L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena, i cui ospedali – Policlinico e Ospedale Civile – sono Ospedali a misura di Donna certificati da Onda – Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere, aderisce come di consueto alla Giornata Mondiale per l’eliminazione della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre. Ieri, 24 novembre e oggi 25 novembre, nell’atrio del Policlinico di Modena è stato allestito uno spazio per sensibilizzare la cittadinanza: due sedie poltrone rosse, un totem con le immagini della campagna – panchine e scarpe rosse. Qui in alcuni momenti della giornata il personale dell’Ostetricia e Ginecologia, gli studenti di Medicina e Chirurgia si sono fermati, con la mascherina sfregiata dal segno di un pennarello rosso, per dare informazioni o anche solo per testimoniare il loro sostegno alla Giornata.
Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità la violenza contro le donne è un problema di salute di proporzioni globali enormi e l’abuso fisico e sessuale è un problema sanitario che colpisce oltre il 35% delle donne in tutto il mondo; cosa ben più grave, è che ad infliggere la violenza sia nel 30% dei casi un partner intimo. Nel 2020 sono stati trattati presso i Pronto soccorso della provincia di Modena, per violenza di genere nelle relazioni di intimità, più di 800 casi, con diversi livelli di gravità.
Per quanto riguarda il 2021, sono 325 i casi complessivi di violenza di genere e violenza sessuale trattati rispettivamente dai Pronto Soccorso e dall’Accettazione Ostetrico-Ginecologica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Modena (in tutto il 2020 erano stati stati 305). In particolare, per quanto riguarda la violenza di genere, 206 casi si sono rivolti al Pronto Soccorso del Policlinico e 90 casi al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Baggiovara.
Le donne vittime di violenza sessuale, accolte e gestite presso l’Accettazione Ostetrico-Ginecologica del Policlinico (punto unico di centralizzazione dei casi a livello provinciale), nel 2021 sono state 29 (nel 2020 erano state 19).
“Quest’anno, purtroppo, registriamo un aumento di episodi – commenta il professor Fabio Facchinetti, Direttore dell’Ostetricia e Ginecologia del Policlinico di Modena – Questo incremento, va interpretato, perché nel 2020 il lockdown da marzo a maggio ha ridotto l’accesso alle strutture sanitarie che, invece, è tornato a regime nel 2021. Questa considerazione, però, non riduce la gravità del fenomeno e soprattutto indica che le attuali strategie per contenerlo sono ancora inadeguate. C’è ancora molto da fare e quindi è importante mantenere alta la guardia”. Per i casi di sospetta violenza sessuale, infatti, è previsto l’accesso diretto all’Accettazione Ostetrico-Ginecologica che favorisce le richieste di aiuto, stimolando la denuncia. “Voglio a questo proposito ringraziare il personale che si dedica alla accoglienza di queste donne con sensibilità d’animo e attenzione professionale a un tema così delicato” ha concluso il prof. Facchinetti.
“Non solo non è purtroppo infrequente che donne vittima di violenza, di qualunque genere essa sia cioè fisica psicologica o di altra natura, si rivolgano al Pronto Soccorso ma è certamente un evento sottostimato – spiegano il dottor Geminiano Bandiera, Direttore del Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile e il dottor Giuseppe Pezzuto, Direttore del Pronto Soccorso del Policlinico – Non è infatti semplice sospettare o far emergere la violenza che si può celare dietro le patologie che vengono raccontate in prima battuta al Triage o in un Pronto Soccorso solitamente indaffarato e molto affollato. La sensibilità dei nostri operatori è fortunatamente molto aumentata nel tempo ed anche le loro competenze ma occorre un impegno ancora maggiore da parte di tutti perché si possano prestare a queste persone le cure migliori, sperando comunque che i casi possano essere prevenuti con maggiore efficacia”.