SETA, azienda che gestisce il servizio di trasporto pubblico locale su gomma nei territori provinciali di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, ha pubblicato la quinta edizione del suo Bilancio di Sostenibilità. Il documento ha lo scopo di illustrare e misurare il rilevante impatto economico, ambientale e sociale che l’operato dell’azienda genera sul territorio e sulla collettività, ed è realizzato annualmente nell’ambito del percorso di Responsabilità Sociale di Impresa avviato dal 2017.
“Pur dovendo fronteggiare le ben note difficoltà che caratterizzano il nostro settore in questo particolare e complicato momento storico, SETA non rinuncia a proseguire lungo il percorso di Responsabilità Sociale di Impresa, strumento coerente con la missione aziendale e con la volontà espressa dai soci di innovare e migliorare il servizio”, dichiara Antonio Nicolini, Presidente di SETA. “Vogliamo guardare oltre la pandemia e le criticità attuali, per intercettare nuova utenza e riportare il trasporto pubblico al centro del dibattito. Crediamo che la risposta migliore consista nel dare forte impulso agli investimenti, puntando prioritariamente su sostenibilità ambientale, sicurezza e qualità, innovazione e flessibilità”.
Scorrendo i dati ed i report contenuti nel Bilancio di Sostenibilità è possibile apprezzare i parametri qualitativi e quantitativi del servizio prodotto, gli obiettivi fissati ed i risultati conseguiti. Tra le molte informazioni contenute nel documento, sono di particolare rilievo quelle relative all’impatto ambientale dell’attività svolta dall’azienda. La ‘fotografia’ che si può desumere scorrendo i primi cinque Bilanci di Sostenibilità è, da questo punto di vista, particolarmente efficace e qualificante: nel periodo 2016-2020, mettendo a confronto il trasporto privato con i mezzi pubblici, a parità di passeggeri trasportati e km percorsi grazie a SETA si è evitata l’emissione in atmosfera di quasi mezzo milione di tonnellate di CO2 (in media, circa 94 mila all’anno). L’impatto positivo sull’ambiente del TPL è evidente anche considerando l’occupazione di suolo: una singola corsa di autobus occupa una superficie 17,5 volte inferiore rispetto alle singole autovetture che occorrerebbero per trasportare lo stesso quantitativo di persone.
Anche il valore economico prodotto da SETA nel periodo 2016-2020 per il territorio è rilevante: mediamente, ogni anno l’attività di SETA ha apportato valore per oltre 100 milioni di euro, ovvero risorse che rientrano nel meccanismo redistributivo sotto forma di stipendi erogati ai dipendenti, beni acquistati, subaffidamenti ad altri operatori, importi versati per appalti e manutenzioni, incrementando così anche il gettito delle fiscalità locale, regionale e nazionale. Nei territori dei tre bacini di Modena, Reggio Emilia e Piacenza, SETA appalta a più di cento diversi soggetti (grandi aziende, pmi, singoli professionisti) la fornitura di beni e servizi vari, dando lavoro direttamente o indirettamente a migliaia di cittadini, oltre naturalmente ai propri 1.044 dipendenti. Un canale particolarmente significativo tramite il quale si attua il trasferimento di valore da un’azienda come SETA al territorio locale è quello della fiscalità: il totale delle imposte versate da SETA ammonta a 12,6 milioni di euro, con i quali si alimentano in modo significativo l’erogazione di tutti i servizi pubblici di cui godono i cittadini.
Tra gli indicatori di natura economica merita particolare attenzione il Piano aziendale di investimenti finalizzato al rinnovamento della flotta, con conseguente miglioramento dell’efficienza complessiva del servizio e riduzione dell’impatto ambientale. Entro il 2023 SETA immetterà in servizio, complessivamente nei tre bacini provinciali di riferimento, quasi 270 nuovi autobus grazie ad uno stanziamento complessivo di oltre 80 milioni di euro (di cui 30 a totale carico dell’azienda). Nei prossimi due anni saranno quindi dismessi altrettanti bus ormai obsoleti ed inquinanti: circa 150 mezzi di categoria Euro 2, 70 mezzi Euro 3 e 50 bus alimentati a Gpl con un’anzianità di oltre vent’anni. L’età media della flotta scenderà a 9 anni (ora è di 12,7 anni), valore confrontabile con quello delle flotte pubbliche dei Paesi europei più avanzati.
“L’importante rinnovamento del parco veicolare che attueremo nei prossimi 24 mesi – sottolinea il Presidente Nicolini – è improntato ad una estensione dell’impiego di carburanti a basso impatto come il gas naturale ed il biometano, che oltre a Modena troveranno sempre maggior utilizzo anche nelle flotte di Reggio Emilia e di Piacenza, non solo sulle reti urbane ma anche su quelle extraurbane grazie ai nuovi mezzi alimentati a metano LNG. Sottolineo, inoltre, l’impegno sempre più concreto verso la digitalizzazione e l’innovazione tecnologica a supporto del servizio erogato. Stiamo estendendo la videosorveglianza su buona parte della flotta; la nostra app gratuita fornisce in tempo reale informazioni dettagliate sul servizio, orari di passaggio e livello di riempimento dei mezzi; una volta a bordo, su tutti i mezzi urbani SETA, grazie al progetto EMV, gli utenti possono pagare il viaggio con bancomat o carta di credito in semplicità e sicurezza”.
“Il nostro report di Sostenibilità è, al tempo stesso, uno strumento di comunicazione pubblica e di gestione interna: è un modo per conoscere e valutare i risultati conseguiti con il lavoro di tutti e per fissare nuovi traguardi, avendo al centro l’attenzione per i cittadini e per le comunità per le quali operiamo” afferma Francesco Patrizi, Amministratore Delegato di SETA. “Unitamente al Bilancio economico e patrimoniale, il Bilancio di Sostenibilità contribuisce a rappresentare compiutamente la mission aziendale, integrando le informazioni di natura contabile con gli aspetti etici e sociali che ne qualificano l’attività. In particolare, abbiamo inteso mettere in evidenza i valori che SETA genera, senza sottacere i problemi che abbiamo dovuto affrontare nell’ultimo periodo e con i quali dovremo continuare a fare i conti: gli sforzi compiuti negli ultimi due anni per garantire la salute e la sicurezza del personale e degli utenti trasportati e contrastare le conseguenze della diffusione del Covid-19 sono stati davvero ingenti. Sia pure nel contesto di una crisi del settore senza precedenti, da parte nostra vi è comunque la volontà di investire massicciamente e reperire le risorse per affrontare l’insieme delle sfide ed assicurare una sempre maggiore qualità delle prestazioni rese alla collettività”.
Il Bilancio di Sostenibilità di Seta, curato dalla struttura di Comunicazione Sociale dell’azienda, è pubblicato nella sezione “Responsabilità Sociale di Impresa” del sito web aziendale ed è redatto facendo riferimento alle linee guida “G4 Sustainability Reporting Guidelines” pubblicate dal Global Reporting Initiative (GRI). Ci si è inoltre avvalsi delle indicazioni contenute nel documento “Linee guida Sostenibilità” realizzato dal Gruppo di Lavoro Sostenibilità di ASSTRA. Nell’ultima edizione del Premio BBS-Biblioteca Bilancio Sociale (una tra le più importanti iniziative dedicate alla Responsabilità Sociale e alla Sostenibilità d’Impresa a livello nazionale) al Bilancio di Sostenibilità di SETA è stato conferito il Premio speciale “Identità e Visione”.