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Associazione Dimore Storiche Emilia Romagna, Beatrice Fontaine confermata presidente

Associazione Dimore Storiche Emilia Romagna, Beatrice Fontaine confermata presidente

Beatrice Fontaine è stata confermata alla guida dell’Associazione Dimore Storiche Italiane – Sezione Emilia Romagna per il triennio 2023-2026 a seguito dell’Assemblea dei Soci riunitasi nei giorni scorsi. Fontaine, imprenditrice e proprietaria di Palazzo Fantini a Tredozio (Forlì-Cesena), sarà affiancata dai vicepresidenti Giuliano Manfredi e Ferrante Paveri Fontana.

“Prima di tutto ringrazio il Comitato Direttivo per la fiducia che mi è stata nuovamente accordata e spero che nei prossimi tre anni potremo condividere assieme obiettivi, attività ed impegno per la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, architettonico e culturale privato – commenta Beatrice Fontaine -. Il triennio che si è appena concluso è stato caratterizzato da importanti sfide, come il COVID e l’alluvione di quest’anno, che hanno messo a dura prova i proprietari di dimore storiche. Il lavoro svolto da tutti i soci ha permesso di superare anche questi ostacoli e di far conoscere sempre di più la nostra realtà alla società civile, come testimoniato dagli ottimi riscontri della Giornata Nazionale delle Dimore Storiche o della Festa dell’Agricoltura. Nei prossimi anni – aggiunge la presidente – vogliamo continuare il proficuo rapporto con le Istituzioni Locali e Regionali per far sì che le Dimore Storiche possano avere sempre più il riconoscimento che meritano: una sinergia, quella con gli enti pubblici, che ha l’obiettivo di promuovere le Dimore Storiche nei circuiti turistici e culturali dell’Emilia-Romagna. È importante infatti ricordare che, grazie alla passione dei singoli proprietari privati, questi edifici svolgono un ruolo importante a livello socioeconomico e culturale per l’intera regione. Favoriscono infatti diverse filiere: quella artigiana, in particolare del restauro – la sola manutenzione dei beni storici privati vale 1.2% dell’occupazione italiana – quella dell’agricoltura – il 16% delle dimore storiche svolge anche attività agricole, di queste la produzione vinicola e/o vitivinicola rappresenta il 44,4% – nonché del turismo con ricadute positive su ristorazione e attività ricettive, senza dimenticare il settore eventi e convegni. Si tratta di luoghi che possono fare la differenza per mantenere vivi i territori, soprattutto quelli più periferici”.

In occasione dell’Assemblea dei Soci è stato eletto anche il nuovo Comitato Direttivo, ora composto da Federico Baldi Ghetti, Maria Luisa Barbolini Cionini, Letizia Cavazza Isolani, Margherita Corniani d’Ayala Valva, Giovanni Facchinetti Pulazzini, Beatrice Fontaine, Guglielmo Garagnani, Giuliano Manfredi, Ferrante Paveri Fontana, Alessandro Socini, Enrico Vittori Venenti.