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Quattro corti contro gli stereotipi di genere. Collaborazione fra Regione e quattro licei artistici emiliano romagnoli

Quattro corti contro gli stereotipi di genere. Collaborazione fra Regione e quattro licei artistici emiliano romagnoli

Da quattro corti contro femminicidi e stereotipi di genere nasce una collaborazione con la Regione. Sono i filmati realizzati da 200 studenti degli indirizzi: audiovisivo multimediale dei licei: Arcangeli (Bologna scuola capofila), Chierici (Reggio), Toschi Parma, Volta- Fellini di Rimini, con un progetto nazionale, realizzato col bando della  Direzione Cinema (ministero cultura), partner: Cineteca di Bologna.

Gli studenti hanno aperto il vaso di Pandora dei delitti di genere. In Regione, ai corti è stato dedicato un incontro progettuale, di diffusione: “A scuola di cinema”. Il consigliere, Federico Alessandro Amico (presidente commissione Diritti), apre alla collaborazione con le scuole, su questo fronte,prevedendo contatti con l’Ufficio scolastico regionale, con Emilia-Romagna Film commission, per una progettazione volta alla eradicazione degli stereotipi di genere. Barbara Lori (assessora Pari Opportunità) osserva che queste esperienze vanno messe a sistema per contrastare le violenze di genere.

Sull’Importanza dei corti, la creatività dei giovani portatrice di nuove idee, si sofferma Francesca Marchetti (presidente commissione cultura e scuola), Silvia Piccinini (presidente commissione Statuto), nota la necessità di condividere l’esperienza con altre scuole  e realtà, allargare il circuito, partecipando anche a ConCittadini dell’ Assemblea legislativa regionale, progetto di cittadinanza attiva rivolto a scuole di ogni ordine e grado, enti locali, associazioni e istituzioni del territorio in collaborazione con Usr E- R. Irene Biemmi (docente pedagogia di genere ateneo Firenze) nota nei corti, l’importanza delle idee degli studenti, che, in modo chiaro, creativo, preciso, coraggioso, diffondono un messaggio che va oltre lo stereotipo femminile, svelando anche quelli maschili, sconfiggendo i pregiudizi delle generazioni precedenti.

Il dirigente, Daniele Corzani, del Chierici afferma :”Il progetto impone una riflessione approfondita sulla disparità di genere. Lo sguardo dei nostri studenti ci sorprende sempre, la presenza e la sensibilità delle istituzioni regionali sul tema ci sollecita per future collaborazioni”.

I 200 studenti, ora, parlano alla Regione, con valutazione dei corti tramite i siti dei  4 licei, coinvolgendo anche le scuole medie. La dirigente dell’ Arcangeli,Maria Grazia Diana, chiosa:” Le potenzialità della rete non vanno disperse, per dare futuro agli studenti occorre creare profili professionali con corsi Its, inserirli sui set in lavorazione, affiancarli a tecnici, perché operino in contesti reali, creare concorsi regionali per ampliare le loro prospettive”.