Home In evidenza Modena Ex mercato bestiame, alloggi Ers al posto del ‘Rotore’

Ex mercato bestiame, alloggi Ers al posto del ‘Rotore’

Ex mercato bestiame, alloggi Ers al posto del ‘Rotore’

La riqualificazione urbana del comparto ex Mercato Bestiame può ora essere completata anche nelle aree private e al posto dello scheletro del cosiddetto ‘rotore’ – edificio in costruzione rimasto incompiuto per anni – potranno trovare spazio nuovi alloggi di Edilizia residenziale sociale (Ers) agevolata e convenzionata destinati alla vendita (93 unità) e alla locazione a canoni calmierati (70 unità in housing sociale), oltre a ulteriori 62 alloggi in edilizia libera.

Il Consiglio comunale di Modena, nella seduta di giovedì 28 marzo, ha infatti dato il via libera a tre delibere, illustrate dall’assessora all’Urbanistica e politiche abitative Anna Maria Vandelli, che consentono di sbloccare gli interventi residenziali del comparto con l’obiettivo di assicurare le condizioni utili alla completa riqualificazione dell’area. Per tutti e tre i documenti si sono espressi a favore Pd, Europa Verde-Verdi e Sinistra per Modena e si sono astenuti Gruppo indipendente per Modena, Lega Modena, Alternativa Popolare, Modena Sociale – Indipendenza!, Forza Italia, Movimento 5 stelle e Fratelli d’Italia.

La prima delibera riguarda, in particolare, il secondo accordo integrativo all’Accordo di programma per la riqualificazione urbana del comparto con Regione e soggetti privati, che ne ridefinisce i contenuti, viste le rilevanti modifiche introdotte con il nuovo Piano urbanistico attuativo – Piano particolareggiato di iniziativa pubblica approvato dal Consiglio nel 2023 e i nuovi riferimenti urbanistici introdotti con il Pug. La seconda e la terza delibera riguardano, invece, gli schemi di convenzione che il Comune siglerà con i soggetti privati che si occuperanno della realizzazione di alloggi di edilizia agevolata e convenzionata in vendita e di alloggi in housing sociale.

“Queste delibere – ha affermato Vandelli – consentono di acquisire le quote pubbliche assegnate negli atti del passato ma non ancora erogate. C’è quindi l’urgenza di formalizzare gli atti per non perdere le risorse pubbliche previste. Questo importante comparto della città che misura quasi 14 ettari sta cominciando a evolvere dopo che il Piano di riqualificazione di inizio 2000 ha incontrato una crisi da cui ha faticato a uscire. L’assetto del comparto è stato oggetto nel tempo di forti trasformazioni, prima fra tutte l’inserimento di numerose funzioni pubbliche e di importanti finanziamenti pubblici volti a sostenere il completamento della riqualificazione; rientra infatti all’interno del Bando Periferie con un finanziamento pubblico di 18 milioni che trascina ulteriori investimenti da parte dei privati (per un totale di 59 milioni di euro), e prevede ulteriori interventi cofinanziati attraverso risorse Pnrr nell’ambito del Pinqua (Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare) per complessivi 36 milioni di euro. Gli interventi privati hanno subito uno stop e solo parzialmente sono state utilizzate le risorse pubbliche destinate all’Edilizia residenziale sociale: con questi atti potranno finalmente ripartire, con la realizzazione del comparto residenziale che consentirà di incrementare l’offerta di alloggi di Edilizia residenziale sociale sia in vendita che in affitto. Nell’area è inoltre prevista la realizzazione di una Casa residenza per anziani”.

L’accordo integrativo verrà siglato dal Comune e dalla Regione Emilia-Romagna insieme alle società interessate: società cooperativa edilizia a r.l. Unioncasa, società consortile a r.l. Agoracinque, società srl Insula, società Cmb di Carpi. Attraverso il documento si definiscono le risorse residue e i termini di avvio e conclusione dei lavori (entro il 2028), prevedendo la realizzazione degli interventi e l’erogazione da parte del Comune ai soggetti attuatori del contributo pubblico non ancora stanziato per gli interventi di edilizia agevolata (87 unità) destinati alla vendita a prezzi calmierati per 20 anni pari a 2 milioni 241 mila euro, di cui 1 milione 508 mila euro saranno erogati dalla Regione Emilia-Romagna al Comune e 734 mila euro mentre la quota rimanente era già stata erogata in precedenza. In particolare, sarà riconosciuto un contributo di 436 mila euro per la realizzazione di 17 alloggi di edilizia agevolata in vendita a Unioncasa, che realizzerà ulteriori sei alloggi Ers senza contributi per la vendita a prezzi convenzionati, e 1 milione 805 mila euro alla società consortile Agoracinque e a Insula srl (a Cmb in quanto promissario acquirente delle aree di Insula srl) per la realizzazione rispettivamente di 35 e 35 alloggi di edilizia agevolata in vendita.

L’intervento di housing sociale, in particolare, sarà finanziato per 3 milioni di euro con risorse del Piano Periferie e dovrà essere concluso entro quattro anni dalla stipula della convenzione. Gli alloggi saranno dati in locazione a canone agevolato per almeno otto anni e, a seguire, potranno essere venduti sempre a prezzi calmierati con vincolo fino al ventesimo anno.

GLI INTERVENTI IN CONSIGLIO COMUNALE

L’approvazione delle tre delibere illustrate dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli è stata preceduta dalle dichiarazioni di diversi consiglieri

Prima dell’approvazione delle tre delibere che consentono il completamento della riqualificazione del comparto “Ex Mercato Bestiame” anche nell’area privata, illustrate dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, sono intervenuti diversi consiglieri.

Per il Movimento 5 stelle, Barbara Moretti ha parlato dell’importanza della riqualificazione dell’area sia sul profilo ambientale che su quello sociale, rispetto alla quale “i progetti precedenti risultavano slegati da un contesto urbano in profonda trasformazione”. La consigliera ha quindi auspicato la prosecuzione di un percorso partecipato e di confronto anche con i soggetti attuatori “perché c’è ancora qualche limite nella programmazione delle aree verdi e nella relazione dell’area con quella adiacente dell’ex Pro Latte e con lo sviluppo del polo Conad”. Pur apprezzando gli sforzi per la rigenerazione, Enrica Manenti ha annunciato l’astensione del gruppo parlando di “non coerenza” dei piani temporali: “Da una parte c’è l’urgenza di approvare il documento per non perdere le risorse, dall’altra c’è una scadenza di titoli edilizi: per tenere insieme le due cose è stato necessario questo secondo accordo integrativo che sembra una sintesi ex post di interventi avvenuti nel tempo, ma che dà una revisione di prospettiva non sostenuta da sufficienti approfondimenti”.

Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha motivato l’astensione alle tre delibere affermando che sarebbe stata necessaria una riflessione più approfondita “sia perché i rendering mostrano una progettualità ancora acerba sia perché bisognava dare più peso alle locazioni”. La consigliera, infatti, ha sottolineato il predominio di alloggi in vendita, “mentre occorrerebbe ragionare sulle esigenze di oggi, in cui occorre dare priorità alla locazione”.

“Gli indirizzi strategici del piano dovrebbero essere modificati” ha chiarito Giovanni Bertoldi (Lega Modena), spiegando l’astensione del proprio gruppo. Anche il consigliere, infatti, ha affermato che “la locazione, oggi, costituisce la vera emergenza abitativa, soprattutto per professionalità vitali per il territorio, come forze dell’ordine, personale sanitario e autisti di bus, che dovrebbero poter trovare soluzioni abitative compatibili con i propri stipendi”.

Per il Pd, Diego Lenzini ha sottolineato come la rigenerazione dell’ex Mercato Bestiame sia l’esito di un lungo percorso di rilancio dell’area nord di Modena. Si tratta di un progetto “profondamente” cambiato nel tempo (“meno case, più Ers, verde e servizi”) che oggi “rappresenta quello che ci immaginiamo per altre aree della città: quindi giusto modificarlo ancora per portare, come in questo caso, l’ennesimo finanziamento”. Infine, il consigliere ha sostenuto che c’è emergenza per la locazione perché si fa fatica ad acquistare: “Quindi bene Ers in locazione e in vendita, proprio per dare due risposte diversificate”. Intervenendo sulla convenzione relativa all’housing sociale, Vittorio Reggiani ha parlato di un’altra risposta dell’Amministrazione al mercato della locazione e alle odierne esigenze in cui “non è più strettamente necessario avere un appartamento di proprietà”. Il consigliere, tuttavia, ha precisato che “le famiglie idonee a richiedere un contratto sono, come attesta l’Isee richiesto, nuclei che rientrano nella cosiddetta ‘fascia grigia’: le grosse cifre di affitto possono comportare grosse difficoltà”. Intervenendo sulla realizzazione di alloggi di edilizia agevolata e convenzionata in vendita, Antonio Carpentieri ha affermato che la delibera “dà risposta anche a un’altra parte di popolazione, che può permettersi un alloggio solo a prezzi calmierati. Quindi è giusto spendere soldi pubblici per costruire e tenere bassi sia i prezzi di vendita sia i canoni di locazione”. Infine, Carpentieri ha affermato l’importanza di ricordare soprattutto “chi la casa non ce l’ha ancora o non riesce a pagare nemmeno il canone concordato: questa è la vera emergenza”.

Anticipando il proprio voto a favore “in ragione dei finanziamenti”, Paola Aime (Europa Verde-Verdi) ha evidenziato come le attuali condizioni economiche determinino difficoltà d’acquisto anche a prezzi agevolati. La consigliera ha poi espresso perplessità per un “verde diffuso, attorno al costruito, ma che non costituisce un reale polmone verde: è un modello tipico di Modena che come ambientalista mi lascia perplessa”.