Sono il nido Parco XXII Aprile e la scuola d’infanzia San Remo i servizi educativi che da settembre 2022 saranno trasferiti in Fondazione Cresciamo, soggetto creato dal Comune di Modena e a completa partecipazione pubblica che attualmente gestisce 12 scuole d’infanzia e quattro nidi d’infanzia.
Anche se i trasferimenti saranno effettivi solo dal prossimo anno scolastico, l’individuazione delle scuole, effettuata in base ai criteri fissati nelle linee d’indirizzo approvate dal Consiglio comunale lo scorso anno e sancita dalla Giunta nella seduta di martedì 14 dicembre, è stata anticipata in considerazione del fatto che tra non molto i genitori dovranno iscrivere i figli alla scuola d’infanzia. “Riteniamo, e i dati sulle iscrizioni lo confermano, che a determinare la preferenza verso un nido o una scuola d’infanzia non sia certo la titolarità della gestione – afferma l’assessora all’Istruzione Grazia Baracchi – ma vogliamo essere il più trasparenti possibile e dare seguito a ciò che c’è stato chiesto dal Coordinamento Consigli, ecco perché anticipare sin da ora l’individuazione dei servizi che passeranno e per i quali saranno sviluppate apposite progettualità come sta avvenendo per quelli già in Cresciamo”.
“Attraverso il progetto Modenazerosei Costruire futuro – continua l’assessora – ci siamo impegnati a puntare sulla qualità di tutto il sistema d’infanzia cittadino e a fare di Cresciamo un asse del sistema assieme ai servizi educativi che continuano ad essere gestiti direttamente dal Comune, a quelli convenzionati e ai privati. Con la Fondazione investiamo risorse ingenti – continua Baracchi – per l’assunzione di personale educativo e docente a tempo indeterminato che come amministrazione comunale non avremmo potuto assumere a causa dei vincoli normativi. Al tempo stesso investiamo nella riorganizzazione della struttura stessa per consentire alla Fondazione di gestire al meglio i servizi facendo innovazione e puntando sulla qualità: il gradimento delle famiglie e i tanti progetti in atto nelle scuole confermano il grande lavoro che si sta facendo”, conclude l’assessora.
Gli ultimi trasferimenti, come i quattro definiti a giugno 2021 (i nido Gambero e Sagittario e le scuole di infanzia Cesare Costa e San Pancrazio) sono stati deliberati in marzo con l’approvazione del Bilancio di previsione 2021-2023 e successivamente le strutture sono state individuate, appunto, dai tecnici e dal Coordinamento pedagogico del settore Servizi educativi del Comune come le meglio rispondenti ai criteri richiamati nelle linee d’indirizzo e cioè: il numero di educatori o insegnanti a tempo determinato presenti nella struttura, la prossimità tra servizi educativi per favorire la nascita dei Poli 0/6 e la salvaguardia della continuità educativa e didattica.
Dall’analisi sul sistema dei nidi e delle scuole di infanzia comunali le strutture più idonee sono risultate appunto la scuola d’infanzia San Remo che ha un alto numero di personale a tempo determinato e per la quale si prevedono ulteriori cessazioni nel corso del prossimo anno e, per gli stessi motivi, il nido Parco XXII Aprile destinato a costituire un polo per l’infanzia 0/6 assieme alla scuola di infanzia Toniolo, già gestita dalla Fondazione Cresciamo, e con cui da anni lavora su progetti di continuità educativa. Anche la scuola d’infanzia San Remo è destinata a diventare un polo per l’infanzia, in questo caso insieme al nido Vaciglio con l’intento di sperimentare un nuovo modello di integrazione tra diverse gestioni.
Della scelta, oltre gli educatori dei servizi, mercoledì 15 dicembre sono stati informati anche i consigli di gestione delle strutture interessate.