Sono oltre 300 i casi affrontati sul territorio provinciale, negli ultimi dieci anni, dal servizio di “pronto intervento emergenza minori” gestito dall’Unione del distretto ceramico, ente capofila di un accordo che coinvolge i comuni delle Unioni modenesi del Frignano, Terre di castelli, Terre d’argine e Area nord (Unione del Sorbara e il Comune di Modena dal 2020 gestiscono il servizio autonomamente).
L’iniziativa mette a disposizione, su segnalazione delle Forze dell’ordine o dei sanitari, un’equipe di esperti che intervengono negli orari di chiusura dei servizi sociali a tutela dei minori; gli operatori forniscono una consulenza e l’assistenza necessarie in base al livello di complessità della situazione, fino alla attivazione, in caso di emergenza, di una protezione immediata.
Come sottolinea la responsabile del progetto Cristina Plessi «l’esperienza ha consentito di raggiungere risultati efficaci in termini di protezione grazie alla professionalità degli operatori che sono in grado di valutare gli elementi di rischio sulla base delle informazioni raccolte dalle Forze dell’ordine e dai Pronto soccorso degli ospedali. I minori in difficoltà sono spesso collegati a casi di violenza sulle proprie madri e la capacità di attivare in tempi brevi una forma di accoglienza e protezione sul territorio diventa fondamentale».
L’Unione del distretto ceramico ha approvato di recente l’accordo tra le Unioni per il proseguimento fino al 2026 del servizio che sarà gestito dalla cooperativa sociale Gulliver, con un costo annuo di oltre 23 mila euro, suddiviso tra tutti gli enti.
«Svolgiamo con impegno il ruolo di capofila – sottolinea Francesco Tosi, assessore ai Servizi sociali dell’Unione del distretto ceramico e sindaco di Fiorano – in un servizio essenziale e delicatissimo. L’attenzione ai minori e a famiglie in difficoltà è uno delle linee portanti delle nostre politiche sociali, a cui dobbiamo dedicare tutte le energie, le risorse e l’intelligenza organizzativa richieste. La collaborazione tra diverse Unioni di Comuni è il valore aggiunto di una doverosa sinergia in un campo d’azione che non ammette trascuratezze».
L’accordo, «a fronte di situazioni sempre più complesse» si legge nel documento, consolida un servizio provinciale per favorire l’accoglienza in emergenza di minori soli o accompagnati che «necessitano di una protezione immediata, tramite collocamento in luogo sicuro, come minori in situazioni di abbandono o esposti a episodi di violenza, soli o accompagnati da madri vittime di violenza».
Il progetto indica le modalità di attivazione del servizio, tramite un numero telefonico messo a disposizione alle Forze dell’ordine, sanitari e associazioni del settore, i requisiti professionali degli operatori e gli orari.