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Intestatario di oltre 100 veicoli, prestanome finisce nei guai a seguito di un’indagine della Polizia Stradale di Modena Nord

Intestatario di oltre 100 veicoli, prestanome finisce nei guai a seguito di un’indagine della Polizia Stradale di Modena NordUn 48enne di origine nigeriana, residente a Rovigo, è stato denunciato per i reati di truffa ai danni dello Stato e falsità ideologica commessa in atti pubblici, poiché si sarebbe, in ipotesi accusatoria, intestato fittiziamente 126 veicoli che, in realtà, venivano utilizzati da altri soggetti.

E’ accaduto al termine di un’articolata attività di indagine della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord, quotidianamente impegnata nell’attività di pattugliamento e vigilanza stradale della A/1 e A/22, al fine di prevenire comportamenti pericolosi alla guida e sanzionare reati e illeciti al volante.

In tale ambito, i poliziotti della Sottosezione hanno individuato il presunto “prestanome”. La complessa attività d’indagine è partita alcuni mesi fa, da una dei tanti controlli di una pattuglia della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord su un’autovettura in transito sull’autostrada A/1. Gli accertamenti compiuti hanno consentito di risalire allo straniero 48enne residente a Rovigo che, simulando secondo l’ipotesi accusatoria un’inesistente attività di commercio auto con Partita Iva, avrebbe effettuato a suo nome passaggi di proprietà del tipo “mini-passaggi” (conosciuto nel settore anche come minivolture), in tal modo intestandosi falsamente la proprietà di numerosissimi autoveicoli, in realtà di proprietà di altri soggetti i quali, di fatto, li utilizzavano poi in modo esclusivo.

Il cosiddetto “mini passaggio”, consentito per sole finalità di vendita, costituisce un’operazione volta all’intestazione di veicoli usati in capo ad un operatore commerciale il quale si avvale di alcuni benefici fiscali, ma consente la circolazione del veicolo su strada solo per finalità di prova connesse alla vendita. Infatti al termine della minivoltura viene emesso un “DU” (Documento Unico di Circolazione e di Proprietà del veicolo) non valido per la normale circolazione su strada.

In base a quanto sinora emerso dalle indagini, pur dichiarando lo straniero di essere venditore online di autoveicoli e di utilizzare targa prova, in realtà i mini passaggi sarebbero stati effettuati allo scopo di ridurre i costi dei vari passaggi di proprietà “ordinari” dei veicoli (che altrimenti sarebbero decisamente più onerosi).

Tali veicoli poi, nonostante intestati all’indagato dietro la corresponsione di un compenso, venivano utilizzati da coloro che avevano pagato l’acquisto e il compenso preteso dall’indagato per la fittizia intestazione: il tutto si traduceva in sanzioni amministrative mai pagate, veicoli circolanti senza copertura assicurativa, mancato pagamento di tasse di proprietà e di pedaggi autostradali  e, in ipotesi accusatoria, possibile utilizzo dei veicoli per commettere reati.

Nel corso dell’indagine, così come previsto dalla normativa i veicoli sono stati radiati dalla circolazione cancellandone la proprietà fittiziamente registrata presso il competente P.R.A.

Il procedimento è in fase di indagine preliminare.

Su richiesta degli investigatori della Sottosezione Polizia Stradale di Modena Nord, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Rovigo che coordina le indagini ha emesso un provvedimento di “blocco anagrafico” nei confronti dell’indagato straniero: in questo modo non potrà intestarsi ulteriori veicoli, meccanismo grazie al quale (oltre a ricavare per sé un ingiusto profitto, consistente nella parcella per l’intestazione) avrebbe cagionato, in ipotesi accusatoria, un danno all’Erario quantificabile in svariate migliaia di euro, dovuto al mancato incasso dell’imposta Provinciale di trascrizione al P.R.A. del passaggio di proprietà e alla riduzione dell’importo delle marche da bollo previste per il passaggio di proprietà del veicolo (che per gli operatori commerciali è più bassa rispetto ai privati).

Ricordiamo che la responsabilità penale è provata solo con sentenza di condanna passata in giudicato in quanto vige la presunzione di innocenza.