“Aspetti un bimbo e non puoi tenerlo… Fai un gesto d’amore! Culle per la Vita o Parto in anonimato!”: questo il messaggio dall’Associazione Culle per la Vita che sarà promosso, attraverso la rete delle farmacie del territorio modenese, grazie alla collaborazione di Federfarma Modena.
Si tratta di un messaggio – veicolato attraverso una locandina – rivolto a tutte le donne e le coppie in difficoltà, che pur avendo concepito una vita non sono nelle condizioni di diventare pienamente padri e madri.
Essere padri e madri è intimamente connesso al concepimento di una vita, ma non si identifica con esso: genitori, infatti, si diventa attraverso il quotidiano accudimento dei figli e, dal punto di vista normativo, si diventa genitori a seguito del riconoscimento del neonato.
Certamente il concepimento stesso avvia una nuova relazione con il bambino, ma complicazioni della vita e molteplici possibili motivazioni a volte non consentono di potersi occupare della nuova vita.
La legge italiana “tutela la vita fin dal suo inizio”, e impone agli enti pubblici di adottare tutte le misure possibili per tale fine (art.1. Legge 194/78). In particolare, rispetto al tema della campagna, il DPR.396/2000, e la giurisprudenza consolidata, si occupa del Parto in anonimato, che consente alle donne di dare alla luce il bambino senza diventare madri.
Il diritto all’oblio delle madri biologiche è tutelato sopra ogni altro alle origini del nascituro, il quale non avrà mai la possibilità di risalire all’identità della madre biologica, a meno che quest’ultima, per cambiate condizioni interiori o di tipo oggettivo, non ritenga di volersi ritrovare con il proprio figlio biologico.
È fondamentale che l’informazione arrivi a tutti, e in particolare agli adolescenti.
La Culla per la Vita è una semplice culla termica allarmata che consente di depositare i neonati, prima del riconoscimento del figlio, che per legge deve avvenire entro i 10 giorni dal parto, in un luogo che garantisce l’anonimato dei genitori biologici e assistenza socio-sanitaria immediata.
La culla garantisce le ideali condizioni termiche per un neonato e l’intervento tempestivo del personale sanitario preposto per il suo recupero.
L’infante viene dunque visitato, soccorso e, se necessario, curato, ma soprattutto viene identificata tempestivamente la famiglia affidataria e adottiva dal giudice tutelare del Tribunale dei Minori.
Numerose sono le famiglie che non possono avere figli pur desiderandoli, e anche a seguito di viaggi in giro per il mondo non riescono ad avere figli adottivi per difficoltà di ogni tipo: le Culle per la Vita e il Parto in anonimato possono essere una via senza alcuna controindicazione.
Pur considerando che all’origine c’è sempre una drammatica sofferenza in chi ha concepito, ma non può diventare genitore, la vita può vincere senza sconfitti.
Per informazioni è possibile contattare l’Associazione Culle per la Vita al numero 339.2153189.