Home Lavoro Sciopero generale, Pieri (Cisl): “ecco perché è inutile e dannoso”

Sciopero generale, Pieri (Cisl): “ecco perché è inutile e dannoso”

Sciopero generale, Pieri (Cisl): “ecco perché è inutile e dannoso”Dichiarazione di Filippo Pieri (segretario generale CISL E-R) sullo sciopero generale Cgil e Uil:

Uno sciopero generale in questo momento non solo è sbagliato, ma anche dannoso per un Paese ancora stretto nella morsa della pandemia. Il rischio concreto è quello di affossare definitivamente quei segnali positivi che, nonostante tutto, giungono da una ripresa economica e produttiva in divenire.

Oggi servono responsabilità, dialogo, confronto, coesione e partecipazione sociale.

Questo sciopero è una presa di posizione incomprensibile, visti anche i notevoli passi avanti fatti nell’ultimo mese sui contenuti della Legge di bilancio e la riconquistata disponibilità data dall’Esecutivo al confronto.

Risultati che garantiscono miglioramenti per quel che riguarda la riduzione delle tasse ai lavoratori e pensionati, risorse per gli ammortizzatori sociali e contratti di espansione, maggiori stanziamenti per la sanità, importanti risorse nazionali per non autosufficienza, pubblico impiego, assegno unico per i figli.

A ciò si aggiungano l’impegno forte assunto dal Governo di aprire un confronto con il sindacato sulle rigidità della Legge Fornero, con un primo appuntamento già fissato per lunedì prossimo, e quello di accelerare la riforma fiscale.

Certo che ci sono e si devono fare dei miglioramenti, penso ad esempio a dei provvedimenti contro le delocalizzazioni che tanto stanno martoriando il tessuto sociale e produttivo del nostro territorio, ma i fatti ci dicono che la manovra di oggi è molto diversa da quella di un mese fa. Risultati ottenuti con il dialogo, il confronto e attraverso una mobilitazione sindacale intransigente, responsabile e costruttiva. Ed è su questa via la Cisl intende proseguire in questa fase decisiva per il futuro del nostro Paese. Solo così si potranno giungere a ulteriori miglioramenti su lavoro, specie per giovani e donne, e pensioni, politiche industriali e scuola, sostegno al reddito e caro-bollette”.