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Hydrogen valley: i progetti a Modena e Reggio. Nuovi impianti per automotive, scuole e ceramica

Hydrogen valley: i progetti a Modena e Reggio. Nuovi impianti per automotive, scuole e ceramicaIn provincia di Modena e Reggio Emilia partono le prime sperimentazioni concrete sull’impiego dell’idrogeno in diversi settori, dall’automotive, all’industria privata, all’edilizia pubblica. I progetti, in fase di realizzazione, sono stati presentati mercoledì 3 novembre nel corso di un convegno organizzato dalla Provincia di Modena, con la partecipazione di Autostrada del Brennero e Iris ceramica group.

In particolare, la Provincia di Modena, con la sua direttrice dell’Area tecnica Annalisa Vita, ha presentato il nuovo impianto di riscaldamento di un edificio scolastico, l’istituto Meucci di Carpi, che rappresenta il primo in Italia nel suo genere, mentre Federica Minozzi, ceo di Iris ceramiche group, ha presentato il primo impianto industriale ceramico al mondo, in provincia di Reggio Emilia, attualmente in corso di realizzazione; infine Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero, ha illustrato il piano di modernizzazione di A22 e la realizzazione di impianti di rifornimento per veicoli a idrogeno di cui uno a Campogalliano.

Per  Gian Domenico Tomei, presidente della Provincia di Modena «la giornata di oggi rappresenta il primo passo concreto nel futuro dell’hydrogen valley del nostro Paese. Oggi due territori, Modena e Reggio Emilia, mettono in campo azioni che fino a pochi anni fa pensavamo fossero irrealizzabili, ma con coraggio e determinazione siamo qui a dimostrare che la transizione energetica si può fare e siamo pronti a dare il nostro contributo a salvaguardia dell’ambiente per contrastare i cambiamenti climatici. Da tempo – prosegue Tomei – ci stiamo occupando di idrogeno e questa nuova tecnologia, che utilizzeremo per riscaldare quella che sarà la prima scuola in Italia, la palestra dell’istituto Meucci di Carpi, rappresenta la concreta volontà di avviare una vera e propria rivoluzione verde nel consumo energetico dei nostri edifici».

Al convegno, svolto in videoconferenza, hanno partecipato associazioni di categoria, sindacati, amministratori locali e numerosi imprenditori locali e nazionali.

Per il presidente della Provincia di Reggio Emilia, Giorgio Zanni «Castellarano è pronta ad accogliere un nuovo investimento rivoluzionario che ci pone al centro di un protagonismo straordinario, lungimirante e innovatore delle nostre imprese e del nostro territorio di cui ringraziare ed essere fieri ed orgogliosi. La prima ceramica al mondo alimentata ad idrogeno verde è un passo rivoluzionario verso la decarbonizzazione dell’industria ceramica e questo progetto viene da un lungo percorso che ha portato l’azienda a lanciare due anni fa la sfida Emissioni Zero per ridurre l’impatto ambientale e di CO2 prodotta delle ceramiche e da un progetto di eliminazione delle emissioni odorigene, che è stato risolto a Castellarano e di cui anche l’amministrazione e i cittadini furono protagonisti insieme all’azienda.

Mentre è in corso la COP26 – conclude Zanni – e anche i “grandi” della terra si accorgono e discutono degli obbiettivi non più rimandabili dell’Agenda 2030 da porsi per salvare il clima e nel mezzo della crisi energetica attuale, un impianto come questo può risultare strategico e potenzialmente rivoluzionario nel diversificare il mix di fonti utilizzate e Castellarano insieme alla Provincia di Reggio Emilia saranno ancora una volta protagonisti».

 

A CARPI CALDAIA A IDROGENO VERDE ALIMENTATA DA PARCO FOTOVOLTAICO,  PRIMA IN ITALIA

L’impianto di riscaldamento a idrogeno della palestra dell’istituto Meucci di Carpi è il primo in Italia nel suo genere.

L’impianto, inserito nel bando energia della Provincia di Modena, aggiudicato da Coopservice s. coop. di Reggio Emilia, prevede la realizzazione di un sistema di generazione del calore costituito da una caldaia alimentata a gas idrogeno prodotto in loco, tramite impianto fotovoltaico posto sul tetto della palestra, che alimenta una serie di elettrolizzatori a celle elettrolitiche modulari.

Per quanto riguarda l’immagazzinamento dell’idrogeno, è previsto un sistema di stoccaggio che consentirà di utilizzare l’energia prodotta anche nel periodo invernale e che, come sottolineato da Annalisa Vita, direttrice dell’Area tecnica della Provincia di Modena «questo verrà realizzato con una tecnologia addirittura più sicura di quella utilizzata per gli impanti a gas metano, nonchè ampiamente sperimentata in altri settori».

L’intero impianto sarà mitigato da una apposita struttura e siepi, così da potersi integrare con l’ambiente circostante.

Il progetto è interamente realizzato dai tecnici della Provincia con la consulenza dell’Agenzia per l’energia di Modena (Aess) e ha visto raggiungere il suo compimento  in piena emergenza Covid19, senza che il gruppo di lavoro  interrompesse le attività di progettazione, in modo tale da consentire l’aggiudicazione e la messa in esercizio nei tempi previsti.

«Il progetto – conclude Vita – è addirittura più innovativo di quanto  proposto oggi dalla Commissione europea nella strategia per l’idrogeno, e rappresenta una reale e concreta risposta alla transizione energetica. Basti pensare – conclude Vita – che con questo intervento, ogni anno diminuiremo le emissioni di CO2 in atmosfera di 717 tonnellate, equivalenti a quanto assorbito da 145 ettari di bosco, cioè la superficie di 25 campi da calcio».

LA PRIMA CERAMICA A IDROGENO, IRIS GROUP PRESENTA L’IMPIANTO DI CASTELLARANO

A Castellarano di Reggio Emilia, Iris ceramica Group darà vita alla prima fabbrica al mondo alimentata ad idrogeno verde, dotata di tecnologie all’avanguardia, che entrerà in funzione entro il 2022.

Il progetto è stato presentato nel corso del convegno organizzato dalla Provincia di Modena, da Federica Minozzi, ceo di Iris ceramiche group, che ha sottolineato quanto «il Gruppo Iris sia sempre stato spinto da un forte spirito innovatore attento alla sostenibilità ambientale, facendo spesso da apripista nel mondo ceramico, settore industriale fortemente energivoro per la tipologia dei processi produttivi che si caratterizzano per produzioni ad alta intensità energetica. All’interno di questo scenario manifatturiero – prosegue  Minozzi – il nostro agire si è sempre contraddistinto per aver seguito l’equazione economia uguale ecologia, coniata già negli anni ‘60 da mio padre Romano Minozzi, Presidente e fondatore del Gruppo, per indicare la strada che avremmo percorso in ottica di sostenibilità ambientale».

La fabbrica sarà in grado di concepire e realizzare superfici ceramiche nate da un blend di idrogeno verde, prodotto grazie all’energia solare, poiché sul tetto dello stabilimento verrà installato un impianto fotovoltaico che sarà abbinato ad un elettrolizzatore e ad un sistema di stoccaggio dell’idrogeno rinnovabile.

«Possiamo affermare con orgoglio – conclude Minozzi – che l’equazione economia uguale ecologia si è tradotta con grande concretezza d’azione nel corso degli anni e la realizzazione entro il prossimo anno della prima fabbrica ceramica al mondo geneticamente concepita e progettata per funzionare ad idrogeno verde ne è una chiara dimostrazione».

La realizzazione dell’impianto di Castellarano fa parte del programma industriale di Iris Ceramica Group e va ad aggiungersi ai progetti di innovazione sostenibile creati nei 60 anni di attività imprenditoriale, come ad esempio all’impianto a “combustore con recupero termico rigenerativo” che lavora sui fumi in uscita dal forno a temperature prossime ai 900 gradi, assicurando altissime efficienze in termini di abbattimento delle molecole organiche volatili ancora presenti nei fumi, e degli odori.

 

CINQUE DISTRIBUTORI SULLA A22, IMPIANTO DI RIFORNIMENTO A IDROGENO A CAMPOGALLIANO

Saranno cinque i nuovi impianti di rifornimento per veicoli a idrogeno che Autostrada del Brennero realizzerà nei prossimi anni, uno dei quali a Campogalliano.

E’ quanto annunciato da Diego Cattoni, amministratore delegato di Autostrada del Brennero, nel corso del convegno promosso dalla Provincia di Modena sul futuro dell’idrogeno nel territorio di Modena e Reggio Emilia,   illustrando il piano di modernizzazione di A22.

Cattoni ha sottolineato che entro il 2035, motori a idrogeno alimenteranno più di un terzo dei veicoli commerciali pesanti nel mercato e quasi la metà entro il 2040, che circa un terzo dei bus sarà alimentato ad idrogeno entro il 2040, mentre per quanto riguarda i veicoli commerciali medi e leggeri a idrogeno, nel 2035 rappresenteranno circa il 20% del mercato e cresceranno al 30% nei 15 anni successivi.

L’intervento di realizzazione dell’impianto di Campogalliano fa parte del piano per la mobilità sostenibile di A22 approvato a settembre 2018 e prevede oltre a quell’impianto, anche stazioni di rifornimento a Brennero, Trento, Rovereto e Verona nord, oltre al potenziamento dell’infrastruttura per il rifornimento di veicoli alimentati a gpl e quelli elettrici.