A circa un mese dall’accensione è possibile fare un primo bilancio dell’attività dell’autovelox installato in viale Italia nell’ambito del potenziamento tecnologico del controllo del territorio finalizzato a migliorare la sicurezza stradale e a intervenire sugli stili di guida e i comportamenti dei conducenti.
L’apparecchio è collocato poche centinaia di metri prima dell’incrocio con via San Faustino per chi proviene da via Emilia ovest ed è annunciato da una serie di segnali, anche luminosi, man mano che ci si avvicina al punto dove si rilevano le violazioni. L’obiettivo è chiaramente quello di indurre gli automobilisti a rispettare i limiti di velocità previsti e a un comportamento di guida più attento, adeguato a prevenire gli incidenti stradali che, in quella strada, si sono verificati purtroppo numerosi negli anni.
Nel primo mese di funzionamento, nel periodo compreso tra il 19 gennaio e il 15 febbraio, i transiti davanti all’autovelox sono stati in totale 203.613. Si è trattato soprattutto di automobili (8.898), ma anche di camion (1.052) o addirittura di camion con rimorchio (722) e di motocicli (1.374). Del totale dei veicoli transitati 5.382 hanno superato i limiti di velocità: significa mediamente 192 sforamenti del limite ogni giorno, pari al 2,64 per cento dei veicoli in transito.
Se per oltre la metà (2.981 per l’esattezza) si è trattato di mezzi che non hanno oltrepassato i 10 chilometri sopra al limite rientrando quindi nella prima fascia individuata dal Codice della Strada (occorre poi considerare anche l’applicazione della riduzione del 5 per cento prevista dalle norme), c’è anche chi ha premuto molto di più sull’acceleratore, addirittura fino a lanciare il veicolo alla velocità di 133 chilometri orari: è accaduto nella notte del 25 gennaio, non molto dopo la mezzanotte. Ma velocità non molto inferiori sono state toccate anche di giorno: per esempio alle 8.50 di un sabato mattina un mezzo è transitato davanti all’autovelox a 110 km/h e, poco prima delle 20 di un altro sabato un veicolo ha percorso quel tratto di strada ai 117 km/h. Per i veicoli transitati oltre i 60 chilometri sopra al limite, la sanzione è di 845 euro (1.126,67 se l’infrazione è commessa di notte), la sospensione della patente è da 6 a 12 mesi e si perdono 10 punti dalla patente. Complessivamente sette i veicoli che nel periodo considerato sono rientrati in questa più grave fascia.
Per quanto invece riguarda le fasce intermedie individuate dall’articolo 142 del Codice della Strada, sono stati 70 i mezzi transitati davanti all’occhio elettronico a una velocità oltre i 40 chilometri sopra al limite ma non oltre i 60; per loro la fascia di riferimento è la terza e la sanzione prevista è di 543 euro (che diventano 724 di notte), con sospensione della patente da uno a tre mesi e fino a 6 punti persi. Molto più numerose, pari cioè a 2.349, le violazioni che si collocano nella seconda fascia (oltre i 10 chilometri e non oltre i 40 chilometri sopra al limite). In questo caso la sanzione prevista è di 173 euro (ridotta 121,10 se pagata entro cinque giorni) che diventano 230,67 di notte (ridotta 161,47); per la seconda fascia è prevista la perdita fino a 3 punti della patente. Per i neopatentati e i conducenti professionisti (autisti e autotrasportatori) la decurtazione dei punti patente viene raddoppiata.
Infine, per le violazioni di prima fascia (considerando anche i 5 chilometri di tolleranza, si tratta di veicoli transitati tra i 56 e i 65 chilometri orari) la sanzione prevista è di 42 euro, senza decurtazione di punti dalla patente e con possibilità di riduzione a 29,40 euro, ma se la violazione è commessa di notte (tra le 22 e le 7), la sanzione aumenta di un terzo e sale a 56 euro (ridotta a 39,20).