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Bilanci comunali 2025: le proposte e richieste delle Associazioni di categoria modenesi alle Amministrazioni locali

Dalla fiscalità locale al tema degli hub urbani a sostegno del commercio di vicinato fino alla sicurezza e welfare territoriale, sono queste alcune delle tematiche che le Associazioni vogliono portare all’attenzione delle Amministrazioni locali, in vista dei bilanci comunali 2025. Confesercenti, CNA, Confcommercio e Lapam Confartigianato: “Ci aspettiamo un confronto reale, approfondito e costruttivo, in grado di fornire risposte chiare alle problematiche che abbiamo sollevato, tenendo conto delle specificità delle diverse realtà territoriali”.

In un contesto di rallentamento economico globale, le politiche fiscali locali devono sostenere le imprese, pilastri dell’economia locale. Le Associazioni di categoria chiedono una razionalizzazione della spesa e la stabilità della pressione fiscale, in particolare per la TARI, il Canone Unico, l’IMU e la tassa di soggiorno, la quale non dovrebbe essere introdotta dai Comuni a causa di un’impostazione legislativa considerata iniqua.

A fronte del calo dei consumi e della concorrenza online, è necessario adottare misure straordinarie per supportare i negozi di vicinato, come la creazione di un fondo per il commercio di prossimità. La nuova legge regionale n. 12/2023 offre opportunità per valorizzare il commercio locale e migliorare le aree commerciali attraverso hub urbani e interventi di riqualificazione sostenibile. Le Associazioni evidenziano inoltre l’importanza di una programmazione urbanistica orientata al benessere della comunità e alla mobilità sostenibile, evitando nuove aperture di grandi superfici commerciali. Si richiede anche un coinvolgimento attivo degli stakeholders per una riqualificazione urbana efficace e politiche abitative che garantiscano case a prezzi accessibili. Il PNRR offre opportunità per rilanciare l’economia locale, ma è cruciale il coinvolgimento attivo delle PMI.

I distretti produttivi caratterizzano da sempre la nostra economia e sono ancora uno dei fattori di crescita e di sviluppo del nostro territorio. Occorre accompagnare l’evoluzione delle attività esistenti, attraverso interventi di sostegno alla riduzione dell’impatto ambientale, alla riqualificazione energetica degli immobili, alla riduzione complessiva dei consumi, unita all’innovazione tecnologica.

In tema di viabilità, si sollecitano interventi per migliorare i collegamenti stradali nella provincia e la realizzazione di opere fondamentali per il miglioramento della viabilità come la Cispadana e la Bretella Campogalliano/Sassuolo.

Il nuovo codice dei contratti pubblici mira a semplificare l’accesso alle gare per micro, piccole e medie imprese, attraverso l’affidamento diretto di lavori e servizi e procedure di selezione accelerate per gare sotto soglia comunitaria. L’aumento delle stazioni appaltanti che istituiscono elenchi fornitori favorisce la trasparenza e permette una valutazione qualitativa delle capacità delle imprese. Queste misure supportano l’idea di una “filiera corta”, riconoscendo l’importanza delle piccole imprese locali per lo sviluppo economico e la coesione sociale.

Un altro tema centrale per le associazioni è quello che riguarda il turismo e il marketing territoriale, con la necessità di continuare a valorizzare le potenzialità turistiche del territorio. Si sottolinea l’importanza di aumentare la formazione nel settore turistico, di affrontare il problema degli affitti brevi, che creano squilibri nel mercato ricettivo e di destinare le risorse incassate con la tassa di soggiorno esclusivamente a progetti di promozione/valorizzazione turistica condivisi con le associazioni di categoria del settore.

Le Associazioni pongono all’attenzione delle Amministrazioni anche il tema della sicurezza e legalità, dove si sollecita il passaggio della Questura di Modena in fascia A per poter incrementare gli organici e gli strumenti a disposizione della polizia. A questo si devono aggiungere a livello locale politiche per contrastare efficacemente l’illegalità e fenomeni criminosi. Infine, si propone di creare tavoli di lavoro intercomunali per migliorare il welfare territoriale, in particolare per le persone non autosufficienti.

“Invitiamo le Amministrazioni – commentano Confesercenti, CNA, Confcommercio e Lapam Confartigianato a considerare queste proposte e a lavorare insieme per costruire un futuro più sostenibile e prospero per le nostre comunità. La rappresentanza delle piccole imprese è un elemento chiave per garantire un dialogo costruttivo e per tradurre le istanze in azioni concrete. Chiediamo pertanto un dialogo aperto e costante con le Amministrazioni Comunali, affinché si possano tradurre le nostre istanze in azioni concrete e condivise, nel rispetto delle esigenze di tutti gli attori coinvolti”.