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Associazioni di ricerca e sviluppo tecnologico dell’Emilia-Romagna, la Regione investe 600mila euro per promuovere collaborazioni con potenziali partner all’estero

Associazioni di ricerca e sviluppo tecnologico dell’Emilia-Romagna, la Regione investe 600mila euro per promuovere collaborazioni con potenziali partner all’estero
Vincenzo Colla (Copyright: Regione Emilia-Romagna A.I.C.G. – Autore: Ballardini Pietro)

Un sostegno alle associazioni emiliano-romagnole di ricerca e sviluppo tecnologico per stringere ulteriori collaborazioni con potenziali partner all’estero. Attività che si potranno svolgere già in questo e nel prossimo anno anche per permettere la partecipazione a iniziative nell’ambito dell’Esposizione Universale 2025 che si svolgerà a Osaka, in Giappone.

Prosegue così l’impegno della Regione Emilia-Romagna, con il coordinamento di Art-ER, verso le Associazioni per lo sviluppo della Strategia di specializzazione intelligente dell’Emilia-Romagna (S3) finalizzato a sviluppare e realizzare azioni di promozione internazionale nel 2024 e 2025. La Giunta regionale ha stanziato a questo scopo risorse del Programma regionale attività produttive 2024-2026 pari a 600mila euro, suddivise in due annualità.

“Il rafforzamento e l’ampliamento della rete di relazioni internazionali è un fattore di sviluppo essenziale e strategico per l’intero sistema regionale dell’innovazione e della ricerca- commenta l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Vincenzo Colla-. Con questo provvedimento vogliamo valorizzare quanto già realizzato attraverso la Rete regionale dell’Alta Tecnologia e i partenariati pubblico-privati, costituiti in forma di associazione, che puntano a rafforzare la loro presenza a livello nazionale e internazionale”.

Le associazioni che saranno sostenute sono quelle già finanziate negli anni scorsi, ovvero l’Associazione Big Data, Muner, tutti i Cluster-ER (Agroalimentare, Edilizia e costruzioni, Industrie della salute e del benessere, Energia e sviluppo sostenibile, Innovazione nei servizi, Meccatronica e motoristica, Industrie culturali e creative, Turismo ed economia urbana) nonché quelle che, benché non ancora finanziate, presentino sia i necessari requisiti formali che le finalità statutarie e gli ambiti di operatività.