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Modena, rinnovato il regolamento di Protezione civile comunale

Modena, rinnovato il regolamento di Protezione civile comunaleL’ultima grande emergenza nella quale ha prestato attività di soccorso e assistenza è stata l’alluvione di maggio in Romagna mentre tra le più recenti azioni “in tempo di pace” c’è la due giorni di informazioni ai cittadini nell’ambito della campagna nazionale “Io non rischio”. Il Gruppo comunale volontari di Protezione civile, istituito dal Comune di Modena nel 2000 e che con i suoi 226 volontari attivi è parte integrante del sistema di protezione civile del territorio modenese, aggiorna Statuto e Regolamento per adeguarsi alla nuova normativa nazionale approvata nel corso dell’anno.

Presentato dal vicesindaco Gianpietro Cavazza, il nuovo regolamento (che sostituisce quello approvato a novembre 2022, sempre per armonizzarsi alle norme statali) è stato approvato all’unanimità dal Consiglio comunale nella seduta di giovedì 27 ottobre. Con l’adozione del nuovo regolamento, l’amministrazione conferma la volontà di avvalersi del Gruppo comunale di volontariato di protezione civile e ne definisce scopi, compiti e modalità di collaborazione e intervento per la prevenzione, la gestione e il superamento delle emergenze.
Il Gruppo comunale di volontariato di protezione civile è operativo nelle emergenze locali, come le criticità idrauliche della scorsa primavera, e in soccorso di altre regioni colpite da calamità naturali come, appunto, l’alluvione di maggio in Romagna nel corso della quale è intervenuto a Castel Bolognese, Ravenna e Faenza. I volontari però, 159 uomini e 67 donne, per quasi l’80 per cento in età lavorativa (sette sono under 18 e una cinquantina pensionati), sono impegnati anche “in tempo di pace” in attività di formazione personale, come corsi per addestramento sisma, ma anche in azioni di informazione ai cittadini su come prevenire e affrontare i rischi derivanti da calamità naturali come alluvioni e terremoti, come l’annuale campagna “Io non rischio” di ottobre. Sempre in tempo di pace, i volontari partecipano anche al progetto di accoglienza invernale del Comune, svolgono monitoraggi periodici sugli argini in funzione degli sfalci, sono impegnati negli avvistamenti di incendi boschivi. Da cinque anni, inoltre, organizzano e gestiscono il campo scuola estivo “Impara a proteggere” per ragazzi dai 15 ai 17 anni, che quest’anno ha impegnato 63 volontari con 23 allievi. Il campus ha l’obiettivo di sensibilizzare i ragazzi sulle attività di Protezione civile e di assistenza alla popolazione per poi, eventualmente entrare a far parte del gruppo comunale come volontari under 18.
Il Gruppo ha in uso sei veicoli per trasporto persone e materiali, quattro cassonati e tre roulotte e dispone anche di diverse motopompe, di cui una carrellata, motoseghe, generatori e torri faro, tensostrutture e tende.
Il Gruppo comunale di volontariato di protezione civile fa parte del Servizio comunale di Protezione civile, presieduto dal sindaco, che ha il compito di mettere in campo tutte le iniziative, sia programmate che in emergenza, necessarie a garantire l’incolumità delle persone e degli animali, l’integrità dei beni e la tutela degli insediamenti e dell’ambiente messe a rischio da calamità naturali. Tra i compiti del Servizio ci sono anche l’aggiornamento del Piano comunale di Protezione civile e la partecipazione alle attività di pianificazione sovracomunali; la collaborazione negli interventi di messa in sicurezza e l’organizzazione delle attività ordinarie di previsione e prevenzione, della formazione e delle esercitazioni. Del Servizio fa parte anche il Centro operativo comunale (Coc), organismo di coordinamento il cui compito principale è attivare le necessarie funzioni comunali in caso di emergenza, garantendo il flusso informativo e il collegamento tra le diverse funzioni.
Prima dell’approvazione unanime del nuovo regolamento è intervenuto il capogruppo di Lega Modena Giovanni Bertoldi per sottolineare che l’approvazione “è un atto dovuto, vista l’indicazione del governo. Avevamo già un buon regolamento – ha proseguito – ma è giusto avere una concertazione a livello nazionale su un tema così importante come la protezione civile”.