Con duecento musicisti e 18 concerti diffusi in cortili, chiese, piazze, chiostri e parchi, venerdì 21 giugno la musica fa festa anche a Modena per celebrare l’inizio dell’estate con una proposta che spazia dal rock alla lirica, dalla musica classica e barocca a quella contemporanea, dal pop al blues.
Come è tradizione, torna, infatti, anche quest’anno la Festa europea della musica, la manifestazione, ormai alla trentesima edizione, realizzata con il coordinamento del Centro Musica e del Comune di Modena in collaborazione con tantissime realtà culturali del territorio.
La musica entrerà nei chiostri e nei cortili del centro storico cittadino, da Palazzo Santa Margherita ai cortili presenti per la prima volta come quelli dell’Acero e dell’Orologio, negli spazi riqualificati di Palazzo dei Musei, e di San Geminiano, dove si svolge il concerto a cura di UniMoRe. Riempie le chiese, dal Duomo a Santa Maria delle Assi, e raggiunge anche le aree verdi fuori dal centro storico come il parco XXII Aprile.
L’edizione 2024 della manifestazione è stata presentata questa mattina, lunedì 17 giugno, nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, la responsabile del Centro Musica Francesca Garagnani, il presidente di Fondazione di Modena Matteo Tiezzi.
La Festa della musica apre il programma dei concerti in Cattedrale, alle 19.30, con un’esecuzione per organo insieme alla Cappella musicale del Duomo nel quale sarà presentato in anteprima l’inno del Giubileo 2025, a cura dell’associazione Amici dell’Organo “J.S. Bach” in collaborazione con la Basilica Metropolitana, mentre la musica barocca di Antonio Vivaldi e Tomaso Albinoni, eseguita dall’Ensemble Seicento (a cura di Grandezze & Meraviglie) in “Serenata Veneziana” risuona nel cortile dei Musei del Duomo.
Per la prima volta, dopo la riqualificazione del palazzo, la Festa della musica entra anche nei cortili dell’ex Ospedale estense: nel cortile dell’Acero, con il blues del quartetto Doctor Delta (a cura dell’associazione Muse) tra il sound del Mississippi e composizioni originali, e nel cortile dell’Orologio con il rock di “Clockwave”, il concerto degli italiani New Candys e degli inglesi Ditz anticipato e seguito dai dj set di a cura degli allievi del corso di formazione Inside Live del Centro Musica.
Il chiostro di Palazzo Santa Margherita ospiterà “Bach to Beatles”, viaggio con la Corale Gazzotti nella musica vocale che accosta la tradizione colta alla musica più popolare (in collaborazione con Biblioteca Delfini e Fmav) mentre nel chiostro del complesso di Santa Chiara il coro Ildebrando Pizzetti dell’Università di Parma esegue “Languir me fais, ossia degli amor perduti” con brani di compositori cinquecenteschi, tra i quali anche Orazio Vecchi, che danno voce a passioni laceranti e amori impossibili (a cura di Gioventù musicale d’Italia). Musica classica nel chiostro di San Geminiano dove l’orchestra del conservatorio Vecchi Tonelli propone musiche di Mendelssohn e Beethoven.
Canti della tradizione spiritual afroamericana e gospel nella chiesa di Santa Maria della Assi con il Serial Singers Gospel Choir in “What a Wonderful Night” mentre in piazza XX Settembre sarà protagonista il pop con “La notte delle cover” con gli artisti di San Luca Sound che interpreteranno i grandi successi internazionali della musica italiana.
La musica riempirà anche i parchi cittadini: al parco Amendola con il duo Eulidia formato da Lucia Dall’Olio, voce e piano, e Grazia Cinquetti, voce e chitarre; al parco Ferrari il duo di Daniele Paganelli, voce, e Davide Mezzanotte, chitarra, in un percorso tra i classici del rock e del pop italiani e stranieri; al parco XXII Aprile con due appuntamenti nell’ambito di Altrosuono Festival del Teatro Comunale: venerdì 21 l’ensemble Atse Tewodros Project, collettivo di musicisti tradizionali italiani ed etiopi, presenta il suo secondo disco “Maqeda” domenica 23 è di scena la band multiculturale Ayom con membri da Angola, Brasile, Grecia e Italia che propone “Sa.Li.Va”, il nuovo disco. Completano il programma gli appuntamenti al Teatro Tempio, con il concerto Anime libere di Vivaverba, e nel giardino interno dell’Archivio di Stato di Modena con lo spettacolo teatrale con musica dal vivo “Magie notturne. Storie im/possibili in Archivio”.
In occasione della Festa della Musica, a Palazzo dei Musei si possono visitare fino alle 23 lo spazio immersivo “Avia Pervia” e la mostra “Franco Fontana. Modena dentro” che dalle 19 saranno a ingresso gratuito.
Tutti gli eventi, se non diversamente specificato, sono a ingresso libero e gratuito. Il programma completo è disponibile sul sito del Centro Musica di Modena (www.musicplus.it) e sui profili del Centro Musica su Facebook e Instagram.
TRA CORTILI, CHIESE E PALAZZI
Un concerto per organo in cattedrale, musica barocca nel cortile dei Musei del Duomo e classica nel chiostro di San Geminiano, poi Teatro Tempio e Archivio di Stato
L’edizione 2024 della Festa della musica debutta alle 19, nel giardino dell’Archivio di Stato dove va in scena lo spettacolo teatrale con musica dal vivo “Magie Notturne. Storie im/possibili in Archivio” che trasporta lo spettatore in un mondo magico capace di rievocare il passato ma anche di immaginare il futuro. La regia della serata è di Elena Zagaglia, Cecilia Di Donato e Francesco Zanlungo del Centro Teatrale MaMiMó, la musica dal vivo è a cura di Olivier Manchion e le proiezioni site specific di Loredana Antonelli.
Alle 19.30 in Cattedrale con un concerto della Cappella Musicale del Duomo, diretta da Francesco Saguatti, con gli organisti Davide Zanasi, Alessandro Manni, Stefano Manfredini. L’associazione Amici dell’Organo “J. S. Bach”, in collaborazione con la Basilica Metropolitana, accoglierà il pubblico con brani tratti dal grande repertorio organistico da Bach ai giorni nostri, eseguito sull’organo sinfonico del Duomo. La Cappella musicale del Duomo proporrà in anteprima a Modena l’inno del Giubileo dell’Anno Santo 2025 e altre pagine del repertorio polifonico liturgico. Voci e organo riempiranno le vaste navate del Duomo, creando una magica suggestione, con un evento che sarà ripetuto alle 19.30, alle 20 e alle 20.30 ma con un repertorio diverso a ogni replica.
Nel vicino cortile dei Musei del Duomo, alle 21, è in programma il concerto di musica barocca “Serenata Veneziana” con Ensemble Seicento (Maria Parolini soprano, Matteo Rozzi violino solo, Fabio Missaggia violino e direzione) a cura di Grandezze & Meraviglie in collaborazione con Musei del Duomo e Basilica Metropolitana. Protagonisti della serata saranno Antonio Vivaldi e Tomaso Albinoni. Del “Prete rosso” saranno eseguite due celebri e funamboliche arie per soprano e archi, “In turbato mare irato” e “In furore justissimae irae”, e brani strumentali. Di Albinoni si presentano brani strumentali con una selezione di Concerti a quattro. Fabio Missaggia, violinista barocco con una carriera internazionale, porta a Modena i migliori giovani professionisti provenienti da uno dei più prestigiosi dipartimenti di perfezionamento nella musica antica italiani al Conservatorio di Vicenza.
Dal sito Unesco la musica si sposta nei cortili e nei chiostri: in San Geminiano l’orchestra del conservatorio Vecchi-Tonelli, in collaborazione con Unimore – Dipartimento di Giurisprudenza, propone alle 21 un concerto sinfonico diretto da Fabio Sperandio, con la partecipazione del giovanissimo solista Riccardo Gizzo al pianoforte. In programma musiche di Mendelssohn e Beethoven.
Il programma del centro storico si completa nel cortile del Teatro del Tempio che alle 22 propone il concerto con visuals “Anime Libere” con la band Vivaverba, formata da Ruggero Andreozzi (voce), Raoul Battilani (pianoforte e computer music), Ulderico “Wilko” Zanni (chitarre). In piazza XX Settembre, alle 21, Modenamoremio cura “La notte delle Cover”, spettacolo ideato e condotto da Alessandro Galli in cui 14 artisti e artiste di San Luca Sound interpretano i grandi successi internazionali della musica italiana in un viaggio nel tempo attraverso ricordi indelebili e canzoni simbolo di più generazioni. Il format dà la possibilità ai talenti emergenti e non solo della nostra regione, selezionati dalla casa discografica San Luca Sound con la supervisione di Manuel Auteri, di dimostrare la loro capacità: durante la serata si esibiscono Luca Frigeri, Manuel Auteri, Gipsy Fiorucci, Giorgio Bassi, Ary Music, Solo Tanza, Daniela Vallicelli, Ozner, Angela Sette, Max Finelli, Rebecca Carbone, Nicola Albertini, Elena e Roberto Reina, Vento.
NEGLI SPAZI DELL’EX OSPEDALE ESTENSE
Concerto blues nel cortile dell’Acero e musica noise-rock nel cortile dell’Orologio con gli inglesi Ditz. Aperti il percorso immersivo “Avia Pervia” e la mostra di Fontana
Una novità dell’edizione 2024 della Festa della musica sono gli spazi riqualificati dell’ex Ospedale estense che entra nel programma della manifestazione con un concerto blues nel cortile dell’Acero e con il ritorno del “Tiratardi” in quello dell’Orologio dove suoneranno gli inglesi Ditz e dove si proseguirà fino all’una con “Clockwave – Musica e vibrazioni senza tempo”.
Fino alle 23, inoltre, sono aperti lo spazio immersivo “Avia Pervia” e la mostra fotografica “Franco Fontana. Modena dentro” che dalle 19 saranno a ingresso gratuito.
Nel cortile dell’Acero, alle 21, a cura di Associazione Muse e JazzOff Produzioni, salirà sul palco la band Doctor Delta formata da Alice Miali (voce, chitarre, kazoo, theremin, monotron), Giorgio Casadei (chitarre, cigarbox, piano elettrico, tastiera casio), Francesco Zaccanti (contrabbasso, voce) e Dencs Daniel Csaba (batteria e percussioni). Doctor Delta è un progetto nato dalla passione di Giorgio Casadei e Alice Miali per il primo blues del Delta del Mississippi, e dall’interrogativo di quali possano essere le strade da percorrere per comporre e suonare musica blues nel 21° secolo. Doctor Delta rivisita alcuni tra i brani caratteristici del mondo blues, attingendo dal repertorio di musicisti come Charley Patton, Leadbelly, Big Bill Broonzy, Blind Willie Johnson, Blind Boy Fuller, Professor Longhair. Ma guarda anche al futuro, attraverso la proposta di brani originali, sperimentando sul tema di una moderna direzione compositiva e interpretativa del blues, muovendosi su una linea di demarcazione tra evoluzione e trasformazione di questo genere in qualcosa di eclettico e personale.
Il cortile dell’Orologio, dalle 20.30 fino all’una, sarà invece animato da “Clockwave – Musica e vibrazioni senza tempo”, evento ideato e organizzato dagli allievi e dalle allieve del corso di formazione “Inside Live: Performing & Media Arts”, in collaborazione con il Centro Musica di Modena, e cofinanziato con risorse Geco 13-progetto Mytalent. Clockwave è la convergenza tra il tempo e le vibrazioni musicali: come le onde sonore si diffondono attraverso l’aria, anche il tempo scorre inarrestabile, scandito dal costante ticchettio dell’orologio che dalla torre adiacente vigila sull’area. Clockwave crea un dialogo tra passato e futuro portando una proposta musicale moderna, dal sound abrasivo e contagioso, all’interno di uno degli spazi più antichi della città.
Headliner della serata saranno gli inglesi Ditz che propongono un sound noise rock/post-punk con influenze post-hardcore e noise rock degli anni ‘80 e ‘90, e che dall’uscita del loro album di debutto “The Great Regression” nel marzo 2022 sono diventati famosi per essere una forza della natura dal vivo, suonando in oltre cento spettacoli nel Regno Unito e in Europa e imponendosi come una delle nuove realtà più interessanti del panorama musicale europeo.
Ad aprire la serata saranno invece i New Candys: caratterizzata da un rock oscuro devoto alla melodia, la band veneta guidata dal cantante-chitarrista e autore Fernando Nuti con il bassista-tastierista Dario Lucchesi, con Emanuele Zanardo alla chitarra e cori e Francesco Giacomin alla batteria e sampler, è una delle realtà italiane più importanti degli ultimi anni. I molti tour internazionali alle spalle e l’ultimo album “Vyvyd”, uscito nel 2021 e mixato da Tommaso Colliva, gli sono valsi la definizione “kinky” da Iggy Pop in persona.
L’apertura porte sarà alle 20.30 e ad aprire le danze ci sarà il dj set di Laika Mvmnt, mentre la selezione musicale dopo i live sarà affidata a Togo Events. Ad accompagnare l’intera serata saranno infine i visual di Robert Bishop, videomaker e soundesigner che presenterà dei contenuti visual realizzati appositamente per le performance musicali dal vivo tramite Ableton, facendo comunicare formati analogici e digitali, esprimendosi, mescolando vari media, tra scrittura, musica, disegno e video.
All’interno del cortile sarà allestito un punto bar curato da Juta Stereobar.
LA MUSICA VOCALE DELLE CORALI
Nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, la Gazzotti con “Bach to Beatles”, in Santa Chiara il coro Pizzetti di Parma, in Santa Maria delle Assi il Serial singers gospel choir
Una delle novità della Festa della musica 2024 è la partecipazione di ben tre corali: il Coro filarmonico Gazzotti, nel chiostro di Palazzo Santa Margherita; il coro Pizzetti dell’Università di Parma nel chiostro del complesso di Santa Chiara; il Serial singers gospel choir nella chiesa di Santa Maria delle Assi.
“Bach to Beatles: un viaggio musicale sorprendente” è il concerto che la corale Gazzotti propone a partire dalle 21 nel chiostro di Palazzo Santa Margherita in collaborazione con Biblioteca Delfini e Fmav Fondazione Modena Arti Visive. Diretto da Giulia Manicardi con Alessandra Fogliani al pianoforte, il coro conduce gli ascoltatori in un viaggio sorprendente nella musica vocale, dalla tradizione colta alla musica più popolare. La sapienza melodica e armonica della musica Bachiana sarà accostata al lirismo classico delle canzoni dei Beatles, rispettando le stesure originali e con l’attenzione “filologica” e il rispetto stilistico che si applicano solitamente al repertorio colto.
Alle 21, nel chiostro del complesso di Santa Chiara, la Gioventù Musicale d’Italia propone il concerto “Languir me fais, ossia degli amor perduti” eseguito dal Coro Ildebrando Pizzetti dell’Università di Parma diretto da Ilaria Poldi, con le percussioni di Giacomo Fato. Attraverso le opere di compositori del Cinquecento come Orazio Vecchi, Claudin de Sermisy, Josquin des Prez, John Bennett, John Dowland, Orlando di Lasso, il concerto dà voce a passioni impensabili, amori laceranti e impossibili. I brani che si susseguono, accompagnati o alternati agli strumenti a percussione, cantano il mal d’amore nelle sue diverse declinazioni: l’oggetto d’amore è ora allontanato, ora sfuggente, ora crudele, ora agognato ma sempre capace di stregare e far languire l’innamorato.
Sempre alle 21, nella chiesa di Santa Maria delle Assi, il Serial Singers Gospel Choir, diretto da Roberto Penta, si esibisce in “What a wonderful night”, concerto di musica della tradizione spiritual afroamericana e gospel curato dall’Associazione corale Rossini. Serial Singers Gospel Choir è un coro modenese composto da una cinquantina di elementi, attivo da trent’anni e da sempre in continua evoluzione, con una proposta di brani che spaziano dai classici gospel e spiritual ad altri generi come pop, jazz. Dal 2012 fa parte dell’Associazione corale G. Rossini di Modena e dal 2015 è diretto dal Maestro Roberto Penta, che ne è il pianista e arrangiatore di molti brani.
I CONCERTI NEI PARCHI CITTADINI
Due concerti di musica dal mondo al parco XXII Aprile, il duo Eulidia al parco Amendola, il duo Paganelli/Mezzanotte al parco Ferrari
La musica fa festa anche nelle aree verdi con i concerti al parco Amendola, al parco Ferrari e al parco XXII Aprile.
Alle 21 al Loving Amendola si esibirà il duo Eulidia, formato da Lucia Dall’Olio e Grazia Cinquetti, con un repertorio variopinto che passa per la musica italiana, la bossanova, il pop e il jazz. L’Eulidia di Yarrell è un colibrì che vive in Sud America e con le sue ali è capace di peripezie inimmaginabili: tra le sue piume, piccoli prismi trasparenti scompongono la luce del sole, restituendo colori brillantissimi e cangianti. Allo stesso modo, come si descrivono, le due musiciste e cantanti s’incontrano nei cieli ariosi della vita, colorando di musica l’attimo fuggente.
Sempre alle 21, all’Orange 82 del parco Ferrari si esibisce il Paganelli/Mezzanotte Duo, che unisce la grande vocalità di Daniele Paganelli, cantante, docente e performer, al gusto sonoro del chitarrista Davide Mezzanotte. Il duo attraversa classici rock e pop, stranieri e italiani, riarrangiando i brani in maniera personale, rendendo la proposta musicale unica e accattivante, con una proposta che spazia fra canzoni di U2, Queen, David Bowie, Rolling Stones, Alex Britti, Lucio Dalla e brani originali.
Doppio appuntamento al parco XXII Aprile dove Fondazione Teatro Comunale di Modena porterà due concerti nell’ambito dell’edizione 2024 del festival L’Altrosuono. Venerdì alle 21 si esibisce l’ensemble Atse Tewodros Project, un collettivo di musicisti tradizionali italiani ed etiopi nato da un’idea della leader italo-etiope Gabriella Ghermandi. Caso unico band italo-etiope, dopo un primo album pubblicato nel 2016 che ha ottenuto vari riconoscimenti internazionali, dal 2018 l’ensemble ha iniziato un nuovo percorso con musiche ethio/traditional-jazz e in questo concerto presenta il suo secondo disco “Maqeda”, realizzato nel 2022 con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Addis Abeba e di recente pubblicato dall’etichetta tedesca Galileo Music Comunication. “Maqeda” (nome etiope della regina di Saba), è interamente dedicato alle figure femminili della storia e mitologia etiope, e propone, attraverso la musica, una riflessione partendo dalla cultura etiope e dalle tante sue figure femminili vincenti e legittimate dalla tradizione, dall’epica e dalla storia.
Domenica 23 giugno alle 21, l’ensemble Ayom presenterà il suo nuovo album “Sa.Li.Va”: la band multiculturale guidata dall’affascinante cantante e percussionista Jabu Morales e composta da sei membri provenienti da Angola, Brasile, Grecia e Italia, porterà il pubblico in un viaggio emozionante e intimo sulle rotte della diaspora africana, attraverso l’Atlantico, dal Brasile all’Angola e Capo Verde. Ayom è il “Signore della Musica”, che nella mitologia afro-brasiliana rappresenta la divinità che vive dentro il tamburo e che ha insegnato agli esseri umani a fare musica e a cantare. Mescolando numerose tradizioni musicali e ritmiche, Ayom intraprende un viaggio emozionante e intimo sulle rotte della diaspora africana. Così fiorisce la loro musicalità nomade e profonda, provocatoria e danzante, dove convivono tradizione e contaminazione, maschile e femminile, poesia ed energia, gioia e impegno sociale. Il nuovo album del gruppo incorpora canzoni in portoghese, francese, spagnolo e italiano, con il titolo Sa.Li.Va: un acronimo presente ‘nella bocca di tutti noi’ che riassume le tre anime presenti nella musica degli Ayom: SA.grada (sacra) LI.bre (libera) e VA.liente (coraggiosa).