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Oggi l’ultimo consiglio provinciale modenese

Oggi l’ultimo consiglio provinciale modenese«Grazie per l’impegno e il servizio che in questi due anni e mezzo avete svolto con passione e impegno per la comunità modenese. Oltre al  ruolo di amministratori nei vostri Comuni, non avete mai risparmiato tempo ed energie anche in quello di consiglieri e consigliere provinciali, contribuendo attivamente al rilancio della Provincia di Modena in anni difficili come quelli che stiamo attraversando».

Con queste parole il presidente della Provincia di Modena ha voluto salutare il consiglio provinciale che si è riunito per l’ultima volta venerdì 27 settembre, in vista delle elezioni provinciali in programma domenica 29 settembre, in cui verrà eletta la nuova composizione consigliare (ma non il presidente, che rimarrà in carica fino al 2027).

Il consiglio provinciale di Modena era in carica dal 18 dicembre 2021 ed era composto da Gian Carlo Muzzarelli, Paola Guerzoni, Iacopo Lagazzi, Maurizia Rebecchi, Monja Zaniboni, Maria Costi, Fabio Poggi, Luigia Santoro, Lavinia Zavatti, Antonio Platis, Stefano Venturini e Mattia Veronesi.

In base alla legge 56 di riordino dell’ente, il Consiglio provinciale eletto, che resta in carica due anni, è stato prorogato lo scorso gennaio dal Governo alla data del 29 settembre, per consentire lo svolgimento delle elezioni amministrative di giugno e l’entrata in funzione dei nuovi consigli comunali e sindaci.

In base alla legge, le Province si occupano di viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità.

ELEZIONI CONSIGLIO PROVINCIALE, PRESENTATE DUE LISTE – IL 29 SETTEMBRE VOTANO 700 SINDACI E CONSIGLIERI COMUNALI

Saranno due le liste per l’elezione del Consiglio provinciale di Modena, in programma il prossimo 29 settembre. In base alla legge 56 di riordino dell’ente, il Consiglio provinciale eletto lo scorso 18 dicembre 2021, che resta in carica due anni, è stato prorogato lo scorso gennaio dal Governo alla data del 29 settembre, per consentire lo svolgimento delle elezioni amministrative di giugno e l’entrata in funzione dei nuovi consigli comunali e sindaci.

Le elezioni non riguarderanno invece la presidenza, che è stata rinnovata con le votazioni dello scorso 28 gennaio 2023 eleggendo Fabio Braglia, che resterà in carica quattro anni fino al 2027.

Le liste presentate all’Ufficio elettorale della Provincia,  sono “Insieme per una nuova provincia” che candida a consigliere Massimo Mezzetti, Lorenzo Calzolari, Federica Di Padova, Giovanni Gargano, Rosalinda Lo Truglio, Roberta Muccini, Alessandro Neviani, Massimo Paradisi, Fabio Poggi, Maurizia Rebecchi, Riccardo Righi, Simona Sarracino, Andrea Vandelli, Mattia Veronesi, Monja Zaniboni, Luigi Zironi; “Uniamoci – Unione Modena Civica” candida Germano Caroli, Elisa Cavana, Monica Contursi, Piergiulio Giacobazzi, Giovanna Megaro, Elisa Rossini, Francesco Spatafora, Alessia Trevisi, Giuseppe Vandelli, Stefano Venturini.

Nelle liste nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura superiore al 60 per cento del numero dei candidati, come prevede dalle legge di riordino delle Province che tutela la parità di genere.

Per le liste all’elezione del Consiglio, (massimo 16, quanti saranno i consiglieri provinciali) erano necessarie 36 firme, sempre di aventi diritto.

Il corpo elettorale provinciale di Modena è suddiviso in sei fasce demografiche al fine di proclamare gli eletti con il metodo del voto ponderato che assegna un peso diverso ai comuni a seconda del numero di abitanti.

In base alla legge, le Province si occupano di viabilità e trasporti, edilizia scolastica e pianificazione della rete scolastica, assistenza tecnico amministrativa agli enti locali, pianificazione territoriale e pari opportunità.

DOMENICA 29 SETTEMBRE VANNO AL VOTO LE PROVINCE – SI ELEGGONO OTTO NUOVI CONSIGLI E DUE PRESIDENTI

Saranno otto le Province dell’Emilia-Romagna che andranno al voto domenica 29 settembre, per l’elezione del nuovo consiglio provinciale e in due di queste eleggerà anche il nuovo presidente, coinvolgendo complessivamente 3.923 “grandi elettori”, che in particolare saranno 274 sindaci e 3.649 consiglieri comunali.

In base alla legge 56 di riordino dell’ente, i Consigli provinciali e i presidenti in scadenza, sono stati prorogati lo scorso gennaio dal Governo alla data del 29 settembre, per consentire lo svolgimento delle elezioni amministrative di giugno e l’entrata in funzione dei nuovi consigli comunali e sindaci, che rappresentano il corpo elettorale attivo.

Per quanto riguarda il dettaglio delle singole Province, a Piacenza si rinnoverà il consiglio che sarà composto da 10 consiglieri, votati da 46 sindaci e 537 consiglieri comunali, in rappresentanza di oltre 283mila cittadini.

A Parma si eleggerà sia il Presidente che il consiglio (12 membri), con 44 sindaci e 544 consiglieri comunali votanti in rappresentanza di 448mila cittadini. Reggio Emilia rinnoverà i 12 consiglieri con 42 sindaci e 574 consiglieri comunali votanti per 525mila cittadini, mentre Modena, che elegge 16 consiglieri, voterà con 46 sindaci e 648 consiglieri comunali per 701mila cittadini.

A Ferrara si eleggerà anche il nuovo Presidente (e 12 consiglieri) e voteranno 21 sindaci e 308 consiglieri comunali per quasi 340mila cittadini, mentre a Ravenna voteranno (per il nuovo consiglio di 12 membri) 18 sindaci e 274 consiglieri comunali, su una popolazione di 385mila cittadini. Nella Provincia di Forlì-Cesena il rinnovo coinvolgerà 30 sindaci e 406 consiglieri (il nuovo consiglio provinciale conterà 12 membri) per 391mila cittadini e infine, a Rimini, a votare saranno 27 sindaci e 358 consiglieri (per 12 membri) su una popolazione di 338mila cittadini.

Una volta espletate le elezioni e saranno così individuati i nuovi presidenti e consiglieri, verrà nominato anche il nuovo Presidente di Upi Emilia-Romagna, incarico attualmente ricoperto da Andrea Massari presidente della Provincia di Parma.

In base alla legge, alle Province sono assegnate le competenze sulla rete di quasi mille chilometri di strade provinciali, sull’edilizia scolastica superiore e sulla pianificazione della rete scolastica, oltre all’assistenza tecnico amministrativa ai Comuni, la pianificazione territoriale e le pari opportunità.