“Futuro prossimo. Per un lessico del domani” è il nuovo progetto culturale di Lepida ScpA, curato dalla Fondazione San Carlo, che si propone di fornire attraverso un percorso in 6 tappe una lettura dei cambiamenti del nostro tempo a partire dal crescente impatto delle tecnologie del digitale nella società e nella vita, nel lavoro, nella formazione, nella cura delle persone.
Un ciclo di conferenze aperte al pubblico e gratuite a Modena, Parma, Bologna e Cesena. Un programma che – attraverso la comprensione delle origini, dell’evoluzione e delle conseguenze determinate dai processi in atto, soprattutto a seguito del forte impatto economico, sociale e culturale dell’emergenza COVID-19 – potrà fornire gli strumenti per interpretare il presente e immaginare scenari più inclusivi e sostenibili per il futuro. Al centro i grandi temi oggetto di confronto e dibattito a livello internazionale nella loro relazione con il digitale: la mobilità, la cultura, la geopolitica di Internet ma anche vecchie e nuove disuguaglianze e divari digitali, il rapporto tra comunità e intelligenza artificiale, la trasformazione urbana e il digitale.
Il percorso prevede anche seminari di approfondimento e laboratori filosofici, riservati ai dirigenti Lepida, che tratteranno temi come l’identità digitale e la protezione dei dati personali negli ambienti virtuali.
Primo appuntamento venerdì 11 febbraio 2022 alle 17.30 con Stefano Maggi, professore di Storia contemporanea presso l’Università di Siena, dal titolo Mobilità sostenibile. Le forme di trasporto del futuro prossimo, che si svolgerà presso il Teatro della Fondazione San Carlo (Via San Carlo 5, Modena).
“Per una società come Lepida, di proprietà degli Enti Pubblici e che li supporta nei servizi digitali rivolti ai cittadini dell’Emilia-Romagna – ha dichiarato il Presidente di Lepida, Alfredo Peri – riteniamo che la formazione non si debba limitare al sapere tecnico/scientifico. Con la pluriennale esperienza della Fondazione San Carlo vogliamo porre l’accento sul carattere multidisciplinare delle problematiche connesse all’impetuosa evoluzione tecnologica. Praticamente tutti i valori fondativi di una Comunità possono essere riletti, ripensati e ridefiniti in relazione allo sviluppo di tecnologie così pervasive che, se non opportunamente indagati, possono offuscare il senso etico, morale, strategico del nostro agire. In poche parole ci pare possa essere molto utile, sia per chi lavora in azienda che per i destinatari delle nostre attività coltivare, approfondire e discutere di tali tematiche, confrontando punti di vista, discipline, saperi diversi e apparentemente lontani”.
“Questo percorso di formazione segna due importanti novità per Fondazione San Carlo che si iscrivono all’interno di una strategia riguardante l’ente in vista del suo 400º anniversario, nel 2026 – spiega Giuliano Albarani, presidente della Fondazione San Carlo. La prima novità è costituita dall’allargamento del regime di sinergie e di collaborazioni, con un’attenzione crescente al mondo delle imprese, del lavoro, delle istituzioni non solo culturali del territorio. La seconda innovazione è rappresentata dalla sfida che sempre di più ci caratterizzerà nei prossimi anni, cioè la valorizzazione della formazione umanistica in un contesto sociale ed economico carico di incognite ma anche di sfide esaltanti che richiederanno più ibridazione fra i saperi umanistici e quelli tecnico-scientifici”.