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Mozarc – ex Bellco di Mirandola, si apre una fase nuova dopo il primo confronto in Regione

Mozarc – ex Bellco di Mirandola, si apre una fase nuova dopo il primo confronto in Regione“In Emilia-Romagna non ci possono essere licenziamenti e chiusure di aziende decise dalla sera alla mattina. La Regione è pronta  a fare ciò che serve per salvare il sito produttivo e garantire la massima continuità occupazionale. Oggi abbiamo tolto dal tavolo le ipotesi di chiusura e di licenziamenti e possiamo iniziare a discutere di come traghettare l’azienda in un nuovo futuro”.

Così il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, intervenuto oggi a Bologna durante il Tavolo regionale di salvaguardia per la vertenza Mozarc Medical – ex Bellco di Mirandola nella bassa pianura modenese dove si è aperta una nuova fase per il futuro per lo stabilimento e l’occupazione dei lavoratori.

Mozart Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà  corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozart e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti  legislativi e normativi vigenti.

L’esito della riunione di oggi in viale Aldo Moro sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.

“La situazione che ha interessato il distretto del biomedicale è per noi inaccettabile. La metodologia e il risultato raggiunto oggi – aggiungono il presidente Bonaccini e l’assessore  Colla  – sono  figli del confronto, a volte anche aspro e complesso, impostato in questi dieci anni con i firmatari del Patto per il Lavoro e per il Clima. L’esito finale con il testo sottoscritto è merito della compattezza delle istituzioni ma soprattutto della fermezza e delle iniziative di mobilitazione fatte dai lavoratori con le loro organizzazioni sindacali”.

All’incontro convocato dall’assessore regionale allo Sviluppo e Lavoro, Vincenzo Colla, hanno partecipato, i vertici della società Mozarc, Confindustria Emilia Centro, i rappresentanti dei lavoratori, i sindacati Confederali dell’Emilia-Romagna e di categoria, il presidente della Provincia di Modena, Fabio Braglia, il sindaco di Mirandola, Letizia Budri, e il sindaco di Medolla Alberto Cacciolari.

La crisi è scaturita dopo che la proprietà, la multinazionale americana del biomedicale, lo scorso 12 giugno aveva comunicato l’intenzione di chiudere l’impianto produttivo mettendo a rischio circa 350 posti di lavoro.

I Sindacati: “Un primo significativo risultato di prospettiva grazie alla
straordinaria mobilitazione dei lavoratori e all’unità del fronte sindacale e istituzionale”

Nell’ambito della vertenza Mozarc Medical (ex Bellco) e in merito al tavolo che si è
tenuto oggi in Regione alla presenza del presidente della Regione Stefano Bonaccini
e dell’assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, i sindacati ribadiscono i tre
punti essenziali portati all’attenzione del tavolo di crisi:
– l’azienda si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del
sito al fine di preservarne la continuità produttiva e occupazionale;
– l’impegno da parte dell’azienda a non dare corso ad atti unilaterali fino
all’individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale;
– mantenimento del tavolo regionale con incontri periodici tra proprietà, sindacati e
Regione per favorire le operazioni indicate.
Sono i punti fortemente rivendicati dalle organizzazioni sindacali e presenti nel testo
proposto dalla Regione che verrà sottoposto alle lavoratrici e ai lavoratori durante
l’assemblea sindacale convocata.
Ricordiamo che la Mozarc Medical (ex Bellco), controllata dalla statunitense
Mediatronic al 50% – mentre l’altro 50% è della connazionale DaVita, è un tassello
importante del biomedicale, con i suoi 512 occupati e una produzione essenziale per
la filiera sanitaria: qui vengono realizzati filtri per la dialisi a marchio Medtronic e
macchine per la dialisi impiegate negli ospedali di tutt’Italia e che necessitano di
manutenzione, ricambi e assistenza.

(Lisa Vincenzi Filctem Cgil Modena, Alberto Suffritti segretario Femca Cisl Emilia Centrale)

L’azienda esprime “soddisfazione per l’ulteriore passo avanti compiuto oggi”

Al termine dell’incontro odierno del tavolo congiunto Regione- Mozarc Medical-Rappresentanze Sindacali, tenutosi presso la Regione Emilia Romagna, è stato raggiunto il seguente accordo, per il  quale l’azienda esprime soddisfazione per l’ulteriore passo avanti fatto oggi.

Coerentemente con l’impegno dell’azienda ad esplorare tutte le possibili soluzioni, Mozarc Medical si impegna a dare attuazione ad un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale, produttiva, occupazionale, anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti.

L’azienda conferma l’impegno a non dare corso ad azioni unilaterali fino all’individuazione di una soluzione industriale, produttiva, occupazionale.

Le Istituzioni e le Organizzazioni Sindacali dichiarano la propria disponibilità a supportare questo processo di reindustrializzazione.

Le decisioni assunte oggi saranno illustrate al Tavolo Ministeriale del prossimo 9 luglio. Le Parti concordano di coinvolgere il Ministero a garanzia e supporto del percorso intrapreso.

La Regione Emilia-Romagna si è infine resa disponibile a sostenere il processo di reindustrializzazione utilizzando gli strumenti legislativi e normativi vigenti.

Quanto deciso sarà oggetto di verifiche periodiche da parte dei soggetti coinvolti.

 

La Provincia di Modena “Preservare la continuità occupazionale”

«Mettere al centro le persone, il diritto di poter avere un futuro e un progetto di vita per se stessi e per le proprie famiglie, di poter continuare a lavorare. Oggi a fianco del presidente Bonaccini, dell’assessore Colla, straordinari per quanto hanno fatto, dei sindaci Calciolari e Budri, insieme alle rappresentanze sindacali e ai lavoratori della Mozarc Bellco di Mirandola abbiamo incontrato le rappresentanze aziendali per risolvere la questione degli esuberi e dei licenziamenti».

E’ quanto ribadito dal presidente della Provincia di Modena mercoledì 26 giugno a margine dell’incontro in Regione Emilia-Romagna sulla vertenza in corso alla Bellco di Mirandola, l’azienda biomedicale della multinazionale Mozarc, che lo scorso 12 giugno ha comunicato l’intenzione di interrompere la produzione di macchine per dialisi e dei relativi consumabili, con un conseguente esubero di 350 dipendenti.

Nel corso dell’incontro è stato sottoscritto dalle parti un documento in cui Mozarc “si impegna a dare attuazione ad un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale, produttiva, occupazionale, anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti”.

Braglia ha poi sottolineato che «con i sindacati e la Regione, che ringraziamo per il constante e prezioso lavoro, abbiamo lavorato incessantemente  coinvolgendo tutti i livelli di governo, per scongiurare una crisi che coinvolge intere comunità. Insieme, tutti insieme, abbiamo raggiunto un traguardo importantissimo. Bellco è un tassello importantissimo di un distretto, quello biomedicale della bassa modenese, che rappresenta un’eccellenza nel Paese e in Europa. La garanzia di questo successo lo assicurano le persone e non è pensabile farne a meno, specialmente in un mercato che sempre più cerca e premia il valore e la qualità dei prodotti».

Attualmente l’azienda, fondata da Mario Veronesi nel 1973 e che rappresenta un pezzo di storia del distretto biomedicale modenese, ha garantito continuità solo per il settore ricerca & sviluppo e le funzioni di supporto che non saranno coinvolti dalla riorganizzazione.

Il Sindaco di Mirandola “La comunità mirandolese si continua a dimostrare al fianco dei lavoratori”

Si è tenuto come da programma questo pomeriggio, presso la sede della Regione Emilia Romagna, il tavolo di confronto convocato dal Governatore Stefano Bonaccini, al quale hanno preso parte l’Assessore allo Sviluppo Economico Vincenzo Colla, le Autorità della Bassa Modenese fra cui la neo Sindaco di Mirandola Letizia Budri, i rappresentanti della multinazionale americana, Confindustria Emilia Centro e tutte le rappresentanze sindacali e dei lavoratori.

Mozarc Medical si è impegnata a dare attuazione a un processo di reindustrializzazione del sito al fine di preservarne la continuità industriale anche attraverso l’individuazione di possibili acquirenti: al contempo non darà corso ad atti unilaterali fino alla individuazione di una soluzione industriale, produttiva e occupazionale.
Regione, istituzioni locali e sindacati, prendono atto degli impegni assunti da Mozarc e la Regione è disponibile a supportare il processo di reindustrializzazione utilizzando i propri strumenti legislativi e normativi vigenti.

L’esito della riunione di oggi, in viale Aldo Moro, sarà portata anche all’appuntamento convocato per martedì 9 luglio alle 15 a Roma nella sede del ministero delle Imprese e del Made in Italy, su indicazione del ministro Adolfo Urso, e che sarà presieduto dalla sottosegretaria Fausta Bergamotto.

Letizia Budri (Sindaco di Mirandola): “Un altro passo avanti, fatto insieme. Trovare un testo di assunzione di impegno condiviso non è stato immediato, ma la volontà di trovare una soluzione ha prevalso. Oggi seduta al tavolo non c’ero io, bensì tutta la comunità mirandolese, per far sentire a tutti le lavoratrici e i lavoratori della Bellco che non sono e non saranno lasciati soli”.