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Le zanzare ‘non risparmiano’ nemmeno cani e gatti: attenzione a leishmaniosi e filaria

Le zanzare ‘non risparmiano’ nemmeno cani e gatti: attenzione a leishmaniosi e filaria
Francesca Giunta del Servizio Veterinario AUSL Modena

Soprattutto in estate, cani e gatti sono più esposti alle punture degli insetti e quindi al rischio di infezioni anche gravi. Prevenire queste punture è spesso l’unico modo per evitare la trasmissione di malattie pericolose anche per l’uomo, come ad esempio la leishmaniosi, malattia provocata da un parassita del sangue che colpisce principalmente il cane ma che può colpire anche l’uomo. Si diffonde solo tramite la puntura di un insetto, il pappatacio: pungendo un cane infetto, l’insetto diventa vettore della malattia sia nei confronti di altri cani sia di esseri umani.

Per la salute dei nostri amici a quattro zampe non dimentichiamoci delle altre malattie trasmesse da vettori come le zanzare: è il caso della filariosi cardiopolmonare oppure il gruppo di malattie trasmesse dalle zecche o dalle pulci.

Tra i sintomi che possono colpire il cane, in caso di malattia, c’è la perdita di peso, fuoriuscita di sangue dal naso, comparsa di dermatite con forfora, caduta dei peli in particolare intorno agli occhi, ulcere, congiuntiviti, aspetto “invecchiato” ed eccessiva crescita delle unghie. Davanti anche ad uno solo di questi segnali è fondamentale rivolgersi tempestivamente al proprio veterinario.

 

Cos’è la leishmaniosi

La leishmaniosi è la malattia provocata dal Leishmania infantum, un parassita del sangue, che colpisce principalmente il cane e raramente il gatto e anche l’uomo. Il parassita è veicolato da un piccolo insetto chiamato phlebotomo, più comunemente noto come pappatacio: a differenza delle zanzare non “ronza”, cioè vola senza fare rumore, ma si nutre ugualmente di sangue. Da alcuni anni sono state riscontrate positività alla malattia sia nell’uomo che in cani nati e vissuti sempre nel territorio della provincia di Modena. Sia gli uni che gli altri sono curabili, se correttamente e precocemente diagnosticati, ma è fondamentale prevenire l’infezione. Non esiste trasmissione diretta dal cane all’uomo, ma questa può avvenire solo tramite l’insetto vettore

 

Il pappatacio

È un piccolo insetto color sabbia grande come un moscerino. Punge solo nelle ore serali e notturne, nelle nostre zone nel periodo da metà maggio a metà ottobre (a seconda delle temperature ambientali); di giorno si nasconde in luoghi oscuri e riparati.

 

La prevenzione

La prevenzione resta l’arma più efficace che abbiamo, anche per i cani e i gatti, per contrastare queste malattie potenzialmente letali se non riconosciute in tempo.

E’ fondamentale effettuare regolari trattamenti antiparassitari con l’utilizzo di prodotti specifici per il cane e il gatto, presenti in commercio in diverse formulazioni (spot-on, compresse, collari antiparassitari, formulazioni iniettive e vaccini). Consultare il proprio veterinario di fiducia per indicazioni sui prodotti da acquistare e ricevere una diagnosi e un trattamento appropriati in caso di infezione.

Si consiglia inoltre di effettuare ogni anno uno screening per valutare l’efficacia della profilassi effettuata.

 

Ulteriori raccomandazioni

Si consiglia di custodire i cani e i gatti al chiuso soprattutto nelle ore serali, se ciò non fosse possibile, utilizzare spray insetticidi per le cucce e gli ambienti dove sono custoditi i nostri animali e rimuovere gli sfalci e foglie morte dal giardino, in particolar modo nei pressi della cuccia. Ispezionare accuratamente il mantello, le orecchie e le zampe del vostro animale dopo le passeggiate, per individuare la presenza di parassiti esterni come pulci e zecche.