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Contro aumento rette CRA il 13 febbraio presidio Cgil Cisl Uil ER davanti sede della Regione

Contro aumento rette CRA il 13 febbraio presidio Cgil Cisl Uil ER davanti sede della Regione
Copyright: Meridiana Immagini – Autore: Riccardo Gallini

CGIL CISL UIL e SPI-CGIL, FNP-CISL, UILP-UIL EMILIA ROMAGNA, intendono proseguire l’iniziativa sindacale unitaria volta a modificare la decisione della Giunta regionale dell’Emilia-Romagna sull’aumento delle rette delle CRA (case residenza per anziani) e dei CSRR (Centri socioriabilitativi residenziali per disabili).

Riteniamo inaccettabile la decisione assunta della Regione in quanto inciderà fortemente sulle condizioni sociali delle famiglie colpite in questi anni di crisi economica, da inflazione a due cifre, prezzi energetici alle stelle, pensioni e stipendi bloccati e paradossalmente comporterà un aumento delle famiglie indigenti e un aggravio di costi per i comuni.

Per questo motivo martedì 13 febbraio ci sarà un presidio unitario a Bologna, davanti alla sede della Regione, in Viale Aldo Moro 52, convocato congiuntamente dalle Segreterie confederali regionali e dalle Segreterie dei rispettivi sindacati dei pensionati.

Il nostro obiettivo è chiaro: ricondurre il tema delle rette nell’ambito che gli è proprio, cioè la definizione delle nuove regole dei criteri dell’accreditamento, una definizione della retta regionale che assuma l’ISEE per graduare linearmente gli importi tra gli utenti per rendere il sistema più equo e non diversificato come è ora. È necessario un legame tra qualità del servizio offerto, che deriverà dalle nuove regole di accreditamento, e il tema delle tariffe e delle rette.

Nel contempo le strutture territoriali di CGIL CISL UIL e di SPI FNP e UILP avvieranno mobilitazioni territoriali volte a chiedere che il tema sia discusso nelle sedi delle CTSS (Conferenze territoriali sociali e sanitarie) e nei Consigli comunali.

In quest’ambito chiediamo che le Amministrazioni comunali decidano:

  • un adeguamento immediato dei valori ISEE oltre i quali si determina l’aiuto dei Comuni;
  • di condividere la richiesta alla Regione di sospendere la delibera in attesa della conclusione del confronto;
  • di condividere la necessità di transitare verso una retta regionale applicando l’ISEE;
  • di condividere la richiesta di aumento del Fondo Regionale per la non autosufficienza.

Le OO.SS. esprimono fortissima preoccupazione per le mancate risorse o in alcuni casi veri e propri tagli sulla legge di bilancio nazionale proposta dal Governo e approvata dal Parlamento.  Le risorse stanziate sul FSN per il 2024 e anni successivi, seppur in crescita in valore assoluto, non lo sono in valore reale; sono in calo rispetto al PIL e non coprono il tasso di inflazione; condizione finanziaria idonea a provocare serie ripercussioni anche sul sistema sanitario e socio sanitario della nostra regione, come purtroppo sta accadendo. A questo si aggiungono i tagli al fondo nazionale della disabilità, l’invarianza di risorse sul FNNA (fondo nazionale della non autosufficienza) a fronte dell’incremento dei bisogni per l’invecchiamento della popolazione.

Sono scelte politiche nazionali che riteniamo inaccettabili, ma ci sono scelte politiche regionali come questa sulle rette che lo sono altrettanto e che rischiano di avere un impatto peggiore ed immediato per tante famiglie nella nostra regione.

Per questi motivi il 13 febbraio saremo a Bologna davanti alla sede della Regione Emilia-Romagna.