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Le proposte di Confesercenti Modena alle amministrazioni locali per il sostegno della rete distributiva diffusa, del turismo e dei pubblici esercizi

Le proposte di Confesercenti Modena alle amministrazioni locali per il sostegno della rete distributiva diffusa, del turismo e dei pubblici eserciziStilato da Confesercenti Modena il documento contenente le proposte e le richieste dell’Associazione di categoria. Da giovedì inizieranno gli incontri con le Amministrazioni comunali. Tassazione locale, incentivi alle imprese, semplificazione, sicurezza e contrasto all’abusivismo, sostegno del settore turistico: queste le richieste al centro delle proposte di che saranno presentate ai Comuni della provincia.

 

“E’ prioritario dare maggior peso alle ragioni e alle istanze delle micro, piccole e medie imprese del settore terziario – spiega il Presidente Provinciale di Confesercenti Modena, Mauro Rossi – Con questo documento, che verrà consegnato agli incontri calendarizzati con le Amministrazioni locali, intendiamo riassumere le misure relative alle problematiche di maggior rilievo per le imprese da noi rappresentate, in particolare per le attività del commercio, del turismo, dei pubblici esercizi e dei servizi alla persona. Queste attività costituiscono l’identità e il fulcro delle nostre città, non solo per gli aspetti economici ed occupazionali, ma anche in termini di qualità della vita. Infatti, questa tipologia di imprese rappresenta un vero e proprio presidio di socialità, sicurezza e legalità. Su questi settori sono ancora del tutto evidenti gli effetti negativi della pandemia che rendono necessarie, anche a livello locale, congrue azioni di sostegno finalizzate ad agevolare l’attività dei nostri imprenditori”.

UN ESTRATTO DEL DOCUMENTO

Tassazione locale e burocrazia

E’ necessario un alleggerimento della pressione fiscale locale, costituita da tasse, imposte, tributi, tariffe e addizionali, che incide sulla tassazione totale delle imprese per quasi il 22% e che ha avuto una continua crescita negli ultimi anni. E’ necessario quindi intervenire attraverso una razionalizzazione della spesa corrente, con un recupero dell’evasione dei tributi locali e un’efficiente rivisitazione dell’organizzazione amministrativa del comuni. Si deve intervenire nella riduzione della tassa sui rifiuti e sulla proroga dell’esonero della Tosap (tassa per l’occupazione del suolo pubblico) nel 2022, con procedure semplificate per le domande di nuove concessioni. Necessaria anche una riduzione della tassa sui passi carrai e i canoni per esposizioni pubblicitarie, come una riduzione dell’aliquota/contributo in conto Imu a favore dei proprietari che locano negozi/laboratori, con conseguente proporzionale diminuzione dei canoni di affitto agli esercenti negozi di vicinato.

Attività del commercio in sede fissa e ambulante e Pubblici Esercizi

Chiediamo che si intervenga a sostegno delle attività del commercio al dettaglio e dei pubblici esercizi, con particolare attenzione agli esercizi di vicinato, sempre più esposti alla concorrenza sleale dei giganti del web, che godono di un regime fiscale largamente agevolato. Servono politiche attive, finalizzate a salvaguardare gli esercizi commerciali di prossimità. Infine, chiediamo che vengano avviate politiche di sostegno anche nei confronti dell’ambulantato e dei pubblici esercizi, particolarmente colpiti dai provvedimenti di restrizione.

Incentivi ed aiuti alle imprese

I contributi a fondo perduto, erogati da alcuni Comuni della Provincia, rivolti agli esercenti che hanno maggiormente subito perdite di fatturato, sono stati una misura significativa che richiediamo venga prevista da tutti i Comuni, privilegiando le attività del terziario perché maggiormente colpite dalle misure di contenimento della pandemia. E’ necessario aprire con le Associazioni di categoria tavoli operativi per costruire percorsi partecipati e condivisi a sostegno delle imprese. Proponiamo una rivitalizzazione delle aree urbane e dei centri storici per incentivare la riqualificazione e l’apertura di nuove attività, inserendo premialità per l’innovazione del servizio offerto e per la valorizzazione delle specificità produttive del territorio modenese. Inoltre, i Comuni dovrebbero mettere in campo iniziative finalizzate alla creazione di sconti per chi acquista prodotti dagli esercenti locali, accompagnate da azioni di sensibilizzazione ad incentivo degli acquisti nei negozi di vicinato, che ben rispondono all’obiettivo di uno sviluppo sostenibile delle nostre città, riducendo gli spostamenti di cose e persone e, conseguentemente, l’inquinamento.

Turismo e marketing territoriale

Fondamentale la promozione del turismo e dell’eccellenze agroalimentari, che potranno e dovranno essere volano di uno sviluppo sostenibile. Settore particolarmente colpito dalla pandemia, il turismo necessita di una strategia basata su qualità dell’accoglienza e idonea promozione. La recente costituzione del Territorio Turistico Modena-Bologna e la conseguente progettualità del PPCT 2022, indica nell’unificazione dei territori la via per maggiori risorse, sinergie e collaborazioni tra Associazioni di categoria e Istituzioni.

Sicurezza e legalità

Il notevole incremento di sospetti reati di riciclaggio in Emilia Romagna, evidenziato dal recente rapporto della Banca d’ Italia, è pari, nel primo semestre 2021, al 40,8% rispetto allo stesso periodo del 2020. In provincia di Modena è del 24,9% e porta Modena al terzo posto in Regione. Segnali preoccupanti che inducono a porre maggior attenzione all’infiltrazione malavitosa, che sfrutta le pesanti criticità del riavvio economico. A ciò si aggiunge la piaga dell’abusivismo, che ha visto un incremento proprio nei periodi di limitazione delle attività. Per il contrasto all’abusivismo è importante la collaborazione tra Associazioni di categoria e Amministrazioni comunali, con segnalazioni delle irregolarità a cui deve seguire l’effettivo controllo delle realtà commerciali o di servizio che danneggiano, in concorrenza sleale, gli operatori regolari e alimentano l’evasione fiscale e contributiva, mettendo a rischio i cittadini con l’elusione delle buone pratiche e dei regolamenti.