’ambiente, di sicurezza e legalità e dell’educazione civica e cittadinanza, in cui rientrano progetti nati anche su suggerimento del mondo della scuola e il percorso realizzato insieme alla presidenza del Consiglio comunale che porta i ragazzi anche all’interno dell’Aula consiliare.

Il tema del bullismo resta molto gettonato e si declina in nuovi linguaggi, per esempio, con un percorso per la scuola primaria nuovo come “Stop Bully, un fumetto contro il bullismo”; l’itinerario è proposto dall’associazione Modi con Make it Modena e l’Ufficio Politiche per la Legalità e le Sicurezze. Gli stessi temi sono affrontati anche con gli studenti delle scuole medie attraverso il percorso “Bullismo, Cyberbullismo e prevaricazioni” oltre che con “Internet sicuro” un progetto trasversale a molti settori e assessorati non nuovo ma sempre molto richiesto, che quest’anno presenta anche una novità: l’introduzione nel percorso di un incontro rivolto ai genitori per le scuole le cui classi aderiscono ai laboratori.

Con i ragazzi delle scuole superiori bullismo e cyberbullismo vengono affrontati inoltre scardinando il meccanismo degli stereotipi come nel nuovo itinerario “Abbracciamo(ci) nelle diversità” una proposta nata anche da Arcigay Modena e Famiglie Arcobaleno. Ma esistono itinerari pensati anche per i più piccoli addirittura nell’età del nido, come “Leggere prima di leggere” su un’idea  dalle Biblioteche e “Coi 5 sensi conosciamo la natura” proposto insieme alle Fattorie didattiche. Il filo conduttore che unisce tutti è l’obiettivo, molto sentito dalle scuole, di lavorare sul benessere in classe e nelle relazioni nel gruppo dei pari, così come sulla comunicazione e la non discriminazione.