Le rivoluzioni combattute dalle donne del passato, che hanno contribuito a fare la storia scardinando i ruoli imposti, e dalle donne di oggi che realizzano nel concreto le pari opportunità rinnovando la società. È questo il filo conduttore del programma 2022 per la Giornata della donna che prende il via venerdì 4 marzo e prosegue, come di consueto, per tutto il mese.
Promosso dal Comune di Modena e dal Tavolo comunale delle associazioni per le Pari opportunità e la non discriminazione in collaborazione con Ert Fondazione, il calendario di appuntamenti è il frutto delle proposte di enti e associazioni e tocca tanti luoghi diversi all’interno della città, offrendo numerose occasioni di riflessione e approfondimento attraverso seminari, incontri e dibattiti, letture e performance teatrali, presentazioni di libri, mostre e anche attività sportive.
Il programma è stato presentato questa mattina, mercoledì 2 marzo, con una conferenza stampa a Palazzo comunale alla quale sono intervenute Grazia Baracchi, assessora alle Pari opportunità del Comune di Modena, Serena Ballista, presidente di Udi Modena, in rappresentanza della Casa delle donne; Rosamaria Papaleo, segretaria generale Cisl Emilia Centrale, in rappresentanza delle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl, Uil.
“Prendiamo l’occasione dell’8 marzo – spiega l’assessora Baracchi – per proporre una riflessione sulle donne come centro del cambiamento, nel passato, nel presente e verso il futuro. E lo facciamo con un programma di iniziative diffuse in tutta la città e nel tempo, che approfondiscono tanti temi diversi e parlano a donne e uomini di tutte le età, indagando anche le conseguenze della pandemia. Ancora una volta, possiamo farlo grazie alla preziosa collaborazione delle associazioni femminili e con il coinvolgimento di tanti mondi diversi”.
Diversi gli appuntamenti che invitano a riscoprire figure di donne che hanno fatto la storia, tra le quali la drammaturga Olympe de Gouges, nota per i suoi scritti femministi e abolizionisti, che morì ghigliottinata durante la Rivoluzione francese; Ada Rossi e Ursula Hirschmann, pioniere dell’Europa unita, che contribuirono a costruire e diffondere il pensiero federalista europeo; le scienziate Marie Curie e Herta Ayrton che riuscirono a imporsi come insegnanti nonostante fossero donne. Ma ci sono anche le storie delle donne dei movimenti femministi, delle donne della Resistenza e delle donne afghane che portano avanti la loro rivoluzione silenziosa, come racconta il documentario sul centro di maternità di Emergency ad Anabah. E sono numerosi anche i momenti di approfondimento della realtà di oggi con gli incontri dedicati al punto di vista delle donne su occupazione e welfare; a salute, medicina di genere e discriminazioni; al piano di uguaglianza e al bilancio di genere di UniMoRe; al femminismo legato alle sfide dell’educazione; alle nuove professioni che vedono, per esempio, una crescita delle “donne del vino”.
Nel programma anche la mostra “Oltre Dafne. Fermare Apollo”, allestita alla Casa delle donne di strada Vaciglio che ospiterà anche presentazioni di libri nel ciclo “Scritture femminili in prima persona”. Diversi gli appuntamenti dedicati alle scuole, con conferenze per approfondire i temi della democrazia paritaria e delle politiche antidiscriminatorie e il piano regionale contro la violenza. Dedicato agli studenti è anche l’itinerario alla scoperta di alcuni luoghi simbolo del protagonismo femminile.
Martedì 8 marzo tornano dal vivo anche gli storici banchetti dell’Udi per la distribuzione della mimosa che saranno per tutta la giornata in piazza Mazzini e nella galleria del centro commerciale I Portali.
Non mancano, infine, i tradizionali appuntamenti sportivi con la Camminata per sole donne al parco Amendola (con intrattenimento per i bambini) e la gara podistica non competitiva Donne in corsa che parte da piazza Roma.
Il programma dettagliato delle iniziative per la Giornata della donna è pubblicato sulla pagina dedicata del sito del Comune di Modena (www.comune.modena.it/pariopportunita).