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Castelvetro: record di visitatori per il museo “Rosso Graspa”

Castelvetro: record di visitatori per il museo “Rosso Graspa”Castelvetro: record di visitatori per il museo “Rosso Graspa”Il Museo del vino e della società rurale “Rosso Graspa”, ospitato al castello di Levizzano Rangone, ha chiuso da poco i battenti per la pausa invernale dopo una stagione ricca di soddisfazioni e numeri record di visitatori che hanno fatto registrare, da aprile a novembre, oltre 5.000 ingressi nelle sole aperture dei pomeriggi di sabato e domenica. Uno straordinario risultato, sancito in qualche modo dalla notizia di questi giorni che vede l’ingresso del museo nella nuova guida Lonely Planet dedicata all’Emilia-Romagna come luogo consigliato e da visitare.

E se Rosso Graspa è chiuso al pubblico, non è detto che la sua attività si fermi. Dall’Ufficio Cultura del Comune di Castelvetro fanno sapere che il museo, insieme ad altri 16 musei dell’Emilia-Romagna, ha inviato la propria candidatura alla Regione per la costruzione di una rete di “ecomusei” a livello regionale. Si tratta di un primo passo di un percorso promosso dalla Regione Emilia-Romagna denominato “Coltivare una rete, futuri condivisi per i musei”, la cui fase operativa si concretizzerà nei prossimi mesi. Il museo castelvetrese, infatti, si connota anche come ecomuseo, in quanto non esaurisce la sua proposta negli spazi espositivi dentro le mura del castello di Levizzano, ma amplia i suoi percorsi di visita con itinerari nel paesaggio collinare circostante ricoperto dei vigneti del Lambrusco Grasparossa.

«I numeri record di visite e il grande apprezzamento del pubblico – dice il vicesindaco e assessore a turismo e cultura di Castelvetro, Giorgia Mezzacqui – ci gratificano del grande impegno profuso in questi anni. Numeri che però sono soltanto il punto di inizio di un cammino ancora tutto da scrivere, consapevoli che i piccoli musei contribuiscono al turismo locale attirando visitatori interessati a scoprire le specificità culturali di un paese. Il mio sentito ringraziamento va alla curatrice del Museo Alessandra Anderlini, perché insieme abbiamo creduto sin dal principio che il castello di Levizzano Rangone potesse ospitare il racconto del nostro territorio».