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Il settore delle costruzioni traina la ripartenza

Il settore delle costruzioni traina la ripartenzaCorre il settore delle costruzioni che, secondo l’indagine realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna relativa al terzo trimestre 2021, ha rafforzato la tendenza positiva fino a registrare il pieno recupero dei livelli dello stesso periodo del 2019, ante pandemia.

Tra luglio e settembre 2021, gli stimoli introdotti a sostegno del settore delle costruzioni, in particolare i bonus specifici, la capacità organizzativa delle imprese e la diminuzione dei contagi, hanno reso possibile un’ulteriore decisa accelerazione del recupero avviato nei primi mesi dell’anno. Si registra così un notevole incremento nel terzo trimestre 2021 rispetto allo stesso periodo del 2020 (+6,6 per cento). Anzi, il volume d’affari ha ora avviato una fase di vera e propria crescita rispetto al livello dello stesso trimestre del 2019, fino a risultare superiore del 3,3 per cento.

 

Dimensione delle imprese.

Contrariamente a quanto avvenuto per l’industria, il dato trimestrale delle costruzioni non mostra una correlazione positiva tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari. La gran platea delle piccole imprese, da 1 a 9 dipendenti, ha messo a segno una ulteriore decisa crescita del volume d’affari (+8,7 per cento), la più elevata per classe dimensionale fino a superare del 3,8 per cento il livello d’affari del 2019. Il recupero è stato più contenuto per le medie imprese da 10 a 49 dipendenti (+4,6 per cento): il volume d’affari ha superato quello dello stesso trimestre del 2019 solo dell’1,5 per cento. La crescita per le grandi imprese, da 50 a 500 dipendenti, è stata più rapida (+5,0 per cento), ma è avvenuta rispetto a un terzo trimestre 2020 che per questa classe dimensionale era risultato positivo tanto che il volume d’affari ha superato quello dello stesso trimestre del 2019 del 5,4 per cento.

 

Il registro delle imprese.

A fine settembre 2021 la consistenza delle imprese attive nelle costruzioni è risultata pari a 66.459 unità, con un ulteriore incremento di 1.211 imprese (+1,9 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2020. Si è registrato quindi non solo un quinto segno consecutivo di crescita tendenziale dopo più di dieci anni di continua riduzione (che aveva raggiunto il culmine nel 2013) terminata con il secondo trimestre del 2020, ma dalla metà dello stesso 2020 l’espansione della base imprenditoriale è risultata progressivamente sempre più ampia.

La tendenza positiva è stata determinata dalle imprese operanti nei lavori di costruzione specializzati, che hanno ulteriormente accelerato la loro crescita (+969 unità, +2,0 per cento), avviata già dal primo trimestre 2020, e ha avuto il contributo delle attive nella costruzione di edifici (+161 unità, +1,0 per cento). In flessione, invece, il piccolo gruppo di imprese che svolgono attività di ingegneria civile (-0,3 per cento).

In base alla forma giuridica delle imprese, la tendenza positiva è stata sostanzialmente determinata dalle società di capitali (+7,1 per cento, +1.004 unità). In contrazione le società di persone (-2,4 per cento, -154 unità). Anche le ditte individuali hanno fornito un contributo alla crescita (+394 unità, +0,9 per cento). La compagine dei consorzi e delle cooperative è risultata ancora una volta in notevole flessione (-3,1 per cento).

 

Previsione.

Secondo la stima elaborata da Prometeia in “Scenari per le economie locali”, grazie ai piani di investimento pubblico e alle misure di incentivazione adottate dal governo a sostegno del settore, della sicurezza sismica e della sostenibilità ambientale, nel 2021 dovrebbe aver chiuso con un boom del valore aggiunto reale delle costruzioni (+20,9 per cento), che trainerà la ripresa complessiva. Nonostante un ragionevole rallentamento, la tendenza positiva proseguirà con decisione anche nel 2022 (+7,9 per cento), come le misure di sostegno adottate, quando sarà ancora il settore delle costruzioni a trainare la crescita.