Una rete provinciale di professionisti sanitari e strutture dedicata alla terapia del dolore, per alleviare la sofferenza fisica e morale delle persone affette da dolore cronico. In occasione della Giornata del Sollievo, che quest’anno si celebra il 26 maggio ed è organizzata dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome insieme al Ministero della Salute e alla Fondazione Nazionale ‘Gigi Ghirotti’, le tre aziende sanitarie modenesi – Ausl, Azienda Ospedaliero-Universitaria e Ospedale di Sassuolo – ricordano i servizi presenti sul territorio e integrati tra loro, per offrire al paziente la migliore assistenza possibile.
Complessivamente, nel 2023 i servizi della rete provinciale della terapia del dolore hanno effettuato circa duemila prime visite, quasi settemila visite di controllo, 600 consulenze ospedaliere ed erogato oltre seimila procedure.
La rete provinciale della terapia del dolore
Il Centro di Terapia del Dolore dell’Ausl di Modena sito a Castelfranco Emilia (nella Casa della comunità) è uno dei tre hub della Rete Regionale della Terapia del Dolore assieme ai centri di Ravenna e Parma. Il Centro di 3° livello di Castelfranco ha il compito di erogare interventi diagnostici e terapeutici ad alta complessità (farmacologici, chirurgici, psicologici) finalizzati alla riduzione del dolore da cause diverse riducendo l’insorgere di disabilità. Garantisce, inoltre, la gestione del dolore attraverso un approccio interdisciplinare per le patologie complesse, sia con team dedicati (di cui fa parte, ad esempio, l’Unità Operativa di Psicologia Ospedaliera di Carpi) che attraverso la rete di consulenti provinciali ed extraprovinciali. Le attività chirurgiche antalgiche che necessitano di ricovero ordinario o in day surgery vengono svolte all’Ospedale di Vignola. Dalla pandemia di Covid-19 è stato attivato un servizio al domicilio – anche grazie ad un’auto acquistata con il contributo dell’associazione di volontariato ‘Curare Il Dolore’ – e rivolto solo ai cittadini con particolari condizioni di fragilità.
Sempre all’interno della rete provinciale della terapia del dolore e in gestione all’Ausl vi sono gli ambulatori spoke di Mirandola e di Pavullo, dove vengono eseguite prime visite, visite di controllo e procedure ambulatoriali quali infiltrazioni endo-articolari e peridurali.
L’Azienda Ospedaliero – Universitaria di Modena assicura la terapia del dolore al Policlinico di Modena e all’Ospedale Civile di Baggiovara. L’Ambulatorio di Terapia Antalgica del Policlinico di Modena, gestito dai medici dell’Anestesia e Terapia Intensiva svolge le prime visite, le visite di controllo e procedure infiltrative. Svolge anche attività di consulenza per pazienti che afferiscono in modalità ambulatoriale, Day Hospital oppure pazienti in carico presso le varie Unità Operative e con Percorso Diagnostico Terapeutico specifico. La struttura è centro di riferimento provinciale per l’assistenza alle procedure diagnostico-terapeutiche necessarie ai piccoli pazienti affetti patologie oncologiche che vengono effettuate sia in sala operatoria sotto sedazione che in Radiologia e Radioterapia, con grande sollievo dei bambini e delle loro famiglie. Assicura anche il servizio di parto analgesia gratuito per la gestione del dolore durante il travaglio di parto. Inoltre in un anno sono state eseguite 140 analgo-sedazioni in pazienti di Oncologia pediatrica.
L’Ambulatorio di Terapia Antalgica dell’Ospedale Civile di Baggiovara, gestito dai medici dell’Anestesia e Rianimazione, esegue infiltrazioni e neuromodulazioni di precisione con guida ecografica e radiologica in sedute dedicate. Assicura l’assistenza ai malati tramite gli ambulatori di terapia antalgica che vedono la presenza di personale dedicato e specificatamente formato, capace di promuovere l’accesso a opzioni di gestione del dolore sicure ed efficaci.
L’Ospedale di Sassuolo da qualche anno ha strutturato un ambulatorio per la gestione del dolore che risponde ai bisogni della cittadinanza coordinato da anestesisti. Nel tempo l’attenzione alla presa in carico delle persone con sintomatologie dolorose è diventata fondamentale nei processi assistenziali.