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Almalaurea premia Unimore: alta occupazione e stipendi in crescita per chi si laurea all’Ateneo emiliano

Almalaurea premia Unimore: alta occupazione e stipendi in crescita per chi si laurea all’Ateneo emilianoI dati del Rapporto di AlmaLaurea 2024, per quanto riguarda la condizione occupazionale, mostrano ancora una volta per Unimore tassi di occupazione superiori alla media regionale e nazionale e una retribuzione media dei laureati e laureate di primo e secondo livello che continua a crescere, mettendo in evidenza come un’esperienza formativa di qualità e le competenze acquisite nel percorso di studi possano influire positivamente sulle prospettive di lavoro e sul livello retributivo.

Unimore da diversi anni presta un’attenzione specifica anche ai percorsi di accesso al mondo del lavoro, offrendo un sostegno concreto nella transizione dalla laurea all’occupazione, anche grazie a un confronto costante con il tessuto produttivo, sociale e istituzionale del territorio.

A un anno dal conseguimento del titolo triennale, il tasso di occupazione, che considera occupati tutti coloro che sono impegnati in un’attività retribuita, di lavoro o di formazione, si attesta all’81,9%, mentre il tasso di disoccupazione, calcolato sulle forze di lavoro, cioè su coloro che sono già inseriti o intenzionati a inserirsi nel mercato del lavoro, al 5,4%, resta sostanzialmente in linea con quello del 2023, in cui si era dimezzato rispetto all’anno precedente.

Il rapporto mette in evidenza anche i numeri relativi ai laureati di secondo livello (o magistrali), che mostrano un tasso di occupazione dell’84,8% a un anno dal conseguimento del titolo (contro una media nazionale del 75,7% e regionale del 79,1%), una percentuale che sale significativamente a cinque anni dalla laurea, con una percentuale del 91,3% (media nazionale 88,2% e regionale 89,6%).

Il 74,2% dei laureati Unimore è inserito nel settore privato, mentre il 24,8% nel pubblico; l’1,0% lavora nel non-profit. L’ambito dei servizi assorbe il 66,1%, mentre l’industria accoglie il 32,7% degli occupati; 1,1% la quota di chi lavora nel settore dell’agricoltura.

In merito alle retribuzioni, il report 2024 evidenzia che la media per i laureati Unimore è di 1.506 euro mensili netti a un anno dalla laurea (media nazionale 1.432 euro e regionale 1.447). Questo valore tende ad incrementare ulteriormente a cinque anni dal conseguimento del titolo, portandosi a 1.840 euro (media nazionale 1.768 euro e regionale 1.773) e confermando le ottime prospettive offerte dall’Ateneo.

Per quanto riguarda infine il profilo dei laureati i risultati del Rapporto 2024 mostrano un’elevata soddisfazione generale per l’esperienza universitaria vissuta da studentesse e studenti: l’86,4% dei laureati è soddisfatto del rapporto con il corpo docente e l’85% ritiene il carico di studio adeguato alla durata del corso. In merito alle infrastrutture messe a disposizione dall’Ateneo, l’87,4% dei laureati che le ha utilizzate considera le aule adeguate. Più in generale, il 90,5% dei laureati si dichiara soddisfatto dell’esperienza universitaria nel suo complesso.

“Anche quest’anno ci troviamo di fronte a dati importanti,” commenta il Magnifico Rettore di Unimore, Prof. Carlo Adolfo Porro. “Questi numeri evidenziano il grande impegno profuso dall’Ateneo a tutti i livelli per mantenere un alto livello qualitativo. Il tasso di occupazione dei nostri laureati, superiore alla media regionale e nazionale, e l’aumento della retribuzione media testimoniano la rilevanza dei nostri percorsi di studio nel mercato del lavoro.

Siamo orgogliosi dei nostri laureati e laureate e della loro capacità di eccellere in un contesto lavorativo sempre più competitivo. Un successo che non sarebbe possibile senza l’elevato livello dei nostri docenti, del personale tecnico-amministrativo e della costante collaborazione con le imprese e le istituzioni del territorio.

Continueremo a investire nelle infrastrutture e nella ricerca, al fine di incrementare ulteriormente il benessere di studenti e studentesse. Il nostro obiettivo è formare professionisti competenti e preparati, in grado di affrontare le sfide future e di contribuire positivamente alla società”.