Con musiche e letture per ricordare la Shoah ma anche percorsi didattici su razzismo e discriminazioni per riflettere sulla memoria e sul suo significato, gli studenti e le studentesse modenesi sono tra i protagonisti del programma di iniziative organizzate in città dal Comune di Modena con il Comitato per la storia e le memorie del Novecento e l’Istituto storico di Modena per il Giorno della Memoria 2024 che propone concerti, spettacoli, trekking urbano, conferenze e testimonianze.
Alle attività con i ragazzi è dedicata, in particolare, la giornata di venerdì 26 gennaio: al Palanderlini, dalle 8 alle 14, sono in programma un concerto e letture per il Giorno della Memoria curati dagli allievi e dalle allieve delle classi terze della scuola media Guidotti, in collaborazione con il gruppo modenese degli Zambra Mora, aperti a studenti e genitori. Gli studenti e le studentesse di terza della scuola media Marconi propongono invece a tutta la città “Quale memoria? Le parole che cambiano”, percorsi realizzati sui temi del razzismo, delle discriminazioni e dell’intolleranza attraverso letture, poesie, video e musiche, volti e voci per condividere riflessioni sulla pace e la solidarietà tra i popoli. Pensata per le scuole medie è anche “E per questo resisto. Voci e musiche per ricordare la Shoah” con la voce recitante di Alessia Canducci e le musiche dei Flexus. L’iniziativa, a cura della Biblioteca Delfini, comincia alle 10.30 e potrà essere seguita anche in diretta streaming sui canali FB e Youtube Biblioteche Modena e Archivio storico.
Il programma degli appuntamenti per il Giorno della Memoria è stato presentato questa mattina, martedì 23 gennaio, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti Gianpietro Cavazza, vicesindaco del Comune di Modena; Chiara Lusuardi, Istituto storico di Modena, Andrea Salsi, vicepreside della scuola Guidotti; José Carrasso, responsabile progetti della scuola Marconi; Valter Malosti, direttore di Emilia Romagna Teatro Ert/Teatro Nazionale, che porta in scena il progetto “Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi”.
Come ha sottolineato il vicesindaco Cavazza, “l’olocausto è una forma estrema di deumanizzazione finalizzata all’annientamento dell’altro che si presenta oggi in nuove forme con la barbarie dei diversi conflitti sparsi nel mondo e nelle forme più subdole del linguaggio violento e discriminatorio che riducono la persona a cosa”.
Primo appuntamento in calendario è giovedì 25 gennaio, alle 17, all’Archivio storico comunale con la conferenza di Grazia Biondi “Il latte e il sangue: rapporti fra modenesi e Comunità ebraica in età moderna”. Alle 18, in Sinagoga, Rav Beniamino Goldstein, rabbino capo della Comunità ebraica di Modena, propone letture di salmi e preghiere in ricordo dei deportati con la testimonianza di Marta Affricano, che era bambina quando fu presa durante il rastrellamento del Ghetto di Roma e deportata ad Auschwitz. Alle 20.30, al Teatro San Carlo, il concerto del Quantum clarinet trio, per clarinetto, violoncello e pianoforte, a cura di Gioventù musicale d’Italia.
Il Giorno della Memoria, sabato 27 febbraio, si apre alle 9, nella sede di UniMoRe, con la deposizione della corona alla lapide in memoria dei docenti e degli studenti perseguitati a causa delle leggi razziali. Alle 11, per la prima volta, alla Polisportiva Villadoro (via del Lancillotto 10) sarà deposta una corona al murales che ricorda il Porrajimos, lo sterminio di mezzo milione di Rom e Sinti avvenuto ad Auschwitz. L’iniziativa è realizzata in collaborazione con il liceo Sigonio. Alle 16, alla Biblioteca Delfini, “Io, l’abominevole: leggere Deutsch Requiem”, appuntamento con i gruppi di lettura, mentre alle 17 all’Auditorium della Corale Rossini, la Compagnia dei vinti presenta “La Torre d’avorio” di Ronald Harwood. Alle 20.30, al Teatro comunale Pavarotti-Freni, il Quartetto Prometeo esegue il Concerto della memoria e del dialogo, a cura dell’associazione Amici della musica Mario Pedrazzi.
Domenica 28 gennaio, alle 15, da piazza Mazzini, il trekking “Camminare la storia. Stranieri nella propria terra” attraversa i luoghi della persecuzione ebraica nel periodo 1938-1948. L’itinerario, a cura dell’Istituto storico, è adatto a tutte e tutti.
Lunedì 29 gennaio, alle 11, nel Teatro della Fondazione Collegio San Carlo, si svolge la lezione dello storico Guri Schwarz “Il 27 gennaio e le aporie della memoria”, per le quarte e le quinte delle scuole superiori di Modena e provincia. Al Teatro Storchi, alle 19, va in scena “Fuga. Ventuno poesie di Primo Levi”, letture di Valter Malosti. Lo spettacolo, prodotto da Emilia Romagna Teatro Ert/Teatro Nazionale, in collaborazione con Fondazione Villa Emma e con il sostegno di Fondazione di Modena, è a ingresso gratuito. La rappresentazione è preceduta, alle 17.30 da “Non chiamateci maestri”, dialogo con il pubblico a cura di Fausto Ciuffi.
Il programma si completa con “Oltre la rete, oltre il muro. Per non dimenticare”, education volley project a cura di Moxa che si svolge dal 28 febbraio al 4 marzo.