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Sicurezza a Modena: servono presidi strutturati e coordinati

Sicurezza a Modena: servono presidi strutturati e coordinatiVicinanza alla giovane vittima e un ringraziamento particolare ai gestori della pizzeria che l’hanno accolto, soccorso e hanno chiamato le Forze dell’ordine e che l’assessora alla Sicurezza urbana integrata intende andare a ringraziare di persona quale esempio del senso civico fondamentale per fare rete contro la deriva di aggressività giovanile che si sta registrando a Modena come in altre città.

Alessandra Camporota, rispondendo nel Consiglio comunale di lunedì 4 novembre a un’interrogazione urgente di Modena per Modena riguardante la sicurezza dei cittadini, è intervenuta anche sull’aggressione avvenuta al Novi Sad esprimendo forte preoccupazione e affermando la necessità di presidi strutturati e coordinati qui e in altri punti critici della città. L’assessora ha confermato la richiesta, avanzata insieme al sindaco, di un incontro urgente con la prefetta per condividere in sede di Cposp iniziative strutturali efficaci. E ricordando l’investimento costante dell’Amministrazione comunale per potenziare la videosorveglianza con funzione deterrente, oltre che per l’individuazione di chi commette reati, ha appunto affermato la necessità di avere uomini e donne in uniforme che operino in maniera coordinata, per evitare carenze di intervento o sovrapposizioni, in base a decisioni condivise in ambito di Cposp.
Tornando all’interrogazione presentata da Modena per Modena e riguardante in particolare un negozio di vicinato di viale Gramsci, la consigliera Maria Grazia Modena, dopo aver sottolineato le numerose segnalazioni di un cittadino in merito alla situazione di disagio causata dai frequentatori dell’esercizio, ha chiesto se le segnalazioni siano mai state verificate; quali provvedimenti s’intenda assumere per risolvere il problema; se s’intenda intervenire con decreti propri siccome la causa dell’assembramento molesto pare dipendere dalla vendita di bevande alcoliche.
Nel corso del 2024 sono stati 326 le attività e i controlli svolti dalla Polizia locale di Modena in viale Gramsci, di cui 117 controlli in funzione antidegrado in orario diurno, 51 in orario serale o notturno e otto di tipo commerciale. In particolare, l’esercizio di vicinato, che a giugno dello scorso anno ha cambiato gestione, nel 2023 è stato sottoposto a tre controlli del nucleo Commercio e 14 verifiche serali e notturne da parte di altri nuclei; nel 2024, oltre a un controllo da parte del Commercio, sono stati 17 i controlli serali e notturni effettuati da altri nuclei: tutti con esito negativo.
L’assessora ha quindi illustrato nel dettaglio i numerosi controlli effettuati nell’esercizio commerciale dalla Polizia locale, a partire dalla precedente gestione, su segnalazione oltre che d’iniziativa per effettuare lo screening del territorio anche nell’ottica della prevenzione. L’esercizio nel 2023 è stato in effetti sanzionato due volte, a maggio e ottobre, per la vendita di alcolici senza la necessaria autorizzazione di cui il gestore si è dotato dal 2024 e visto che le sanzioni amministrative non sono state saldate nei termini, e nemmeno in misura maggiorata dopo l’ordinanza ingiunzione di pagamento, si procederà per l’iscrizione a ruolo delle somme non riscosse.
Tutti negativi invece i riscontri in merito ad attività di disturbo e bivacchi, nonostante le numerose verifiche effettuate in orari differenti diurni e serali con un impiego di forze diverse, per scandagliare la problematica anche dal punto di vista della quiete pubblica, in risposta alle numerose segnalazioni inoltrate dal cittadino. Gli agenti di Quartiere della Zona 2 hanno quindi contattato altri abitanti dello stesso condominio senza però ottenere riscontro circa eventuali problematiche di disturbo connesse al negozio di vicinato dopo il passaggio a nuova gestione.
L’assessora alla Sicurezza urbana integrata, salvaguardando in ogni caso la possibilità del singolo di presentare una segnalazione, ha rilevato dunque l’importanza che le criticità siano rappresentate attraverso gruppi riuniti in comitati o attraverso il Controllo di vicinato, i cui referenti sono appunto formati dalla Polizia locale in modo da poter fornire segnalazioni qualificate. Una gestione più sistematica e coordinata è infatti funzionale a una razionalizzazione delle risorse ed evita che le Forze dell’ordine e la Polizia Locale siano impegnate ripetutamente in attività di scarso rilievo o poco efficaci, anziché nel controllo ad ampio raggio del territorio come richiesto dalla gran parte dei cittadini.