Home Modena Palazzo Solmi sarà anche la casa della Società del Sandrone

Palazzo Solmi sarà anche la casa della Società del Sandrone

Palazzo Solmi sarà anche la casa della Società del Sandrone
Salone delle Feste di Palazzo Solmi

Alla Società del Sandrone andranno alcune sale del piano nobile per ospitare il Museo dei burattini, affiancato da allestimenti sulla storia della maschera e dell’antico Carnevale modenese, ma anche i locali al primo piano, adatti a ospitare l’attività associativa, serviti da una nuova scala interna che ne consentirà l’accesso indipendente.

Altre sale al piano nobile verranno invece assegnate al Consorzio Festival Filosofia, che oltre all’organizzazione della manifestazione annuale sviluppa anche una serie di ricerche, pubblicazioni ed eventi culturali. Mentre il Salone delle feste e il contiguo Camerino degli specchi rimarranno sempre visitabili e disponibili per concerti di musica da camera, eventi, feste, mostre temporanee e convegni. Una seconda associazione potrebbe infine trovare spazio negli ambienti collocati nel sottotetto.
È l’assetto degli spazi di palazzo Solmi definito dal Comune di Modena attraverso il progetto di completamento dei lavori effettuati suo tempo, alla luce della nuova vocazione funzionale dell’edificio. L’Amministrazione ha infatti approvato il progetto definitivo di completamento delle opere di riqualificazione del complesso monumentale con un investimento previsto di due milioni e mezzo di euro e nei giorni scorsi ha inviato alla Soprintendenza il progetto architettonico per acquisirne il parere. Una volta ottenuto l’ok, la Giunta provvederà all’approvazione del progetto esecutivo e potranno prendere il via le procedure per l’assegnazione dei nuovi lavori. Il recupero dell’edificio era infatti già stato avviato dalla Soprintendenza per i Beni architettonici e per il paesaggio di Bologna una decina di anni fa, prima del trasferimento di quell’area dell’immobile al Comune, avvenuto a marzo 2021. Quei lavori erano stati conclusi solo parzialmente nel 2014.
Il recupero riguarda complessivamente una superficie di 1.803 metri quadrati e comprende anche le corti interne che saranno attrezzate per poter ospitare eventi all’aperto. Al piano primo, tre sale tra cui l’ampio salone con soffitto cassettonato in grado di accogliere molte persone in presenza, saranno destinate alle attività della società del Sandrone, mentre all’estremità opposta del corridoio centrale sarà collocata la cucina di servizio per il circolo ricreativo. Al piano nobile, le logge della corte cinquecentesca, già recuperate con l’intervento effettuato, diventeranno il nodo distributivo per tutta la porzione del fabbricato e verranno chiuse con vetrate nel rispetto della configurazione architettonica. Internamente, l’intervento preserva e valorizza l’effetto ottico che, passando attraverso le diverse sale e relative porte, consente di traguardare le finestre di via Badia e via Carteria, attraverso un asse lungo oltre 65 metri. Il Camerino degli specchi verrà ripristinato con gli apparati decorativi originari e, nel lato est del Salone delle feste, saranno collocati gli uffici e i servizi del Consorzio Festival Filosofia, dotati di propria scala di accesso esclusiva. Al piano sottotetto, raggiungibile con due scale interne e un piccolo ascensore, saranno collocati gli impianti e, nel lato ovest, gli ambienti potranno essere utilizzati come uffici o archivi e ospitare eventualmente altre attività.

 

IL RINNOVO DALLE CORTI AL SOTTOTETTO

Al piano terra, nella corte esterna centrale è prevista una pavimentazione in cotto posta a lisca di pesce delimitata da passatoie in pietra calcarea. Anche la corte cinquecentesca sarà pavimentata con mattoni in cotto posati “di coltello” a spina di pesce, con riquadro ai quattro lati e con al centro un pozzo in pietra d’Istria. Entrambe le corti inoltre verranno attrezzate con impianti elettrici, di illuminazione e idrici, in modo da consentirne l’uso per eventi all’aperto (ad esempio, concerti o mostre). Negli accessi su via Emilia e via Carteria saranno installati cancelli: a due ante scorrevoli sulla prima e a due ante apribili verso l’esterno sulla seconda, con una porzione in lamiera cieca e una in barre di ferro sagomate. Due dei locali attualmente destinati a depositi o cantine, nel lato del sottoportico di passaggio tra i cortili, saranno trasformati in ambienti di ingresso per la nuova scala, realizzata con struttura in acciaio, e per il nuovo ascensore, che conducono ai piani primo e nobile: la prima, di più stretto uso per la sede della società del Sandrone e per gli spazi espositivi; il secondo, collegato al loggiato di ingresso dallo scalone monumentale, di uso comune a tutti.

Nel piano primo in corrispondenza dei sistemi di risalita sono stati posizionati anche i blocchi bagno per gli utenti, con antibagno condiviso. Gli spazi saranno dedicati all’attività associativa della società del Sandrone e vi sarà realizzata la cucina di servizio per il circolo ricreativo.

Al piano nobile, dalle logge della corte cinquecentesca si raggiungono gli spazi espositivi retrostanti ai servizi comuni, agli ingressi scale e ascensore, oltre che, con una scala interna e un impianto meccanizzato, al piano superiore. In tali locali di passaggio è quindi previsto un sistema di protezione climatica a vetrate, con sottili infissi in acciaio color bronzo e vetro, e strutture di fissaggio indipendente rispetto alle colonnine, ai fregi e alle lunette della volta.

Nel “Camerino degli specchi” saranno ricollocati gli apparati decorativi con boiseries e specchi e verrà restaurata la specchiera del camino rimasto sul posto. Nel lato est del Salone delle feste si passerà agli uffici, ai servizi e alla scala di accesso esclusiva del Consorzio Festival Filosofia, oltre alla scala di salita al piano sottotetto dove si prevedono gli spazi dedicati agli impianti e ad ambienti che potranno ospitare altre attività, raggiungibili attraverso due scale interne al fine di consentirne il completo utilizzo. In particolare, è stata riconfigurata la scala precedente ed è stato proposto l’inserimento nello stesso vano di un piccolo ascensore di risalita, e anche l’altra scala interna è stata riconfigurata per migliorare la fruibilità della zona disimpegno del piano nobile.

In tutti i piani, a testimonianza del tipo di pavimentazioni preesistenti, è prevista la posa di mattonelle in cotto fatte a mano nei diversi formati di riferimento, così come nei gradini dello scalone. L’impianto di raffrescamento e riscaldamento verrà completato e adeguato alle normative più recenti secondo lo schema già utilizzato con distribuzione sottopavimento e sottotraccia alle pareti. Le pareti verranno tinteggiate con colori a calce secondo le cromie, le riquadrature e le decorazioni rilevate nel corso di ricerche stratigrafiche effettuate. Saranno conservati gli infissi esterni (già recuperati) e interni (alcuni già restaurati e diversi sostituiti). Tutte le nuove partizioni murarie interne verranno realizzate con una soluzione che evidenzia il distacco dai soffitti dei locali per sottolineare il nuovo inserimento.

È invece rinviato a un successivo intervento il restauro degli elementi decorativi plastici o pittorici presenti in molte sale e il ripristino filologico di cornici in gesso ammalorate o distrutte.