Il sistema economico modenese avrà più tempo per presentare le proposte di trasformazione e rigenerazione del territorio in linea con le nuove regole introdotte con l’approvazione del Piano urbanistico generale.
Il Consiglio comunale ha infatti approvato la delibera, presentata dall’assessora all’Urbanistica Anna Maria Vandelli, che proroga di tre mesi la scadenza del termine dell’avviso pubblico per raccogliere manifestazioni d’interesse per la prima attuazione del Pug inizialmente fissata al 22 gennaio, dopo la pubblicazione avvenuta il 24 ottobre (a favore di Pd, Modena civica, Europa verde – Verdi, Sinistra per Modena; astensione di Lega Modena, Fratelli d’Italia, Movimento 5 stelle, Gruppo indipendente per Modena, Alternativa Popolare, Modena sociale – Indipendenza! e FI).
L’avviso è stato prorogato di 90 giorni, quindi, fino al 22 aprile, con l’obiettivo di favorire la massima partecipazione degli operatori, garantendo pari condizioni a tutti. Dopo l’approvazione del Pug, gli incontri illustrativi e di approfondimento progettuale per agevolare il confronto con le nuove regole e linee conduttrici portati avanti dall’assessorato all’Urbanistica sono stati oltre 200 e, attualmente, sono una ventina i soggetti che hanno dimostrato interesse per l’iniziativa, ma vista la novità degli strumenti urbanistici l’Amministrazione comunale ha valutato utile fornire più tempo.
Non sarà necessario attendere i nuovi termini dell’avviso, però, per le proposte di trasformazione del territorio che necessitano di Permessi di costruire convenzionati e che siano relative ad aree al di sotto dei 6 mila metri quadrati riguardando progetti di rigenerazione e di realizzazione di interventi di Edilizia residenziale sociale. Per questi interventi si può avviare l’istruttoria già al momento della presentazione della proposta agli uffici comunali, per poi passare alla decisione del Consiglio comunale.
Il nuovo termine, invece, riguarda le trasformazioni del territorio più complesse per le quali serve l’Accordo operativo con l’Amministrazione comunale, anche quelle che attualmente sono in corso di progettazione da parte dei soggetti privati o pubblici.
Aprendo il dibattito sul tema, Giovanni Bertoldi (Lega Modena) ha affermato che “il problema non è che i progettisti non capiscono ma che il Pug è molto complesso. Spetta a noi rendere il lavoro più agevole per professionisti e aziende. È positivo però – ha aggiunto – che tutti gli interventi approvati saranno pubblicati, nella massima trasparenza”. Il consigliere ha motivato, quindi, il voto di astensione perché “concordiamo sulla proroga ma vorremmo che il Comune facesse uno sforzo maggiore per semplificare le procedure”.
Il capogruppo Pd Antonio Carpentieri ha parlato di proroga “giusta”, così come “giusta e importante è anche la scelta di dare la possibilità per i progetti meno complicati di essere istruiti quando vengono presentati agli uffici, anche prima della scadenza, per poi essere man mano sottoposti al vaglio del Consiglio comunale. Questo elemento permette di velocizzare l’iter in quanto se non fosse stato specificato, tutte le pratiche sarebbero affrontate al termine”. Diego Lenzini, in dichiarazione di voto, ha sottolineato il cambiamento essenziale introdotto dal Pug: “È mutata completamente la logica in base alla quale si progettano gli interventi urbanistici ed è normale che il passaggio dal vecchio a un nuovo, così diverso, porti qualche complessità. Se tra un anno la situazione fosse la medesima allora dovremmo rivedere alcune cose, ma tre mesi per far partire quello che è uno strumento di rigenerazione non sono niente”.
Annunciando il voto di astensione, Elisa Rossini (Fratelli d’Italia) ha sostenuto che la proroga “è nell’interesse di progettisti e imprese che hanno trovato evidenti difficoltà nella lettura delle norme del Pug. Questo conferma le perplessità che avevamo già espresso e le nostre previsioni: siamo appena partiti e siamo già fermi. La procedura è complessa ma se il contenuto del Pug non viene compreso la colpa non è dei cittadini ma dell’Amministrazione che non si è fatta capire”.
In chiusura di dibattito, l’assessora Vandelli ha evidenziato che “va riconosciuto lo sforzo di semplificazione che gli uffici stanno facendo con il materiale e le schede che mettono a disposizione degli operatori: vengono espressi in immagini casi tipici per aiutare tecnici e progettisti, sono state predisposte le Faq e gli uffici sono a disposizione per incontrare i soggetti interessati e supportarli nella progettazione”.