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Le associazioni dei consumatori sulla crisi SETA Modena e Reggio Emilia

Le associazioni dei consumatori sulla crisi SETA Modena e Reggio Emilia
immagine d’archivio

“Di fronte alla catena di disservizi e la soppressione di corse da parte di SETA di Modena e Reggio Emilia, Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia-Romagna già dalla scorsa settimana avevano richiesto un incontro urgente ai vertici dell’azienda per conoscere la portata del fenomeno e le azioni concrete che l’azienda avrebbe adottato per uscire dallo stato di emergenza, non ammissibile per un servizio di trasporto pubblico essenziale. Ad oggi SETA non ha convocato alcun incontro, perdendo un’altra occasione di confronto con le rappresentanze dell’utenza per  recuperare parte di un ritardo ormai cronico. Un confronto peraltro insoddisfacente sia con SETA che con le altre imprese del trasporto pubblico locale (TPL) della Regione”. E’ quanto dichiarano in una nota Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon Regionali dell’Emilia-Romagna.

“Nei giorni scorsi, con la motivazione della carenza di autisti, la stessa SETA di Reggio Emilia con l’avallo della locale Agenzia della Mobilità, ha proceduto alla riduzione delle corse del pomeriggio. A Modena la stessa SETA ha annunciato la riduzione del servizio sulle principali linee urbane. Una situazione inaccettabile per un’impresa di trasporto pubblico che deve necessariamente disporre di una consistenza di autisti adeguata al rispetto del contratto di servizio e le corse previste dal programma di esercizio.

Al termine dell’emergenza pandemica e il conseguente crollo delle frequentazioni dei servizi di trasporto pubblico e dei relativi introiti, si attendeva il rilancio di un’offerta in grado di aumentare l’appetibilità del TPL rispetto all’uso del mezzo privato, nell’ottica della tanto decantata mobilità sostenibile. La debacle di questi giorni di SETA rischia di diventare la pietra tombale del rilancio di un trasporto pubblico sempre più inaffidabile.

Un’emergenza di difficile comprensione per gli utenti ora privati dei servizi e che dimostra anche l’insufficiente ruolo di controllo delle rispettive Agenzie della Mobilità a cui evidentemente è sfuggita la gravità e le conseguenze della carenza d’organico di autisti della società di trasporto e le relative conseguenze sulla regolarità del servizio. Una contraddizione di cui enti locali e regionali e società partecipate presenti nei diversi consigli di amministrazione di SETA dovranno chiedere conto e pretendere soluzioni adeguate”.

“Per maggiore trasparenza e diversamente dal passato – prosegue la nota – il contratto di servizio vigente dovrà essere pubblicato “senza indugio” sul sito dell’ente affidante, come previsto dal D.Lgs. 201/2023  per la trasparenza nei servizi pubblici locali e le cui modalità sono condivise anche dall’Autorità di Regolazione dei Trasporti. Una maggiore trasparenza doverosa nei confronti dell’utenza per vedere garantita l’effettuazione dei servizi pubblicati in orario.

Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon dell’Emilia-Romagna sono da sempre contrarie alla proroga dei contratti di servizio del TPL regionale, scaduti da anni e ora prorogati fino a dicembre 2026. Un contratto in proroga non può prevedere il miglioramento della qualità del servizio erogato e il recepimento dei nuovi diritti degli utenti. Urgente quindi bandire i nuovi contratti per l’affidamento del servizio che gli attuali gestori, con le credenziali prodotte in questi giorni, non potranno dare per scontato una loro riconferma”, concludono Adiconsum, Federconsumatori, Lega Consumatori e Udicon Regionali dell’Emilia-Romagna.